BARI - Avviso ai naviganti: “Sono in arrivo tempi duri e probabilmente è in arrivo anche il commissariamento per la nostra Regione, a causa della mancata firma del Piano di rientro sanitario. Ma badate bene che non sarà Nichi Vendola il commissario e noi tutti saremo in prima fila a manifestare contro la scure che si sta per abbattere sui pugliesi”. È Michele Losappio, il capogruppo di Sel Puglia, a lanciare il messaggio nel corso di una conferenza stampa del centrosinistra, alla quale ha partecipato anche il capogruppo dell’Udc, Salvatore Negro.
La questione è nota ormai e “ci piacerebbe che si risolvesse molto presto, senza il bisogno di continuare a lanciare appelli al governo che in ogni caso non sta più dando alla Puglia risposte soddisfacenti – dice Antonio Decaro, capogruppo del Pd - tuttavia, non possiamo fare a meno di notare che il nostro Piano di rientro è stato il gratta e vinci dei ministri Fitto (foto), Fazio e Tremonti. Ogni volta che lo abbiamo presentato a Roma, i tre hanno spulciato tra le carte dell’assessorato e hanno risposto: ‘ritenta, sarai più fortunato’.
Il lavoro dei tecnici sulla valutazione del Piano di rientro si è concluso ormai in termini positivi, quelle che piacciono tanto ai burocrati, “le carte”, sono a posto, ma proprio non ce la si fa.
Come è noto c’è stato un altro rinvio al 15 dicembre e nel frattempo rimangono al palo 500 milioni di euro per i nostri servizi sanitari. Se non si firma il Piano quei soldi non saranno disponibili e probabilmente, secondo uno dei teoremi più accreditati, la soluzione della troica nazionale sarà quella di nominare un commissario per “dirimere” l’affair sanità.
Ma c’è anche un’altra tesi. Secondo il capogruppo dell’Idv, Orazio Schiavone, “non si arriverebbe al commissariamento ma, dopo aver fatto pagare a Vendola i danni causati dallo stesso ministro Fitto, ci sarebbe pronta una leggina per recuperare i 500 milioni di euro e quindi poter diventare i salvatori della Patria”.
“La punizione da infliggere a Vendola – ha continuato Schiavone – ha ovviamente lo scopo di frenare la sua corsa alla presidenza del Consiglio”.
La Puglia a differenza di quanto dice Tremonti e l’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale ha i conti in ordine, ha sottolineato Angelo Disabato (capogruppo de La Puglia per Vendola). “Insieme alla Basilicata è l’unica Regione a ripianare il disavanzo sanitario con fondi propri. Non lo fanno l’Abruzzo, il Molise, il Lazio, la Campania, la Calabria, tutte amministrazioni di centrodestra, né il Piemonte, amministrato dalla Lega. Per queste Regioni non è stato utilizzato il metodo Puglia”.
Decaro si domanda cosa fa oggi il centrodestra che ha votato la legge regionale sulle internalizzazione. Difende a priori il governo? “Il fatto che il governo solleva una tantum una nuova obiezione sul nostro Piano – continua il capogruppo del Pd - ci fa pensare che l’intenzione sia quella di portarci per mano verso il commissariamento della sanità. La mancata firma del piano di rientro si trasformerebbe in un piano di “abbattimento” della nostra sanità se alla Puglia venissero negati anche i 500 milioni di euro dei trasferimenti che le spettano”.
E ancora Decaro ritorna sul tema delle internalizzazioni “usato come grimaldello” più volte dal governo nazionale. “Qualora fossero realmente le internalizzazioni il problema da risolvere – dice l’esponente del Pd - mi pare sia venuto meno l’oggetto del contendere, in quanto la Puglia ha già risposto positivamente a questa ennesima richiesta, bloccando un processo che ci avrebbe consentito, oltretutto, di risparmiare molto denaro”.
Ma su questo tema Losappio è chiaro “Non consentiremo a nessuno di entrare a gamba tesa in un processo importante che ha consentito fra l’altro, l’uscita dalla precarietà di oltre 5.000 dipendenti della sanità. Su questo alzeremo le barricate, è un punto sul quale il governo Vendola non intende trattare. Non esiste il baratto sulla pelle dei lavoratori”.
Alla conferenza stampa ha partecipato il capogruppo dell’Udc, Salvatore Negro, che ha rimarcato la posizione del suo partito di “opposizione costruttiva”. “Noi voteremo in favore di tutti quei provvedimenti che dal nostro punto di vista possono essere utili ai pugliesi e alla Puglia – ha detto Negro - diversamente, quando non condivideremo, esprimeremo il nostro dissenso”.
Quindi su questo tema l’Udc è al fianco della maggioranza e di Vendola. “Soprattutto – ha concluso Negro – non ci piace la disparità di comportamento del governo nazionale su questa materia con le altre Regioni e con il Mezzogiorno in generale”. Il Lazio, infatti avrebbe avuto la possibilità di dilazionare il debito per rientrare, mentre la Puglia ha ripianato con i propri avanzi di bilancio.