SPIAGGIA PRIMA CALA, la Regione premia lo scempio
Trasformata in annuale la concessione stagionale al lido dello Scoglio d'Inghilterra
Lo “Scoglio d’Inghilterra” non ha ancora pace.
Nonostante i “sospetti” di cementificazione (a suffragare i quali QUINDICI ha più volte pubblicato delle foto) nonostante le presunte difformità rispetto alla concessione edilizia (in proposito il Circolo Legambiente ha inoltrato una segnalazione al Commissario Prefettizio, al Comandante della Guardia di Finanza e al Comandante della Capitaneria di Porto), la Regione ha deciso di “premiare” il lido “Scoglio d’Inghilterra” e ha esteso la concessione demaniale rendendola annuale anziché stagionale qual’era.
Quali potrebbero essere le conseguenze di questo provvedimento?
Se fin ora al proprietario era consentito di adoperare strutture removibili, da rimuovere completamente a fine stagione, evidentemente d’ora in poi le strutture comunque removibili (le uniche permesse dalla concessione edilizia, per la mancanza di un piano spiaggia regionale), potranno occupare il demanio per tutto l’anno e come prevedibile, non essere mai rimosse, diventando, quasi fatalmente, permanenti.
Del resto già prima che questo accadesse si sono presentate evidenti contraddizioni sulla precisa definizione del “concetto di removibilità”: può essere removibile il cemento? Si, secondo alcune delle autorità competenti! Ebbene questa eccessiva discrezionalità potrebbe aver già permesso o addirittura favorito abusi che per il futuro rischiano di consolidarsi dato l’ultimo atto della vicenda.
Quanto al nuovo lido, prossimo a sorgere nelle vicinanze del lido “Scoglio d’Inghilterra”, per la precisione in contrada “torre Rotonda”, la situazione pare presentarsi diversa; infatti questo secondo stabilimento balneare andrebbe a impiantarsi su suolo di proprietà privata e, come per il momento pare di capire, non dovrebbe essere interessata la fascia demaniale costiera che dunque dovrebbe rimanere di libero accesso per i bagnanti e immune da qualsiasi intervento di modificazione.
Insomma, anche se la stagione non è certo quella adatta, sulle spiagge di Molfetta c’è fermento.