Racket in azione a Molfetta: rubano strumenti tecnologici dai pescherecci e chiedono il riscatto
MOLFETTA – In azione il racket delle estorsioni ai danni degli armatori da pesca di Molfetta, che sono vittime di furti di apparecchiature tecnologiche, con richiesta successiva di riscatto.
I primi furti sono avvenuti la notte tra il 26 e il 27 marzo quando alcuni ladri sono penetrati in un peschereccio ancorato nel porto di Molfetta e hanno rubato il Gps che permette i collegamenti con le capitanerie.
Tra sabato e domenica l’operazione criminale si è ripetuta: i ladri sarebbero arrivati davanti ai pescherecci con un gommone, sarebbero saliti a bordo e avrebbero razziato tutto quanto di tecnologico fosse presente: Gps, radar, ecoscandagli, computer, ecc. per migliaia di euro di valore.
Poi i malviventi hanno chiamato gli armatori offrendo gli stessi strumenti a un prezzo più basso rispetto al nuovo acquisto. Insomma, un vero racket organizzato, sul quale stanno indagando i carabinieri di Molfetta.
Al danno si aggiunge la beffa, perché i pescherei non posso navigare senza questi strumenti e quindi si perdono giornate di lavoro e di pesca con notevoli danni economici.
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