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Stai fuori?: la prima festa per i molfettesi che tornano a casa per le vacanze
Il sindaco Minervini e Angela Amato
01 gennaio 2019

MOLFETTA - Chi dice che se “Stai fuori” non puoi essere al contempo anche a Molfetta?

Il sogno di diventare pilota a Firenze di Daniele Pasculli, i viaggi per il mondo di Lucia de Ruvo, la nostalgia di Molfetta che si sente da Milano dove ora vive Miriam Fiorentini, la difficoltà del tedesco di cui parla Luciana Mancini; e ancora lo spagnolo che secondo Gianluca Mezzina sembra assomigliare al dialetto molfettese più dell’italiano stesso, i pazienti della psicanalista Marilisa Mastropierro che assaporano la nostra città grazie ai proverbi, i bellissimi fermagli in ottone realizzati dalla stilista residente a Milano Bianca Gervasio sono testimonianze di come molfettesi si nasce, e molfettesi si resta.

Anche quando il destino porta altrove il tuo studio, il tuo lavoro, i tuoi sogni; perché può portare altrove tutto questo, ma mai te stesso. Ci sarà sempre quella parte di te che rimane ancorata dove sei nato, che ha piacere di ricordare dove sei cresciuto, che non vede l’ora di mangiare le cartellate e che cerca qualsiasi maniera pur di salvare il dialetto. 

«Panzerotti: da quanto tempo non ne mangiavo uno!».

«E chi ricorda più che sapore hanno questi panini?».

Commenti di questo genere hanno accompagnato il buffet della serata, tenutasi presso RED-Eventi di Gusto, cominciata con il racconto delle esperienze di giovani e adulti molfettesi emigrati al Nord Italia e nel mondo e terminata con un momento di svago che facesse sentire tutti a casa.

Proprio come si erano prefissati l’Associazione Molfettesi nel Mondo e l’Associazione InCo, organizzatrici del primo evento che permettesse ai concittadini sparsi nel mondo di incontrarsi, ritrovarsi, confrontarsi e raccontarsi.

MoreView, una start up di servizi di comunicazione fondata da un molfettese di ritorno, ha curato tutta l’immagine e la campagna social dell’evento.

«La prima collaborazione tra la nostra realtà e quella dell’InCo è andata a gonfie vele» spiega Angela Amato, Presidente dell’Associazione Molfettesi nel Mondo, il cui interesse nei confronti dei giovani è in aumento «Le varie associazioni presenti in città non devono competere fra loro, ma organizzarsi per unire le proprie idee e metterle a frutto».

Messa a frutto un’iniziativa come questa, sostenuta appieno dal Presidente dell’InCo, Luigi Balacco, dal sindaco Tommaso Minervini, che l’ha descritta come un necessario arricchimento, e dall’Assessore alle politiche giovanili, Angela Panunzio, purtroppo assente all’evento, sono state gettate le fondamenta per progettarne altre. Per far sì che i pensieri rilasciati dai partecipanti riguardo a Molfetta, come “Uno scrigno di meraviglie” e “Cuore di mare”, possano essere anche i pensieri di chi si accinge a lasciarla, portandola sempre con sé. 

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