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Sogna di gestire una catena di alberghi lo studente dell'Ipssar premiato dai Lions Riccardo Molfetta ha ricevuto una borsa di studio perché si è distinto per meriti scolastici. Le foto della cerimonia
26 ottobre 2009

MOLFETTA - A soli 18 anni ha già assaporato il gusto della “vittoria” dimostrando a se stesso, in primis, alla sua famiglia (nella foto con i suoi genitori) e ai docenti dell’I.P.S.S.A.R di Molfetta, in secundis che non basta solo il “cervello” per raggiungere un traguardo, ma anche impegno, sacrificio e forza di volontà.  È così che Riccardo Molfetta, appartenente ad una famiglia “normale”, padre carpentiere e madre casalinga, frequentante “l’Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione” si è distinto tra centinaia di studenti di quella scuola per meriti scolastici relativi al profitto e alla condotta per l’anno 2008-2009, ottenendo una borsa di studio che gli è stata consegnata dal professore Michele de Palma, presidente del Lions Club Molfetta (nella foto: De Pietro, Lentini, De Palma, Tortorici).
Alla cerimonia di consegna (Vedi le foto nella GALLERIA FOTOGRAFICA) sono intervenuti il delegato amministrativo del “Lions Club”, il prof. Pellegrino de Pietro, dirigente scolastico dell’Ipssar di Molfetta e il dirigente del M.I.U.R, il prof. Michele Tortorici, il dott. Graziano Lentini del consiglio direttivo del Lions Molfetta, con la partecipazione dei rappresentanti delle classi di alcuni istituti scolastici di Molfetta, tra cui l’I.P.S.I.A.M, l’Istituto Tecnico Commerciale e il Liceo Socio-Psico Pedagogico.
Il sogno di Riccardo è quello di poter gestire una catena di alberghi ed è per questo che vorrebbe approfondire lo studio delle lingue straniere, per ottenere una formazione completa dal punto di vista pratico, ma anche teorico. Per far fronte alle spese scolastiche e non solo, ha sempre svolto lavori stagionali, trasferendosi per tutto il periodo estivo a Pesaro, mentre nei mesi invernali ha lavorato come cameriere presso la sala ricevimenti “Casale S.  Lucia”.
«Sono orgoglioso di ricevere questo premio, perché mi è stato consegnato da un’organizzazione internazionale che tanto ha fatto per il mondo e tanto farà», dice Riccardo, consapevole dei grandi risultati raggiunti dai volontari che nei Paesi più poveri del pianeta hanno operato con grande tenacia per alleviare le sofferenze dei popoli. Come associazione internazionale di volontariato, i “Lions” rispondono alle esigenze delle comunità locali e del mondo. Oltre 1,3 milioni di soci sparsi in 205 aree geografiche condividono una convinzione fondamentale: “Siamo noi a costruire le comunità”, pertanto il loro motto è We serve, perché la solidarietà non deve essere un qualcosa di astratto, ma di concreto. Attuando progetti di pianificazione, sostegno e assistenza, la Fondazione porta aiuto, speranza e conforto in ogni angolo del mondo.
Oltre che migliorare le condizioni di salute dei popoli bisognosi, per esempio garantendo loro esami della vista gratuiti, banche e riciclaggio degli occhiali, i “Lions” realizzano programmi per i giovani, offrendo loro la possibilità di imparare e servire, partecipando a progetti di servizio alla comunità. Milioni di bambini muoiono di fame, sono privi di un tetto, sono affetti da malattie: i “Lions” intervengono con la raccolta di cibo e vestiario, promuovono campagne per le vaccinazioni, istituiscono programmi di alfabetizzazione. I “Lions” attuano servizi per l’infanzia: hanno costruito un parco giochi in California per tutti i bambini, anche quelli diversamente abili e hanno inviato in Honduras un team di chirurghi che hanno effettuato interventi su oltre 100 adulti e bambini.

Autore: Rossella Marzocca
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