Petardi no! La campagna contro i botti domani all’IISS Mons. Antonio Bello di Molfetta
MOLFETTA - Le festività natalizie e di Capodanno si avvicinano e, con loro l’acquisto indiscriminato di petardi che ancora oggi mietono vittime, spesso tra i più giovani, in barba alle ordinanze comunali che ne vietano sistematicamente l’utilizzo.
“Salvare un solo dito vuol dire proteggere il futuro e i sogni di ogni ragazzo”. Questo il presupposto con cui è partita anche quest’anno nel territorio di Bari la campagna “Petardi no” rivolta a chi fa uso improprio dei botti di fine anno: una campagna informativa ideata dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra con la partecipazione della Questura di Bari, del gruppo Artificieri della Polizia di Stato, del Comando Vigili del fuoco, del Prof. Giuseppe Giudice, Direttore dell’UOC di Chirurgia plastica del Policlinico di Bari e della Croce Rossa Italiana.
La campagna “Petardi no”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Bari, ha avuto inizio il 25 novembre toccando diversi Istituti scolastici della provincia di Bari e vedrà il suo evento conclusivo martedì 17 dicembre, alle ore 10,30, presso il grande auditorium dell’IISS Mons. Antonio Bello in Viale 25 aprile a Molfetta.
Ai ragazzi sarà prima spiegata la normativa che disciplina l’uso dei petardi dal gruppo Artificieri della Polizia di Stato e successivamente, tramite un manichino, potranno essere visionati i traumi fisici causati da un improvvisa esplosione. Seguirà il contributo del Prof. Giuseppe Giudice, Primario del Dipartimento di Chirurgia plastica della mano del Policlinico di Bari che con alcune slide illustrerà ai presenti i traumi da esplosione e spiegherà quanto la chirurgia plastica sia impossibilitata a risistemare mani che, in pratica, non esistono più. In questa sede ci sarà la consegna delle targhe ricordo a tutte le autorità intervenute a questa importante e indispensabile campagna informativa. All’incontro parteciperà la Prof.ssa Letizia Carrera del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Bari.