MOLFETTA - «
Ancora una volta la nostra città assiste sconcertata al pronunciamento di un Tribunale per redimere controversie istituzionali, generate dalla protervia dell’Amministrazione Azzollini solita considerare leggi, disposizioni e regolamenti come ostacoli rispetto alla sua gestione miope». Dopo
Rifondazione Comunista,
Legambiente e il
Partito Democratico, anche
Sinistra Ecologia e Libertà commenta la
sentenza n.133/2012 del TSAP che ha rigettato il ricorso del Comune di Molfetta contro l’Autorità di Bacino per la perimetrazione PAI, imponendo così il rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici per le lame dell’agro molfettese (nell'imagine la perimetrazione PAI sovrapposta al Prgc di Molfetta).
Secondo Sel, alla base di tutta la vicenda «vi è la concezione distorta da parte dell’Amministrazione Azzollini di ciò che, in modo propagandistico, viene spacciato come “sviluppo”»: infatti, in questi anni «vi è stata una gestione meramente ideologica, portata ad assecondare in modo indiscriminato una cementificazione selvaggia in zone di espansione e produttive a scapito della tutela del territorio e della sicurezza nei confronti dei cittadini». Questo ha generato anche «illusorie aspettative da parte dell’imprenditoria locale, con conseguenti danni che in futuro si sarebbero rivelati ancor più ingenti se non vi fosse stata l’opera di prevenzione e di controllo da parte dell’Autorità di Bacino pugliese, unitamente all’impegno di realtà ambientaliste, associazioni e forze di opposizione nel scongiurare uno scempio costituito dal nuovo Piano per gli Insediamenti Produttivi».
«Sinistra Ecologia e Libertà di Molfetta è impegnata da sempre nel promuovere la difesa e la pianificazione ambientale come condizione indispensabile per il progresso di un’intera comunità, diversamente da chi si ostina a sacrificare il nostro territorio senza considerare gli effetti negativi che ciò comporta - continua il comunicato di Sel -. Dunque è necessario recuperare innanzitutto un corretto rapporto con le istituzioni preposte alle verifiche e ai controlli della pianificazione locale, invece di innescare sterili contrapposizioni che finiscono con l’essere prese in esame da giudici competenti con inutile spreco di risorse pubbliche e di tempo».
Dunque a seguito della sentenza del TSAP, «servirà rivedere e correggere la pianificazione urbanistica per recepire quelle criticità sul pericolo idraulico ampiamente e ripetutamente segnalate dall’Autorità di Bacino, in modo da mettere in sicurezza il territorio molfettese una volta per tutte ed evitare per il futuro quei dispendiosi danni ambientali, conseguenza logica di tale incuria amministrativa».
© Riproduzione riservata