Sequestrata ad Andria discarica incontrollata
ANDRIA - I carabinieri del NOE di Bari in collaborazione con le guardie del WWF Puglia hanno sequestrato in contrada Belvedere nel comune di Andria l'area e l'immobile del dimesso impianto di depurazione reflui a servizio del comune citato.
L'area di proprietà del Comune di Andria si estente su una superficie di circa 4.000 mq era oggetto negli ultimi anni di abbandono incontrollato di rifiuti (ethernit, batterie esauste, carcasse di animali, rifiuti da demolizione, carcasse di autoveicoli e ingombranti), nonché l'immobile si presenta in evidente stato di abbandono in quanto le strutture ormai precarie in diversi punti sono crollate creando seri rischi per la pubblica incolumità.
La segnalazione partita dal WWF Puglia ha comportato l'immediata verifica dello stato dei luoghi da parte dei militari del NOE con il successivo sequestro di iniziativa. Il Dott. Savasta della Procura di Trani titolare del fascicolo ha confermato le ipotesi di reato elevate nei confronti del Sindaco e di due funzionari del Comune di Andria ed espressamente riguardanti la gestione in concorso di discariche abusive D.Lgs. 152/2006, l'Art. 328 del C.P. per non aver posto in essere alcun provvedimento idoneo alla salvaguardia dell'ambiente, dell'igiene e della pubblica incolumità, e l'Art. 733 del C.P: per non aver posto in essere alcun provvedimento idoneo alla salvaguardia di un bene di proprietà pubblica.
Per Pasquale Salvemini del WWF, questo è il risultato con cui si evidenza la superficialità con la quale spesso i dirigenti delle P.A. amministrano i beni pubblici lasciando abbandonate ed inutilizzate opere pubbliche costate centinaia di migliaia di euro, provenienti dalle tasche dei cittadini.