MOLFETTA - Restituire alla fruizione di tutti i cittadini i parchi, i giardini e le aree destinate a verde di Molfetta, sottraendole al degrado e all’incuria cui l’amministrazione di centrodestra guidata da Antonio Azzollini le ha condannate.
È questo il senso dell’iniziativa intrapresa nei giorni scorsi dal Partito Democratico che ha affisso su alcuni di questi “beni comuni”, resi di fatto inaccessibili dall’inettitudine del sindaco e della sua Giunta, degli striscioni, al fine di richiamare l’attenzione di tutta la città sulla necessità di riaprirli, per consentirne il pieno godimento da parte di bambini, famiglie, anziani, giovani. Dei molfettesi, insomma.
La gestione di questi spazi ha rappresentato, in questi anni, l’ennesima prova eclatante dell’incapacità amministrativa del sindaco Azzollini che, quando si tratta di affrontare problemi concreti che incidono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini, brilla per assenza e inadeguatezza.
L’azione intrapresa dal Partito Democratico ha riguardato i seguenti spazi:
- Parco di Mezzogiorno: consegnato all'incuria ormai da lungo tempo, nonostante gli inutili progetti di rivalutazione destinati al fallimento in quanto ideati in completa e totale solitudine, senza il coinvolgimento reale dei residenti della zona che di quel Parco dovrebbero essere i primi fruitori;
- Parco di Rione Paradiso: mai inaugurato, vero e proprio monumento allo spreco di risorse, assomiglia sempre più ad una “selva oscura” dove scorrazzano indisturbati i vandali (come dimostrano i giochi per bambini divelti), nonostante le inutili recinzioni;
- Piazza Mentana: da tempo simulacro della inoperosità amministrativa, è stato al centro delle sollecitazioni del comitato di quartiere per lungo tempo. Dopo una estiva incursione pomeridiana del sindaco-senatore, sono partiti lavori il cui esito finale è a dir poco incerto, nonostante la propaganda del centrodestra. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: piazza inagibile, forme di socialità per i residenti azzerate, e bambini (in una zona ad alta densità di abitato e traffico) senza una lingua di terra dove far girare un pallone.
- Giardino delle aloe (centro storico): perennemente chiuso e alla mercé di vandali e teppistelli;
- Area retrostante la “Scuola Cozzoli” (via Tommaso Fiore): in attesa di un progetto di
allargamento del complesso scolastico, quest'area molto estesa è diventata luogo privilegiato dove far defecare cani e nient'altro. La nostra proposta è quella di condividere con i residenti una progettazione che risponda all'urgenza di spazi allestiti adeguatamente al fine di consentire ai bambini una quotidiana sicura fruizione, attraverso la formula del comodato d'uso gratuito alle costituende associazioni di quartiere, con l'ausilio di un servizio civico sul quale la prossima amministrazione sia disposta ad investire.
Su un complessivo piano di riordino dei beni comuni, infine, il Partito Democratico avvierà una campagna di ascolto delle istanze dei cittadini, valorizzando l'esperienza dei Comitati di Quartiere che, muniti di propri organi elettivi, possano collaborare attivamente con le istituzioni, anche attraverso la stesura di un Regolamento che disciplini la suddivisione della città in macro-aree.
«Lo “spettacolo è finito”. L’amministrazione Azzollini volge al termine - conclude il comunicato del Pd -. È già tempo di immaginare una città bella da vivere che sappia valorizzare i suoi “beni comuni”».
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