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Protesta immigrati, treni bloccati e traffico insostenibile: difficile viaggiare stamattina
01 agosto 2011

MOLFETTA - Nuova protesta stamattina da parte degli extracomunitari della casa di accoglienza Cara di Bari.

Ancora una volta gli immigrati stanno occupando i binari paralizzando letteralmente le vie di comunicazione tranviarie, mentre in parallelo tutte le strade che portano a Bari sono sature di auto.
 
Insomma, il traffico per il capoluogo anche oggi è insostenibile: è consigliabile per i pendolari viaggiare con ampio anticipo.
 
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Autore: Saverio Tavella
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Anno domini 4023 – Storie del ventunesimo secolo. Nel ventunesimo, il sistema Belpaesistico di governo fondato dall'autoproclamatosi “Cesare” (ghe pensi mi) entrò definitivamente in crisi. Il divertimento, il lassismo erano diventati la forza predominante all'interno dello stato. La crisi si aggravò a partire dal 1970 e per un quarantennio l'arroganza e la prepotenza fu l'unica realtà che contava. Tutti i nuovi imperatori erano imperatori imposti dal “Cesare” i quali imponevano le loro angherie e stupide amministrazioni nel clima di disordine e di anarchia civile, i vecchi valori erano ormai un ricordo. I cittadini preferivano divertirsi, il senso del dovere venne meno e al suo posto subentrò l'egoismo. Il privato trionfò sul pubblico. La società era tutta in crisi e l'economia andava a rotoli. La moneta veniva costantemente deprezzata per far fronte alle diminuite entrate tributarie. Una nuova realtà si affacciò all'orizzonte. I “nuovi barbari” attraversavano le frontiere e si impossessavano di tutto ciò che era abbandonato dai cittadini del bel paese, anche se molti di loro inizialmente trattati come schiavi, incominciarono a ribellarsi e a chiedere, anche con movimenti di piazza, “onestà e civiltà”, quei principi dimenticati dai cittadini del belpaese. Le popolazioni “barbariche” premevano sull'Occidente tutto. Nessun territorio dell'impero era risparmiato da questi attacchi che provocavano malcontenti nella gente del posto, senza rendesi conto che questi movimenti di richieste spettava loro fomentarle: invece continuavano nel loro immobilismo in attesa del “miracolo” promesso dal presunto re Mida che avrebbe trasformato tutto in oro, trasformando il belpaese in un Eldorado. Questa attesa provocò gravi perdite: perdite di valori, di onestà, di principi etici comportamentali civili e sociali. L'anarchia aveva fatto piombare tutto l'impero in uno stato di insicurezza. Tutti vassalli, mentre i “barbari” (definiti aggressori) continuavano a occupare territori. La sicurezza era ormai perduta per sempre. Il “Cesare” continuava a far credere la sua natura divina, sosteneva che i poteri gli erano stati concessi da Giove e che la sua missione era quella di riportare il belpaese agli antichi splendori. Niente di tutto questo si avverò. La Tetrarchia fu consolidata con lobby e parentele. L'impero non era più ricco ed opulento come un tempo. La moneta era stata costantemente svilita e il suo scarso valore aveva fatto salire i prezzi. Il valore che egli aveva stabilito era irrealistico e servì solo ad arricchire gli speculatori che tesaurizzarono l'oro e lo stesso Impero. La raccolta delle tasse in moneta era diventata sempre più difficile per il generale impoverimento. La terra non veniva più coltivata come nel passato. Era un'economia che andava a rotoli e richiedeva delle urgenti riforme per frenarne la corsa. Arrestarla sarebbe stato impossibile. Nessuno era più libero di decidere del proprio futuro. Era la società che veniva divisa in classi funzionali. La sopravvivenza dello stato aveva le sue esigenze che venivano soddisfatte legando tutti al suo servizio e negando la mobilità sociale: il figlio del contadino doveva rimanere contadino, il figlio dell'artigiano doveva rimanere artigiano, e così via. La politica dei prezzi e dei salari, adottata nel 2011 per far fronte al rincaro della vita e all'inflazione galoppante, non ebbe successo e dovette essere abbandonata. Il rapporto tra i “barbari aggressori” e “aggrediti” si invertì, e, come andò a finire, nessuna documentazione attualmente è in nostro possesso. Dallo studio della spazzatura travata in loco, si suppone che i “nuovi barbari” fondarono un nuovo impero che durò per molti anni ancora fino a quando una catastrofe sconosciuta, cancellò definitivamente l'Impero dalla faccia del pianeta che chiamavano Terra.





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