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Partenza del Giro d'Italia da Molfetta: ecco come e dove parcheggiare
10 maggio 2017

MOLFETTA – Il commissario straordinario del Comune di Molfetta Mauro Passerotti ha emesso un’ordinanza per regolamentare il traffico in vista della partenza della 8ª  tappa per Molfetta Peschici del 100° Giro d’Italia prevista per sabato 13 maggio.
«In considerazione della prevedibile affluenza cospicua di mezzi e di pubblico che si concentrerà sia nell’area di interesse della partenza e lungo tutto il percorso della carovana ciclistica si ritiene opportuno riportare di seguito le seguenti avvertenze, ringraziando i cittadini e gli ospiti per la collaborazione e la pazienza che certamente sapranno mostrare in concomitanza dell’importante evento.

Sabato 13 maggio i parcheggi di scambio saranno attivi dalle 7.30 alle 16. In particolare il Parcheggio di  Levante - Paolo Poli, sarà attivo ininterrottamente dalle 7  alle 16. Il bus, dopo aver raccolto i passeggeri si dirigerà in via Tenente Fiorino, incrocio via Alessandro Volta, dove farà sosta per la discesa dei viaggiatori. Tale  crocevia  funzionerà da fermata e, sempre a quell’incrocio, sarà possibile riprendere la navetta per il ritorno.

Il Parcheggio di Ponente – supermercato MD, sarà attivo dalle 7 alle 11 e dalle 13 alle 16. La sosta di due ore è obbligata perchè proprio di lì passerà il giro ciclistico. Il bus navetta che parte dal parcheggio di ponente raggiungerà piazza Vittorio Emanuele, nella zona alta  quella dove di solito si ferma il bus per Ruvo. Sempre presso quella fermata sarà possibile riprendere la navetta per il ritorno.

Il Parcheggio di Mezzogiorno – Chiesa Sant’Achille/Palasport sarà attivo ininterrottamente dalle 7 alle 16. Il Bus-Navetta, dopo aver raccolto i passeggeri si dirigerà in via Tenente Fiorino, incrocio via Alessandro Volta, dove farà scendere. Tale crocevia funzionerà da fermata e, sempre a quell’incrocio, sarà possibile riprendere la navetta per il ritorno.

Il Parcheggio Puglia Outlet Village sarà attivo ininterrottamente dalle 7 alle 16. Più precisamente  dalle 7 alle 11 e dalle 13 alle 16 raggiungerà piazza Vittorio Emanuele, nella zona alta, quella dove di solito si ferma il bus per Ruvo. Sempre presso quella fermata sarà possibile riprendere la navetta per il ritorno. Dalle 11 alle 13, cambierà percorso perchè in quella fascia oraria non potrà attraversare la vecchia litoranea per il passaggio del giro, e dopo aver percorso un breve tratto di strada statale 16 bis, raggiungerà la città e farà sosta, per far scendere i passeggeri al parcheggio di levante  dove gli ospiti saranno invitati a prendere un’altra navetta per raggiungere il centro. Per il ritorno bisognerà far riferimento, comunque, al punto di raccolta di  piazza Vittorio Emanuele (zona alta).

Per quanto concerne i punti di assistenza sanitaria e di sicurezza si rinvia al piano di protezione civile pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Molfetta».

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Non si va più "a piedi" perchè siamo chiusi al mondo. Camminare non è uno sport. Ogni azione ha una reazione uguale e contraria, ha scritto Isaac Newton parecchio tempo fa. Più ci immergiamo nel mondo digitale, più cresce l'impulso opposto: il desiderio di riscoprire con il corpo il mondo fisico attraverso un'azione, un'attività, che si tratti di alpinismo, free climbing, andare bicicletta o a piedi. Finora, questo è stato il percorso. Che camminare significa aprirsi al mondo lo aveva già scritto David Le Breton, antropologo del corpo nel "Il mondo a piedi": "L'atto del camminare immerge in una forma attiva di meditazione che sollecita la partecipazione di tutti i sensi, si cammina per nessun motivo, per il piacere di gustare il tempo che passa, per scoprire luoghi e volti sconosciuti, o anche, semplicemente, per rispondere al richiamo della strada. Camminare è un modo tranquillo per reinventare il tempo e lo spazio. Prevede una lieta umiltà davanti al mondo". Aristotele insegnava camminando sotto i portici del Liceo e i suoi allievi si chiamavano peripatetici, dal greco peripatein (passeggiare), proprio per questo. I sofisti invece si spostavano a piedi di città in città per insegnare la retorica. Socrate amava camminare e dialogare e gli stoici discutevano di filosofia passeggiando sotto la Stoa, i portici di Atene. Nella Grecia classica il luogo di pellegrinaggio più famoso era Delfi dove si andava per ricevere i responsi della Pizia. Da allora camminare è diventato un atto rivoluzionario, quasi eversivo. Henry David Thoreau scriveva "Se sei pronto a lasciare il padre e la madre, il fratello e la sorella, la moglie e i figli e gli amici e a non rivederli mai più, se hai pagato i tuoi debiti e fatto testamento, se hai sistemato i tuoi affari e se sei un uomo libero, allora sei pronto a metterti in cammino".
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