MOLFETTA - «Ci stanno provando dal 2008, quando per la prima volta il disegno di legge 953 presentato dalla deputata PdL Valentina Aprea sanciva la privatizzazione degli istituti superiori: allora grazie al movimento studentesco dell'Onda Anomala riuscimmo ad impedire la sua discussione in parlamento». Sono giorni di mobilitazione studentesca a Molfetta che Quindici sta documentando nelle sue varie forme e manifestazioni. Numerose le associazioni presenti, tra cui anche il Collettivo Student* Molfettesi in Lotta, uno dei più attivi a Molfetta per la difesa del diritto allo studio e della scuola pubblica sin dalla sua istituzione.
I tre punti fondamentali del progetto di legge, che prosegue nell'iter di consultazione ed approvazione nelle due camere, portato avanti da PdL, PD e UdC sono l'abrogazione delle norme che regolano la rappresentanza e l'eliminazione di tempi e spazi di democrazia partecipativa, l'introduzione dell'Invalsi all'interno del sistema di valutazione, limitante le capacità critiche degli studenti e l'autonomia didattica dei docenti e l'introduzione dei consigli dell'istituzione scolastica quale cavallo di Troia per l'ingresso dei privati all'interno delle scuole, i quali avrebbero la possibilità di definire l'offerta formativa e gli obiettivi didattici, depotenziando i consigli dei docenti.
Di fronte a questo progetto organico di «distruzione pubblica» del diritto allo studio all'interno degli istituti, si sta registrando, giorno dopo giorno, un sempre più profondo e radicale malessere da parte di famiglie, docenti e studenti, preoccupati non solo del presente, ma anche del futuro proprio e dei propri cari.
«Anche a Molfetta i Consigli dei docenti hanno redatto diversi documenti in cui si stigmatizza la miopia del governo che, con tagli sempre più consistenti allo stato sociale e ai settori pubblici dell'istruzione e della sanità, favorisce i privati, facendo pagare la crisi alle fasce più deboli della popolazione - spiega il Collettivo Student* Molfettesi in Lotta -.
I professori stanno promuovendo forme di protesta inedite, quali il blocco totale del piano dell'offerta formativa, mentre gli student* stanno organizzando all'interno delle proprie scuole forme di autogestione didattica, volte a rallentare l'intercedere dei programmi didattici ministeriali».
Perciò, studenti e docenti hanno indetto, in occasione dello sciopero generale dei lavoratori del mondo della conoscenza di sabato 24 novembre, con ritrovo alle 8:30 in Piazza Aldo Moro, una manifestazione cittadina che coniughi alle proteste contro tagli alla scuola pubblica e riforma ex-Aprea anche vertenze sul diritto allo studio da portare avanti a livello locale.
«Invitiamo la cittadinanza molfettese e non - scrive il Collettivo - ad aderire in massa alla nostra manifestazione, per porre questa data nella scia della manifestazione nazionale contro l'Austerity del 27 ottobre e dello Sciopero Generale Europeo del 14 Novembre scorso, per costruire dal basso un movimento che mandi a casa questo governo tecnico, capace, forte del sostegno bypartisan, di fare danni peggiori dei precedenti governi politici di destra e centro-sinistra».
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