Un osservatorio sulla redditività della pesca in Adriatico: Azzollini: "Unica via per uscire dall'emergenza. No all'eutanasia assistita del settore"
Il senatore Azzollini incontra Assopesca, Federpesca e le marinerie locali: "La modifica del regolamento europeo sulla pesca nel Mediterraneo resta l'unica via di uscita per evitare il collasso di un intero settore"
MOLFETTA - La marineria molfettese torna a salpare in mare dopo quasi due settimane di protesta contro il nuovo regolamento europeo sulla pesca nel Mediterraneo. Non si ferma, tuttavia, lo stato di agitazione dell'intera categoria: da Molfetta parte la proposta di un Osservatorio nazionale sulla redditività della pesca in Adriatico con il compito di documentare l'impatto che le nuove regole avranno su imprese e lavoratori del settore.
Già portata sul tavolo del ministro delle Politiche Agricole e Pesca, Giancarlo Galan, e in un'audizione della commissione Agricoltura e Pesca al Senato, l'iniziativa di avviare un monitoraggio puntuale sul sistema produttivo pesca ha già trovato l'adesione dei rappresentanti di Assopesca, Federpesca Puglia e dei pescatori delle marinerie di Molfetta, Mola, Monopoli e Bisceglie, nel corso di un incontro tenuto venerdì scorso con il sindaco di Molfetta, senatore Antonio Azzollini. All'incontro ha preso parte anche il consigliere regionale Antonio Camporeale.
"Il ritorno al lavoro è certamente un fatto positivo ma non significa che i problemi sono risolti" ha affermato Azzollini ribadendo che "l'unica strada percorribile per salvare la pesca italiana, e in particolare quella pugliese, rimane la modifica del nuovo regolamento europeo. Fronteggiare questa emergenza esclusivamente con misure temporanee e non strutturali sarebbe come rassegnarsi all'eutanasia assistita dell'intera categoria."
Il sindaco di Molfetta si appella, quindi, a una norma dello stesso regolamento europeo 1967/2006 (articolo 9, comma 3, punto 3) che prevede la possibilità di adeguare opportunamente la dimensione minima delle reti - entro il 30 giugno 2012 - sulla scorta delle informazioni fornite dagli Stati membri. "L'istituzione di un Osservatorio ad hoc - spiega Azzollini - sarebbe utile per monitorare l'impatto effettivo del nuovo regolamento in termini di volumi di pescato, risorse e redditività delle imprese. Sulla scorta di questi risultati, poi, le marinerie italiane potranno sostenere la richiesta di una correzione urgente dei vincoli imposti a livello europeo." A tal proposito, in linea con la proposta già avanzata dal RAC Mediterraneo, Azzollini raccoglie e rilancia l'idea di anticipare i tempi di verifica previsti dal regolamento europeo.
Il sindaco di Molfetta, infine, propone di avviare forme di collaborazione tra le organizzazioni di categoria del settore pesca, Università e istituti di biologia marina "allo scopo di sottoporre all'esame della Commissione Europea proposte alternative per la tutela della risorsa mare e il ripopolamento delle specie."