Muore una partoriente a Villa Giustina: malasanità o fatalità?
MOLFETTA – 2.11.2002
La clinica “Villa Giustina” di Molfetta si trova al centro di un'inchiesta avviata dalla magistratura per un presunto caso di malasanità, che potrebbe essersi verificato in seguito alla morte di una donna in occasione del parto.
I fatti: Enza, una ragazza biscegliese di 35 anni, già madre di una bambina di 7 anni, è morta dopo essere entrata in coma successivamente al parto avvenuto nella clinica molfettese.
Ricoverata al momento delle prime doglie nella struttura sanitaria di Molfetta, su consiglio del suo ginecologo, anch'esso di Bisceglie, sarebbe stata sottoposta, secondo alcune indiscrezioni, ad un parto cesareo. Dopo vaer visto la figlia neonata per pochi minuti, la donna ha cominciato ad avvertire dolori addominali. Sembra siano insorte complicazioni e anche un'emorragia interna. I medici, perciò, hanno deciso di procedere ad un ulteriore intervento chirurgico per l'asportazione dell'utero. Le condizioni della paziente, però, si sono aggravate, perciò si è deciso di trasferirla all'ospedale “Miulli” di Acquaviva, nel disperato tentativo di salvarle la vita. Ma è stato troppo tardi.
Ora la magistratura - del caso si sta occupando il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, dott. Luigi Scimè – ha aperto un'inchiesta. Il cadavere della donna sarà sottoposto ad autopsia per accertare se le cause della morte siano dovute a un caso di malasanità oppure ad una tragica fatalità.
Il marito della donna, un tecnico di ascensori, non riesce a rassegnarsi alla perdita della moglie che lo ha lasciato con due figli piccoli da accudire. Anche i cittadini di Bisceglie sono rimasti scossi dalla notizia. Ieri, secondo altre indiscrezioni, si è saputo che nella stessa clinica molfettese si sarebbe verificato un altro caso analogo, con una partoriente trasferita d'urgenza in rianimazione all'ospedale di Trani.