REGIONANDO - Sì della terza commissione al primo ddl sulla sanità
Approvato un odg per monitorare la spesa sanitaria
BARI - Via libera a maggioranza dalla terza commissione consiliare al primo dei due disegni di legge sulla sanità “Principi e organizzazione del servizio sanitario regionale”, presentati dalla giunta regionale che approderanno in aula consiliare la prossima settimana. Il ddl è stato approvato con il voto contrario della minoranza. Presentati quasi una sessantina di emendamenti. 13 del governo (approvati), 20 della Puglia prima di tutto (alcuni bocciati, altri ritirati, uno approvato) e 19 di Forza Italia (bocciati o ritirati).
La discussione generale sulla legge è stata rinviata in aula mentre la commissione ha esaminato gli emendamenti e i 15 articoli. Tra le modifiche più importanti introdotte dal governo, l'emendamento all'art 4 sulla conferenza dei sindaci, il cui funzionamento è definito da un apposito regolamento approvato dalla giunta regionale e l'emendamento all'art. 14 che ridefinisce l'organizzazione dei distretti e delle cure primarie. In particolare presso ogni distretto (48 complessivamente) saranno istituite una “unità operativa complessa per l'organizzazione di tutte le funzioni di assistenza primaria e intermedia e il coordinamento delle cure primarie”, così come la direzione delle strutture sarà affidata ad un medico specializzato in organizzazione dei servzi sanitari di base. Nelle more dell'istituzione dell'unità operativa complessa delel cure primarie sarà istituita una unità semplice di cure primare diretta da un dirigente medico.
È stato poi accolto dalla maggioranza e dal governo l'emendamento sostitutivo presentato da Ignazio Zullo (La Puglia prima di Tutto) all'art 15 sulla norma finanziaria che affida “ai direttori generali l'attuazione della legge tenendo conto delle risorse finanziarie assegnate con il riparto del Fondo sanitario regionale e assicurando il vincolo del bilancio”.
Ma proprio sulla parte finanziaria le opposizioni hanno dato battaglia. Per Palese (Fi) “non si possono nascondere i costi aggiuntivi che questo ddl comporta” in quanto “c'è una scorpacciata di nomine e una proliferazione enorme ed esorbitante di costi. Palese poi ha parlato di “altri 48 mangiatori di pane a tradimento”. Silvestris (An) ha chiesto formalmente “di conoscere ai sensi della legge contabile qual è la quantificazione della spesa che il ddl comporta e che nel referto tecnico non è indicata”.
L'assessore alla sanità Alberto Tedesco si è impegnato a presentare in prima commissione la quantificazione dei costi che “non dovrebbero superare alcuni milioni di euro”. “Presenteremo - ha insistito comunque l'assessore - un'articolata individuazione delle risorse con la relativa copertura di spese”. L'assessore ha poi parlato di “una cifra politicamente alta in termini di valore aggiunto per migliorare la sanità pubblica sul nostro territorio”. L'apporto delle opposizioni nel migliorare il ddl è stato poi apprezzato da Tedesco.
Soddisfatto anche il presidente della terza commissione Dino Marino che ha evidenziato “l'importanza dei distretti nel grande progetto di medicina del territorio, un progetto che deve essere apprezzato dai cittadini perché reale e vicino ai loro bisogni”. “Occorerebbe capire però – ha continuato Marino - come mai, pur previsto nel decreto legislativo 229/1999, il distretto in Puglia non è diventato ciò che doveva diventare. Non è stata e non è solo una questione di finanziamento, ma di connivenze, inerzie e arretratezza perché a differenza dell'ospedale, dove c'è una forte identità strutturale, la sanità territoriale è stata ed è tradizionalmente un aggregato povero di ambulatori e di servizi senza una propria identità e senza un proprio radicamento”.
In apertura di lavori la commissione ha fatto proprio un ordine del giorno presentato dal presidente di Forza Italian Rocco Palese sulla istituzione del tavolo di monitoraggio della spesa sanitaria regionale ed in particolare della spesa farmaceutica. Un tavolo che sarà costituito attraverso apposite riunioni delle due commissioni competenti, la commissione alla sanità e quella al bilancio.
Domani intanto i lavori della terza commissione procederanno con l'esame del ddl “Interventi in materia sanitaria”.