MOLFETTA - Dalla filosofia alla musica, dal teatro al cinema, dall'attualità al dialogo Ebraismo-Islam sino alla cucina kasher, dallo studio della lingua ebraica alla Cabalà, allo studio della Torà tutto il giorno sino a notte fonda e alle visite guidate per scoprire i tesori di Puglia, per un totale di 111 eventi in cartellone. Tutto questo è Lech Lechà 2013 la rassegna articolata in XII moduli (convegni, aperitivi letterari, fiera del libro, corsi di lingua ebraica, studio della Torah e della Mishnah, lezioni sulla Cabalà, concerti, cinema, visite guidate ai tesori di Puglia, Cucina Kasher, Yom Shabbath, La notte dell’ebraismo tranese) che vede protagoniste 6 città pugliesi dal 25 agosto al 2 settembre, con un grande concerto finale a Roma, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio. La rassegna che è promossa dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, dalla Comunità Ebraica di Napoli e dal Comune di Trani, nonché patrocinata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dai Comuni di Barletta, Brindisi, Manfredonia, San Nicandro Garganico e Sogliano Cavour. Direttore artistico: Francesco Lotoro.
Questo il Programma della SESTA GIORNATA (TRANI - 30 agosto 2013):
Yeshivà
Selichòt
Sinagoga Scolanova
alle ore 00:30
Yeshivà
Tefillà di Shachrìth
Sinagoga Scolanova
alle ore 8:00
Yeshivà
Studio di Torà e Mishnà
Sinagoga Scolanova
dalle ore 8:30 alle ore 12:00
Poiché l'ebraismo è innanzitutto studio, colonna portante della Settimana di arte, cultura e letteratura ebraica Lech Lechà di quest'anno è Yeshivà. Il luogo in cui si studia la Torà e la Mishnà è chiamato Beth haMidrash o Yeshivà e, nel periodo che precede le festività ebraiche la Yeshivà è aperta anche a coloro che dedicano poco tempo allo studio. In Babilonia, questi periodi venivano chiamati Yarchè Challà che significa mesi della sposa laddove la sposa è la Torà e lo sposo è il popolo di Israele che studia la Torà. Questi periodi di studio precedevano in particolare la festa di Pesach e le feste autunnali e di conseguenza gli argomenti di approfondimento erano inerenti alle feste che stavano per accadere. Trani è già stata sede storica di una grande scuola di studio biblico e talmudico nonché città che ha dato i natali al grande chacham (dottore della Legge) Isaiah miTrani. Dalle ore 17,00 di domenica 25 agosto sino a poco prima dell'entrata di Shabbath venerdì 30 agosto sarà pienamente operativa la Yeshivà di Trani, prima pietra di una Yeshivà definitiva aperta a tutti coloro che vorranno approfondire i temi legati alle feste autunnali: Rosh haShanà, Kippur e Succoth. Nella Yeshivà si terranno lezioni di analisi e approfondimento sul Libro di Jona (che viene letto nello Yom Kippur), sulle norme della Teshuvà di Mosè Maimonide detto il Rambam, sul Talmud Bavlì, sul pensiero ebraico del diritto al lavoro e sul pensiero di Rav Yosef Dov Soloveitchik (1820 – 1892) nonché studio approfondito della Tefillà, della Torà e dei Profeti, Talmud, Halachà (con particolare attenzione allo studio della kasherut), la posizione degli anusim o marrani nella Halachà, su alcuni trattati della Mishnà e altri argomenti di studio. Le lezioni saranno tenute da rabbini di riconosciuta fama quali Rav Scialom Bahbout (Rabbino capo di Napoli e Italia meridionale nonchè curatore della Yeshivà), Rav Riccardo Di Segni (Rabbino capo di Roma), Rav Giuseppe Laras (già rabbino capo di Milano, oggi Rabbino di Ancona), Rav Yishai Hochman (rav Machshir dell’eruv e della kasherut per la Orthodox Union), Rav Roberto della Rocca (Direttore del Dipartimento Educazione e Cultura dell’U.C.E.I.), Rav Pierpaolo Pinhas Punturello (inviato di Shavei Israel e del Rabbino capo di Napoli e Italia meridionale) e Maskil ing. Gadi Piperno (coordinatore per il Dipartimento educazione e cultura dell’U.C.E.I.).
Contemporaneamente alla Yeshivà partirà il primo Corso per la formazione di Mashghichim (sorveglianti per la kasherut) a cura di rav Scialom Bahbout. Il corso, reso possibile dalla collaborazione tra la Ortodox Union (O.U.) e il Rabbinato di Napoli, avrà la durata di n.16 (sedici) ore; alla fine del Corso i partecipanti sosterranno un esame e, in caso di esito positivo, ciò consentirà loro di collaborare al progetto di certificazione e controllo dei prodotti alimentari nel Meridione sotto il controllo della O.U. e del Rabbinato di Napoli.
Gli interessati dovranno presentare, nell’ambito del modulo Yeshivà, una specifica richiesta di partecipazione al Corso.
Durante LECH LECHÀ la Sinagoga Scolanova sarà aperta a tutti alle ore 00:30 (a partire da lunedì 26 agosto) per le selicòth che precedono le festività ebraiche dell’anno ebraico 5774, alle ore 8:00 per la Tefillà di Schachrìth, alle ore 17:00 per la Tefillà di Minchà e alle ore 22:00 per la Tefillà di Arvit. Per informazioni consultare il sito www.settimanalechlecha.it o scrivere a traniebraica@fastwebnet.it
Le Pietre raccontano
Visita a Sezione Ebraica del Museo Diocesano e Cattedrale di Trani
La Cattedrale di Trani è un magistrale esempio di architettura romanica pugliese. Iniziata nel 1099, fu completata intorno al 1200. La Sezione Ebraica del Museo Diocesano è sita nella Sinagoga Scolagrande, costruita nel 1247, dove sono custoditi cippi tombali e un’antica Mezuzàh.
guida responsabile della visita Luciana Doronzo
ore 9,00 meeting point Piazzetta Scolanova
In Le pietre raccontano si intende non già avvicinare la Puglia all’ebraismo ma viceversa. Da martedì 27 agosto a venerdì 30 agosto sarà possibile visitare le meraviglie architettoniche, archeologiche e museologiche della Daunia (sito storico di Siponto e città di Manfredonia) e del territorio nord barese–ofantino quali Barletta (Pinacoteca e Castello, Canne della Battaglia), Andria (Castel del Monte) e Trani (Cattedrale, Castello e Sezione Ebraica del Museo Diocesano). Ogni visita guidata prevede il meeting point in Piazzetta Scolanova alle ore 8:30 (visite guidate a Manfredonia e Castel del Monte) e alle ore 9:00 (visite guidate a Barletta, Canne della Battaglia e Trani), orari ai quale si prega di attenersi scrupolosamente. La durata prevista per ogni visita è di circa 3 (tre) ore. La disponibilità del bus è di n. 25 (venticinque) posti. Chiunque voglia partecipare è cortesemente pregato di prenotarsi al cell. 3470095976 oppure presentarsi presso i punti d’incontro all’ora stabilita.
Ulpàn
Corso intensivo di studio della lingua ebraica moderna
(livello fondamentale)
Biblioteca G. Bovio
dalle ore 9:30 alle ore 12:00
L’ebraico è una lingua semitica, si scrive da destra verso sinistra e appartiene alla stessa famiglia della lingua araba, aramaica, amarica, tigrina. Per lingua ebraica (in ebraico ivrit) si intendono quella biblica (o classica) e quella moderna. Il suo alfabeto comprende 22 lettere di valore consonantico e, come quello arabo, non trascrive le vocali; esse sono aggiunte sotto forma di piccoli segni posti sopra o sotto le consonanti. Nel capitolo 10 della Genesi è citato un antenato di Abramo di nome Ever. Nella Bibbia ricorre più volte la parola ivrì (ebreo), mentre il nome della lingua impiegata per la sua redazione è leshòn kòdesh (lingua sacra). Durante il periodo del Secondo Tempio la maggior parte degli ebrei abbandonò l’uso quotidiano dell’ebraico come lingua parlata a favore dell’aramaico. Gli ebrei della Diaspora continuarono ad adoperare l’ebraico solo per la tefillà (preghiera) e lo studio della Torà, mentre nella quotidianità si esprimevano in lingue locali o in altri idiomi come yiddish, giudeo–spagnolo (o ladino), giudeo–romanesco o giudeo–veneziano; l’ebraico continuò a fungere da lingua scritta soprattutto per scopi religiosi, filosofici, scientifici, medici e letterari. Il sec. XIX segnò l’inizio dei movimenti risorgimentali e delle aspirazioni nazionalistiche; il sionismo trasformò l’ebraico in lingua parlata della comunità ebraica in Terra d’Israele (lo yishuv) e per gli ebrei che immigravano nella Palestina ottomana. Eliezer Ben Yehuda, ebreo lituano emigrato in Palestina nel 1881, fu tra i più entusiasti promotori dell’uso volgare dell’ebraico; lui stesso creò nuove parole per i concetti legati alla vita moderna. Sotto il Mandato britannico, l’ebraico divenne terza lingua ufficiale dopo l’arabo e l’inglese; nel 1948 l’ebraico divenne la lingua principale dello Stato d’Israele.
Il corso si svolgerà a partire dal 26 agosto presso la bibiioteca G. Bovio di Trani con una full immersion quotidiana durante la quale il corso si svilupperà in corso base e corso avanzato. Il corso ha un costo di Euro 40,00 (quaranta/00) da versarsi allo Staff del LECH LECHÀ durante la prima lezione. È necessario inviare una domanda di iscrizione a lechlecha.segreteria@yahoo.it
Lechà...peritivo
Aperitivi letterari e musicali a cura di Grazia Sarah Tiritiello
La letteratura pianistica dedicata all’adolescenza
pianisti Lea Lallo, Marialaura Di Fidio
segue aperitivo
Robert Schumann Kinderszenen op.15
Chick Corea Children Songs nn. I, II, III, IX, X, XI, XVI, XVII, XVIII, XIX
Kinderszenen op.15 (1838) è un album di brevi composizioni pianistiche scritte da Robert Schumann nel febbraio del 1838. Ispirate dalle lettere scritte dalla moglie Clara Wieck, l'Autore le definì reminiscenze per adulti da parte di un adulto; non musica per i ragazzi bensì sui ragazzi. Children's Songs (1984) è un album di Chick Corea costituito da canzoni a tema semplice e ricco di parallelismi stilistici e strutturali con Mikrokosmos di Béla Bartók. Corea scrive che lo scopo è trasmettere la semplicità come bellezza, come rappresentato nello spirito di un bambino.
Ristorante Il Marchese del Brillo
alle ore 12:00
Ogni giorno da lunedì 26 a venerdì 30 agosto alle ore 12:00 presso una tra le locations di Trani che ospitano LECH LECHÀ (Libreria La Maria del Porto, Biblioteca G. Bovio, Auditorium S. Luigi) si terrà un classico aperitivo letterario e musicale tra conferenze su tematiche di carattere storico (Il mistero del codice di Aleppo, Una lettura ebraica di Gesù), riflessioni sul sociale tenute da esponenti del mondo ebraico, islamico e universitario (Alcune proposte di cammino dell’uomo e della società), simposio dedicato al 950mo anniversario della promulgazione degli Statuti Marittimi di Trani e un recital sulla letteratura pianistica dedicata all’adolescenza. Durante e dopo i succitati appuntamenti letterari e musicali sarà possibile degustare una aperitivo rigorosamente kasher.
Chi è rimasto a bottega?
Pranzo kasher sotto sorveglianza rabbinica
Ristorante Il Marchese del Brillo
dalle ore 13:00 alle ore 15:00
Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica
costo promozionale € 20,00 (venti)
L’ebraismo conferisce particolare attenzione al cibo; il nutrimento materiale è paritetico a quello spirituale, anzi a questi propedeutico. Al cibo, come cucinarlo e prepararlo, sono dedicati fiumi di pagine di Torà, Mishnà e Talmud al punto che è nata una scienza che è disciplina di vita e buona salute, la kasherut. Inoltre non è possibile mescolare latte (o suoi derivati) e carne durante lo stesso pasto; ciò deriva dal precetto biblico che afferma non cuocerai il capretto nel latte di sua madre. Il vino ha il posto d’onore nella kasherut, su di esso si recita di Sabato il kiddush. La kasherut raccomanda quali carni o grassi di un animale possano essere mangiati; sono ammessi solo gli animali che contemporaneamente hanno l’unghia spaccata e sono ruminanti. Un’altra regola della kasherut è che un animale debba essere macellato in modo conforme allahalachà. Lo shochèt recide con un taglio netto la vena giugulare e deve esaminare gli organi dell’animale macellato per verificare tracce di malattie che renderebbero la carne inadatta al consumo. Il quarto posteriore può essere consumato solo se si estrapola il nervo ischiatico e occorre eliminare dalla carne la massima quantità di sangue. Gli animali marini devono avere sia scaglie che pinne; questo esclude tutti i frutti di mare, molluschi e crostacei. Per tutta la durata di LECH LECHÀ e presso ogni location saranno operativi Stand di editoria e discografia ebraica con una ricca offerta di opere editoriali, saggistica, letteratura religiosa e sociale, romanzi e pubblicazioni recenti di autori ebrei, discografia ebraica tradizionale, religiosa; inoltre, sarà possibile acquistare il kit di LECH LECHÀ (libro+cd+folder+bottiglia di vino o olio kasher), manufatti di artigianato ebraico tranese su ceramica e maiolica lavorati dal centro La Maiolica di Trani e vino kasher.
I Mondi dell’uomo
Significati del Rosh haShanà secondo la Cabalà
Lezione di Daniel Eldar
Biblioteca G. Bovio
alle ore 15:30
Rosh haShanà significa il capo dell'anno. Secondo la Cabalà, se vogliamo davvero prevenire i problemi e gli ostacoli, dobbiamo piantare un seme e Rosh haShanà è momento di semina dell'anno. Fusi orari diversi possono darci un'opportunità per correzioni e cambiamenti ma possiamo farlo solo se abbiamo la giusta conoscenza. Impareremo come Rosh haShanà può essere un'occasione unica per ognuno di noi, per piantare il seme buono per tutto l'anno.
Gli insegnamenti della Cabalà risalgono all'alba dei tempi, la prima testimonianza scritta è il Sefer Yetziràh o Libro della Formazione. 2.000 anni fa il corpo principale degli insegnamenti della Cabalà (chiamato Zohar o Libro dello Splendore) è stato rivelato e reso noto in Eretz Israel da Rabbi Shimon Bar Yochai. Lo Zohar spiega il vero significato spirituale di ogni storia contenuta nella Toràh. Per secoli lo studio della Cabalà è stato portato avanti solo da studiosi ebrei di età superiore ai 40 anni e proibito agli altri; tali restrizioni si conclusero nel 1968 quando Rav Berg è diventato il primo direttore del Kabbalah Centre. Insieme alla moglie, Rav Berg ha insistito sulla necessità di diffondere la saggezza della Cabalà a tutti. Nonostante le difficoltà, lo studio della Cabalà è diventato sempre più popolare e il Kabbalah Centre, nato come una piccola organizzazione presente unicamente in Israele, è diventato un'entità mondiale con 25 filiali che ha fornito istruzione a circa 4 milioni di studenti. L’ultima lezione de I Mondi dell’Uomo si terrà sabato sera 31 agosto dopo l’havdalà in Piazzetta Scolanova, è aperta al pubblico e intende portare a una maggior diffusione e conoscenza i tesori umani e spirituali della Cabalà.
Yeshivà
Studio della Torà e Mishnà
Sinagoga Scolanova
dalle ore 15:30 alle ore 19:00
Ulpàn
Corso intensivo di studio della lingua ebraica moderna
(livello avanzato)
Biblioteca G. Bovio
dalle ore 16:00 alle ore 19:00
Yeshivà
Corso per la formazione di Mashghichim
Sinagoga Scolanova
dalle ore 18:00 alle ore 19:00
Yom haShabbath
Lechà Dodì
Danze ebraiche con libera partecipazione
Pensieri e canti per prepararsi al Sabato
Piazzetta Scolanova
alle ore 19:00
Come una sposa (lo Shabbath) che si accinge a incontrare il suo sposo (il popolo d’Israele), lo Yom haShabbath verrà salutato da riflessioni, danze e canti che hanno lo scopo di preparare l’atmosfera gioiosa e spiritualmente inesprimibile del giorno del riposo ebraico.
Lo Shabbath è un dono che Dio ha fatto al popolo ebraico e nella parola Shabbath (cessare) è indicato il suo senso di questo giorno. È scritto in Genesi 2:3 che Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, poiché in esso aveva cessato da tutta la Sua opera che Egli stesso aveva creato per poi elaborarla. In Esodo 31:13–16 Dio ribadisce l’importanza dello Shabbath quale segno del Patto eterno con il popolo d’Israele. L’obbligo dello Shabbath investe anche chi lavora alle dipendenze di un ebreo e i suoi animali, affermazione di un concetto di uguaglianza e dignità umana che precorre i tempi di conquiste sociali. L’osservanza dello Shabbath è legata a due tipologie di precetti espressi dalle parole shamor (osserva) e zakhor (ricorda). Shamor impone l’astensione da 39 categorie di melakhòt inerenti aspetti creativi, controllo sulla natura e attività sociale. Zakhor stabilisce di santificare lo Shabbath, andare in Sinagoga, cantare le zemiròt (canti) durante i pasti, accendere i lumi sabbatici, essere ben vestiti, ospitare parenti e amici, dedicarsi all’intimità fisica e spirituale con il coniuge, studiare i testi sacri. Lo Shabbath inizia il venerdì (per la donna 18 minuti prima del tramonto con l’accensione di due lumi, per l’uomo qualche minuto prima del tramonto con la recita del salmo 92) e termina il Sabato sera all’uscita delle prime tre stelle visibili a occhio nudo con la Havdalà. Lo Shabbath è la conferma di appartenere al popolo ebraico il quale si riappropria della dimensione che lo porterà a godere della neshamà yeterà, l’anima supplementare.
Yom haShabbath
Tefillà di Minchà, Kabbalàt Shabbath, Hadlakàt Neròth
Sinagoga Scolanova
al tramonto
Yom haShabbath
Cena di Shabbath
È obbligatorio prenotarsi al ristorante prima dell’entrata dello Shabbath
Ristorante Il Marchese del Brillo
dalle ore 21:00 alle ore 23:00
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Ufficio Stampa
Luciana Doronzo cell. 3470095976
Enzo Garofalo cell.328/1443279
Info: direttore artistico e coordinamento Ulpàn Francesco Lotoro cell. 3402381725; presidente commissione scientifica e coordinamento Yeshivà Rav Shalom Bahbout cell. 3663165622; coordinatore per il Salento Cosimo Y. Pagliara cell. 330877878; coordinamento visite guidate Luciana Doronzo cell. 3470095976
Lech Lechà è promosso anche su Facebook.