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Rinvenuto delfino spiaggiato sulla costa tra Molfetta e Giovinazzo
03 novembre 2010

MOLFETTA - Continuano senza sosta gli spiaggiamenti di delfini sulla nostra costa. Dopo alcuni esemplari di cui si è avuta notizia nelle scorse settimane, qualche giorno fa i volontari del Wwf Molfetta hanno rinvenuto la carcassa di un giovane esemplare di circa 185 cm di lunghezza, portata dalle mareggiate dei giorni scorsi.
Il ritrovamento è avvenuto in località Gavetone, in una zona a confine tra Giovinazzo e Molfetta.
L’esemplare, già in stato di decomposizione, non presentava, a prima vista, problemi generati da danni esterni come, ad esempio, urto contro imbarcazioni e/o reti.
Sono stati prontamente allertata la Capitaneria di Porto e chiesto l’intervento dei medici veterinari dell’Asl per i dovuti accertamenti.
Sulla base dei continui spiaggiamenti di delfini e tartarughe diventa sempre più urgente conoscere le cause dei decessi al fine di salvaguardare le specie in questione.
Proprio in quest’ottica il Centro di Recupero Tartarughe Marine del Wwf Molfetta, ha avviato due programmi di ricerca che vedono la collaborazione dell’Università La Sapienza di Roma e la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari.
Il primo prevede l’osservazione sistematica dell’attività comportamentale delle tartarughe in cattività in fase di alimentazione, studio curato da Anna Maria Pepe, veterinario del centro.
Il secondo programma di ricerca è incentrato sul recupero di materiale bioptico, sia su esemplari vivi sia sulle carcasse, nonché dell’analisi di campioni di parte di cibo prelevati, con una sofisticata tecnica messa a punto dal prof. Antonio Di Bello dell’Università di Bari, da tartarughe appena recuperate. Verranno analizzate anche le feci degli esemplari in osservazione.
Il tutto al fine di studiare gli aspetti dell’inquinamento nell’alimentazione degli animali marini.
La tecnica messa punto dal prof. Di Bello viene già utilizzata nel Centro Wwf di Lampedusa è sarà messa in atto nel centro molfettese che, proprio in questi giorni, ha ottenuto dall’Amministrazione Comunale un notevole, indispensabile, ampliamento delle strutture logistiche.
“Il centro di recupero del Wwf Molfetta – ha dichiarato il responsabile Pasquale Salvemini – diventa sempre più un polo d’eccellenza regionale, come dimostrano le sinergie avviate con il mondo scientifico, le Asl e tutte le forze di polizia”.
Intanto nella scorsa settimana altre cinque tartarughe sono state recuperate, durante battute di pesca, nelle acque di Manfredonia e sono state affidate alle cure dei volontari del centro molfettese.

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