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Rifondazione: Festa patronale a Molfetta tra caos ed eccezioni particolari
07 settembre 2019

MOLFETTA – E’ iniziata ieri ufficialmente la festa patronale e in tutta la zona interessata il traffico è vietato, parcheggiare anche, le fermate dei mezzi pubblici soppresse.

«Siamo consapevoli che un evento di questo tipo possa arrecare disagi e "sospensioni" della normale vita quotidiana, ma crediamo che bisogna evitare il più possibile disagi ulteriori. Disagi prodotti da confusione, contrordini e soprattutto disparità di trattamento – dicono Gianni Porta e Paola de Cnadia consiglieri comunali di opposizione di Rifondazione comunista e Compagni di strada -.

A cosa ci riferiamo? Ci riferiamo al fatto che in questa occasione cittadini, soprattutto residenti, e operatori commerciali sono chiamati a fare sacrifici senza nessuna facilitazione o deroghe. Infatti, l'ordinanza della polizia locale del 22 agosto non ammette eccezioni per le attività economiche presenti nella zona storica interessata né per i residenti che devono muoversi per andare a lavoro.

Invece l'ordinanza della polizia locale del 29 agosto stabilisce una deroga che consente "la circolazione dei mezzi da e per il porto commerciale" per le operazioni di imbarco e sbarco di merci in arrivo con le navi. Una deroga fatta su richiesta di un unico operatore marittimo.

Ora, non discutiamo il fatto che questa operatore marittimo voglia e debba legittimamente lavorare, ma non devono legittimamente lavorare anche altre attività economiche o anche i residenti che abitano la zona interessata dai divieti? insomma, si tratta di una disparità di trattamento a tratti incomprensibile.

Anche perché ad essa si aggiunge il caos amministrativo.

A cosa ci riferiamo? Che ieri sia stato dato ordine alla multiservizi di effettuare dei lavori di manutenzione al basolato in via traversa san Domenico e banchina s. Domenico, una strada martoriata tutto l'anno dal passaggio di mezzi pesanti.

Ebbene, che senso ha effettuare dei lavori di manutenzione se continua in questi giorni il passaggio dei tir da e per il porto che non dà tempo agli interventi di consolidarsi? perché spendere soldi e lavoro inutilmente?

La risposta è semplice. La prima ordinanza che stabiliva il divieto di transito - anche in via traversa san Domenico e banchina san Domenico - è stata trasmessa alla multiservizi. La seconda ordinanza che invece consente il passaggio dei mezzi pesanti non è stata trasmessa.

 Di qui gli inutili lavori di oggi, di qui la confusione generatasi in cui la mano destra non sa quel che fa la mano sinistra».

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