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Piergiovanni: “sono qui per studiare e imparare con umiltà” L’INTERVISTA. Vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, finanziamenti Pnrr connessi
15 ottobre 2022

Nicola Piergiovanni, 55 anni, vice sindaco e assessore ai lavori pub- blici, finanziamenti Pnrr connessi. Assessore Piergiovanni, come mai la scelta della sua persona da parte del sindaco? «Questa è una domanda che dovrebbe ri- volgere al Sindaco. Io posso solo avanzare ipotesi. Presumo che abbia voluto assegna- re una delega così impegnativa ad una persona che, negli anni, ha sempre dimostrato di impegnarsi fino in fondo e nel pieno rispetto delle regole a favore della città ed ha acquisito competenze, in campo amministrativo, tali da poter rivestire un ruolo di grande responsabilità e di potersi interfacciare con i tecnici e i dirigenti dell’Ente nel rispetto dei ruoli». Quali competenze ha nelle materie a lei delegate? «Come lei sa l’assessore ai lavori pubblici deve seguire e verificare il buon andamento della realizzazione delle opere pubbliche. Si interfaccia con gli uffici che si occupano di pianificazione strategica, progettazione edilizia, gestione patrimonio immobiliare e di manutenzione strade. Sono i dirigenti di settore e i tecnici i responsabili della realizzazione delle opere pubbliche e di tutte le fasi di progettazione e direzione lavori. Sono sempre gli uffici che si occupano del collaudo delle opere realizzate e della pre- disposizione di progetti di riqualificazione territoriale. L’assessore deve fare sue le istan- ze della città e farsi da tramite proprio con quegli uffici, accertandosi che vengano re- alizzate le opere, che le procedure e le nor- me vengano rispettate, e le posso garantire che sarà così. Lei vuole ovviamente rappre- sentare che non sono un ingegnere e nep- pure un geometra e neppure un architetto e quindi non ho competenze in materia. Ma so leggere e mi piace imparare e stu- diare e con umiltà imparo. Mi permetta di rassicurarla. Ci sono giornalisti che scrivo- no di giustizia e non sono avvocati. Scrivo- no di cronaca nera e non sono delinquenti. Io sono abituato ad ascoltare la voce dei cittadini, perché vivo la città e nella città. Ho frequentato l’università della vita, confrontandomi continuamente con le esigenze e i bisogni della gente. Quale assessore ai lavori pubblici, sarà mia cura perseguire la realizzazione di quelle opere che rispondono all’interesse della cittadinanza». Il suo programma in sintesi per questi 5 anni di amministrazione. «Senza ombra di dubbio dobbiamo dare corso, seguendo i tempi imposti dalla legge, a tutte le opere finanziate con il PNRR, e, come già detto, il nostro faro sarà il perseguimento dell’interesse della collettività cittadina, cui saranno indirizzatele nostre scelte con l’obiettivo di avvalerci nel modo più proficuo possibile di questa grande opportunità economica a vantaggio del bene comune». I lavori pubblici rappresentano un settore che scotta, soprattutto a Molfetta dopo lo scandalo che ha portato anche all’arre- sto di un suo predecessore, l’avv. Mariano Caputo. L’interesse della magistratura per la materia dei lavori pubblici è una confer- ma che qualcosa non funziona. «L’interesse della magistratura per i lavo- ri pubblici è cosa diffusa dappertutto, non riguarda solo il Comune di Molfetta. E’ giusto che l’autorità giudiziaria vigili sul ri- spetto delle regole, ed è indubbio che il settore dei lavori pubblici, stante la conver- genza di una molteplicità di interessi, rap- presenta un terreno operativo complesso nel quale, per quanto mi riguarda, sarà mia pre- mura vigilare in prima persona sulla corret- tezza delle procedure e la regolarità di ogni operazione, al fine irrinunciabile della effet- tiva realizzazione delle opere che rientrano nell’interesse pubblico». Non avendo esperienza specifica in ma- teria, come pensa di gestire questo asses- sorato? Non teme di incorrere in qualche involontario errore, come avvenuto in pas- sato nella gestione dell’assessorato e che potrebbe trasformarsi in azione giudiziaria? «Tutti possono commettere errori. Non ho la presunzione di essere migliore de- gli altri. Ma il rischio è uguale per chiun- que. E’ importante non commettere errori con dolo. Se si è convinti di stare facendo bene, e se la legge e le norme confermano che quella che stai seguendo è la strada giusta, allora devi andare avanti. Ascolti. Qualsiasi ruolo comporta rischi. Però è importante non farsi sopraffare dalla paura e non scappare davanti alle proprie respon- sabilità. Un buon amministratore è colui che, oltre a farsi portavoce degli interessi della cittadinanza, sappia ben interfacciar- si con gli uffici che costituiscono la struttu- ra portante dell’ente comunale. Sarà anche con la preziosa collaborazione dei dirigenti e dei tecnici di settore che si cercherà di operare le scelte migliori nella delicata materia dei lavori pubblici, scelte che siano scevre da errori e che evitino operazioni non rispon- denti alle esigenze della cittadinanza». Fra i mali della nostra città, riconosciuti da tutti, ci sono il consumo di suolo e la frenesia di costruire in ogni angolo libe- ro (ogni giorno vediamo sorgere una gru e non sempre è un fatto positivo). Come si spiega questo fenomeno alla luce della diminuzione della popolazione e dei tra- sferimenti di molfettesi nelle città vicine? Si sarebbe potuto correggere il PRG, ma non è stato fatto. Come mai? La lobby dei costruttori è sempre così forte? «Forse dovrebbe rivolgere questa doman- da all’assessore all’urbanistica, che ha diretta competenza sulla materia. Ritengo che correggere il PRG possa essere operazione che comporti rischi che potrebbero non necessariamente corrispondere vantaggi per la città. La corretta applicazione del PRG vigente, nel rispetto delle regole, può ancora rispondere all’interesse della cittadinanza». Come utilizzare i finanziamenti PNRR per questo settore? «Dando corso ai progetti finanziati. Sul punto le ho già risposto: l’obbiettivo e avvalersi nel modo più proficuo di questa grande opportunità economica a vantaggio del bene comune». Passare dal ruolo di presidente del consiglio comunale (più di rappresentanza che operativo) con poche responsabilità a quello di assessore con una delega così delicata, non le ha creato problemi? «Assolutamente no. Amo le sfide». © Riproduzione riservata

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