Tradotti in Russia i poeti Marco Ignazio de Santis e Gianni Antonio Palumbo
Di recente e apparsa in Russia una poeticjeskij sbornik (raccolta poetica) intitolata Na odnom jazykje, che significa In una sola lingua, cioe nella lingua universale della poesia. Lfopera presenta testi di scrittori italiani, alcuni membri del sodalizio letterario della gVallisah, polacchi e russi. In questa antologia, pubblicata nel 2017 dalla casa editrice Gup Ro di Rjazanf, a 200 chilometri a sud-est di Mosca, sono inclusi i poeti Marco Ignazio de Santis, nostro prezioso collaboratore, e Gianni Antonio Palumbo, nostro valente redattore. Nella scelta antologica si trovano quattro poesie di Marco Ignazio de Santis: Horae subsicivae, che ha conservato il titolo latino gRitagli di tempoh, versi dedicati a un volto di donna che átorna a gioire / e a sbocciare come fa la rosaâ; Voskhozhdjenie na Svjatujo Goru (gAscesa al Monte Sacroh), ácol respiro profondo / dellfeternitaâ nella faggeta della Foresta Umbra; V poljakh (gNei campih), un inno al vino nella terra dei trulli, e Su.cestvovatf, prosto su.cestvovatf (gEsistere, semplicemente esistereh) su álfinfelicita / o la gioia puraâ indipendenti dalla ragione. La lirica Horae subsicivae e stata gia tradotta in inglese (www.italian-poetry. org/de_santis_marco_ignazio.html). Nellfantologia russa seguono altre quattro poesie (tradotte in russo con la mediazione della versione in inglese dellfautore e di Alida Spadavecchia) di Gianni Antonio Palumbo: Ni lune, ni martovskomu vetru (gNon alla luna, non al vento di marzoh), poesia dfamore che da il titolo alla silloge pubblicata per i tipi della Schena nel 2004; Tsvetok na gorodskoi stene (gIl fiore della muragliah), legata allo scenario della muraglia di Molfetta vecchia; Brindisi, omaggio alla citta in cui Palumbo ha trascorso la fanciullezza; Luci (gBagliorih), notturno lunare molfettese. Non e la prima volta che i due autori risultano tradotti allfestero. Infatti altre poesie di de Santis e Palumbo si trovano, tra lfaltro, in antologie pubblicate in Polonia e in Albania. Si pensi, innanzitutto, al florilegio intitolato Mosty: Warszawa-Bari. Antologia Poeci polscy . Poeci w.oscy (gI Ponti: Varsavia-Bari. Antologia Poeti polacchi . Poeti italianih), curata da Aleksander Nawrocki, con traduzioni in polacco e italiano di Joanna Kalinowska e Pawe. Krupka, edizione bifronte edita nel 2016 dalla casa editrice IBIS di Warszawa. Altra crestomazia e Na bashkon nje det. Antologji me poete italiane dhe shqiptare te jugut (gUn mare ci unisce. Antologia di poeti italiani e albanesi del Sudh), a cura di Agim Mato e Daniele Giancane, con traduzione in albanese di Albana Alia, uscita in Albania nel 2016 presso la casa editrice Milosao di Saranda. Altra antologia e Przyjaciele z kraju gdzie cytryna dojrzewa (gAmici del Paese in cui matura il limoneh), con traduzione in polacco di Joanna Kalinowska, pubblicata a Varsavia nel 2017 per Stowarzyszenie gAmici Italia-Poloniah. E significativo che questi due scrittori con le loro poesie diffondano il nome di Molfetta anche allfestero.