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Molfetta, imbrattati i muri del Calvario: solo atti vandalici isolati? Un simbolo storico di Molfetta, trasformato anche in una pattumiera di siringhe. Bruciati i 120mila euro del lifting finanziato da Comune e dal Rotary Club Molfetta. Funziona la videosorveglianza? Le autorità competenti sono al corrente di quanto accaduto al Calvario? È possibile supporre che questi atti vandalici siano possibilmente collegabili agli incendi di autovetture?
19 marzo 2012

MOLFETTA - È il segno della bruta inciviltà e del vandalismo più bieco di Molfetta. Hanno imbrattato il Calvario con scritte e svastiche: sullo “stipite” sinistro della facciata che guarda alla villa, ma in particolare dietro la croce che troneggia al centro (nella foto), sui muri e sulla facciata della chiesa di san Bernardino retrostante il Calvario. Infranto il faretto usato dalla parrocchia. Un simbolo storico di Molfetta, teatro di alcuni eventi pasquali (come l’Ave Maria alla Madonna nella notte tra il 30 e il 31 marzo), trasformato anche in una pattumiera di siringhe.
È questa la testimonianza più eloquente dell’incuria e del degrado che ha colpito il Calvario subito dopo l’inaugurazione dell’aprile 2011. Nessuna custodia, nessuna illuminazione adeguata e protettiva. Proprio Quindici, all’indomani dell’inaugurazione, aveva auspicato che il monumento del 1857 fosse affidato al controllo di un custode (anche quello della villa comunale) per evitare che ricadesse nella stato da cui era stato recuperato. Ma il Comune ha lasciato che tutto restasse come in passato (monumento al buio, assenza di strutture di difesa, di un cancello di protezione e di un’adeguata illuminazione, terreno non arato, ecc.).
Il lifting da 120mila euro, finanziato da Comune e dal Rotary Club Molfetta, non è servito a niente: non solo l’erba infestante cresce rigogliosa e gli escrementi dei piccioni hanno ricoperto tutta la pietra, ma fa cilecca anche il servizio di videosorveglianza, ennesima “carnevalata” dall’amministrazione Azzollini.È evidente che le telecamere installate in città non funzionano.
Infatti, se le telecamere presenti (dove sono posizionate?) avessero funzionato, oggi avremmo già saputo dell’accaduto dalle autorità competenti o dal Comune stesso (stessa considerazione si potrebbe fare per gli incendi). Invece l’amministrazione Azzollini spende parole di propaganda, ma pochissimo (cioè niente) per tentare di arginare, con i mezzi a disposizione, il vandalismo imperante a Molfetta. Che, a questo punto, potrebbe mettersi a braccetto con la diffusa criminalità locale.
Considerate le scritte e le svastiche, è possibile che a Molfetta si stia formando o si sia già formato un gruppo di destra neofascista? Le autorità competenti sono al corrente di quanto accaduto al Calvario? È possibile supporre che questi atti vandalici non siano solo episodi isolati, ma possibilmente collegabili agli incendi di autovetture a Molfetta?
La criminalità si nasconde dietro la semplice scritta di un film del 1979, che racconta la lotta tra gang cittadine, la conquista della città e il conflitto armato con le Forze di Polizia? Cosa ne pensano l’amministrazione Azzollini e le Forze dell’Ordine?
 
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Leggo: sangue, cervello, vandali, barbari....... e compagnia cantando; le motivazioni di tutto questo sono altre. E' tempo di scoprire quelle che sono le verità nascoste; i tempi sono più che maturi. Torniamo all'alba dei tempi. Dopo il cielo, la terra, la luce, il firmamento, le acque, insomma tutto quello che è la vita, Dio creò gli uomini, a migliaia, a centinaia di migliaia per popolare questo nostro pianeta. Subito ci fu un problema, dovuto forse a qualche distrazione in buona fede: solo il cuore non bastava per tenere in vita questi esseri, ci voleva un cervello. Questo compito fu affidato all'Arcangelo Gabriele il quale, mettendo in fila gli ultimi creati, inseriva nelle loro teste un cervello. Un altro problema si affacciò: l'Arcangelo si rese conto che i cervelli non bastavano per rifornire e riempire le teste degli uomini creati, così si rivolse al Signore chiedendo lumi. Il Signore si rese subito conto di non poter – nonostante lui – crearne degli altri e, dopo una breve riflessione, disse a Gabriele di inserire nelle teste degli uomini rimasti, metà cervello e metà delle personali scariche intestinali. Così si proseguì. Ma, purtroppo, Gabriele si rese conto che il cervello era finito e gli uomini erano ancora tanti: chiese lumi a Dio il quale, incominciando a capire in pieno il grosso errore creazionistico, con divina rassegnazione disse a Gabriele di provvedere solo con le scariche intestinali. Ma non finisce qui! Agli ultimi rimasti in fila, ed erano tanti ma tanti, non fu possibile nemmeno inserire quest'ultime in quanto, chissà per quale errore, nemmeno l'Onnipotente riuscì a capire: erano stati creati, inavvertitamente, alla rovescia, per cui nella testa già avevano un “membro”, al femminile l'utero, lo stesso di sotto: irreparabile a meno che, non si sopprimevano fisicamente in qualsiasi modo, e questo l'Onnipotente non poteva permetterlo per motivi che ben sappiamo. Alla fine dell'operazione, qualcuno suggerisce che l'Onnipotente abbia esclamato, rivolgendosi a Gabriele: “Per dio, che casino abbiamo combinato” – prevedendo tutto quello che sarebbe successo in avvenire, anche a distanza di miliardi di anni. – Quello che accade oggigiorno sotto i nostri occhi, sotto gli occhi di tutti.




TESTO DELLA CELEBRE CANZONE DEL NOSTRO CONCITTADINO IL MOLFETTESISSIMO MICHELE SALVEMINI IN ARTE "CAPAREZZA" -VIENI A BALLARE IN PUGLIA- ADOTTIAMOLO QUALE INNO CONTRO IL DEGRADO DELINQUENZIALE CITTADINO E PERIFERICO I delfini vanno a ballare sulle spiagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti. Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento. E tu dove vai a ballare? RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perchè può capitare che si stacchi e venga giù. Ehy turista so che tu resti in questo posto italico. Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio. Mare adriatico e Jonio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo, che sta arrivando il demonio. Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA. Qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa. Nella zona spacciano la morìa più buona. C'è chi ha fumato i veleni dell'ENI, chi ha lavorato ed è andato in coma. Fuma persino il Gargano, con tutte quelle foreste accese. Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese. Dove quei furbi che fanno le imprese,no non badano a spese, pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico giapponese. RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù. E' vero, qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica. Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade ed un tubo che scoppia in quella bolgia si accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la roba e si sfonda finché non ingombra la tomba. Vieni a ballare compare nei campi di pomodori dove la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati in barattoli. Costretti a subire i ricatti di uomini grandi ma come coriandoli. Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati d'essere figli di emigrati. Mortificati, non ti rovineremo la gita. Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita. RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia dove ti aspetta il boia boia boia. Agli angoli delle strade spade più di re Artù, si apre la voragine e vai dritto a Belzebù. O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te. E subito penso che potrei morire anche con te.

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