Recupero Password
Una sfida che si può vincere, con vantaggi per tutti CORSIVI
15 ottobre 2005

I commercianti molfettesi hanno una grande opportunità da cogliere, se non lo faranno non potranno continuare a piangersi addosso. Del resto alcuni di loro sembrano essersi svegliati e hanno cominciato a mettere in cantiere le prime iniziative. Lo ripetiamo: sarebbe auspicabile un programma “con” piuttosto che un programma “contro”. Centomila presenze in tre giorni non sono uno scherzo, se non si vuole che la città resti deserta nei fine settimana, occorre intercettare parte di questo flusso con iniziative promozionali valide. Se si sarà in grado di farlo (alcuni ristoratori locali nel fine settimana hanno già avuto come clienti proprio i visitatori di "Molfetta Outlet") si prospetta un futuro abbastanza roseo, certamente meno tragico di quello paventato da alcune associazioni. I commercianti devono uscire da una logica perdente e accettare la realtà, altrimenti rischiano di riproporre il fenomeno di un antistorico "luddismo" (il movimento di protesta degli operai inglesi nel 1811 che si manifestò con la distruzione delle nuove macchine tessili che venivano considerate responsabili dei bassi salari e della disoccupazione). Potrà anche non piacere, ma l'economia è ormai "globalizzata", se questo sia positivo o negativo, non è il caso di discuterne in questo momento. Occorre invece prendere atto della realtà, del cambiamento del commercio, dell'influenza di fattori esterni, ieri sconosciuti e addirittura impensabili, come l'invasione di prodotti cinesi. Molfetta non è un'isola, fare gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia non è neanche produttivo. Meglio affrontare il problema con razionalità e non con emotività come si sta facendo. Del resto l'evoluzione tecnologica ha portato anche al commercio elettronico: quanta roba si vende oggi tramite internet a costi ridotti rispetto a quelli che vengono praticati nei negozi. Allora cosa fare? Impedire la diffusione delle vendite in Internet? Sarebbe ridicolo. C'è chi ha già scelto questa strada, come due coniugi molfettesi, di cui parleremo sul prossimo numero, i quali, entrambi laureati in informatica, si sono guardati intorno e hanno scelto di aprire un'azienda la "Sud.computer.it" dove è possibile acquistare prodotti informatici per la casa, le aziende, la scuola con grande rapidità e convenienza. "Un negozio a portata di click!" come recita il loro slogan: è solo un esempio di mentalità moderna e innovativa e serve a capire come occorre rinnovarsi e calarsi nella realtà attuale. Naturalmente non bisogna dimenticare che essere imprenditori vuol dire soprattutto rischiare, altrimenti è meglio scegliere il lavoro dipendente. Questo esempio serve a capire come sia necessario rinnovarsi. Pretendere di vendere come si faceva trent'anni fa, come fanno molti commercianti molfettesi, significa finire, prima o poi, fuori mercato. Perché non cercare di avviare rapporti di collaborazione con questa grande realtà del "Fashion Distrct" come è avvenuto in altre città. Sulla "Gazzetta del Mezzogiorno" ai primi di ottobre è stata pubblicata una lettera proprio di un molfettese, Daniele Pascale, che ha lavorato a Milano e racconta come in un paese dell'hinterland l'apertura di un immenso centro commerciale non è stata vissuta come un dramma dai negozianti della zona. Anzi. Hanno trovato una strategia per ottenere anche loro i benefici del flusso di traffico. Hanno realizzato convenzioni incredibili: mostrando lo scontrino dell'ipermercato si può ottenere lo sconto del 10% sull'acquisto di prodotti nei negozi del paese. Noi, invece, a Molfetta, dal punto di vista commerciale, come sostiene lo stesso lettore, siamo fermi al Medioevo e ognuno pensa al proprio orticello. E via accuse da altre lettere: immobilismo, miopia, individualismo, come dice un altro lettore Nico Pesce. Mancano le soluzioni, non i mezzi e soprattutto la volontà di competere. I commercianti, tra l'altro, sono incapaci di avviare campagne di comunicazione anche pubblicitarie, considerano queste dei costi, anziché degli investimenti. Così nessuno conosce i loro prodotti, le loro offerte, le occasioni di fare qualche buon "affare". E che dire della qualificazione professionale? Magari buona, ma ferma a trent'anni fa. Oggi il commercio si fa in altro modo, deve essere più visibile, non si può stare fermi sulla soglia del negozio ad aspettare che passi il cliente, oppure a nascondere il cartellino del prezzo, sperando di attirarlo all'interno. Sbagliato! Il potenziale cliente guarda le vetrina e passa avanti. Deve finire la logica dei furbi. Il consumatore ormai ha una possibilità di scelta molto vasta e non si fa più incantare. Infine, la strada della qualità resta quella obbligata. E, "Last but not Least", ultimo ma non meno importante: proporre il prodotto giusto col personale adeguato (gentilezza e cortesia innanzitutto) e a un prezzo competitivo. Come dimostriamo nell'inchiesta in queste pagine e nell'analisi economica fatta da Massimo Bufi, la concorrenza del Fashion District non colpisce il commerciante locale. Basta, allora, col vittimismo a ogni costo, basta a piangere per ogni difficoltà, come tanti bimbi capricciosi. Rimboccatevi le maniche e cominciate a studiare strategie di mercato, soprattutto collaborando, cosa quasi impossibile in una città come Molfetta. Destinata per questo alla marginalizzazione. I commercianti del centro dovrebbero svegliarsi e ringraziare gli imprenditori bresciani per essere venuti qui a movimentare la situazione, altrimenti, come sta avvenendo da anni, il commercio finisce per morire lentamente in un suicidio inconscio. Quanti negozi si sono aperti e chiusi nel giro di pochi mesi o al massimo un paio di anni? Non si può andare avanti con il “fai da te”, lo ha detto anche il presidente della Confcommercio, Billè. Insomma, basta a farsi male da soli. Molfetta Outlet e Molfetta centro possono convivere con vantaggi per entrambi e per la città complessivamente. Le sfide si possono anche vincere. Basta volerlo. Felice de Sanctis direttore@quindici-molfetta.it
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet