Motorini, patentino obbligatorio e lievitano i costi
Dal 1° luglio. Per i corsi gratuiti il primo anno, ora si pagano oltre 100 euro
Dal primo luglio sarà impossibile circolare in motorino per tutti i minori che non saranno in possesso di un apposito certificato, che attesti sufficienti conoscenze del codice della strada. Pena stabilita dalla legge: 516 euro di multa e il sequestro del mezzo.
Si colloca in quest'ambito il progetto “Il Patentino” dell'Istituto Tecnico commerciale e per geometri “Salvemini” che, partito nei primi mesi dell'anno sotto la supervisione del prof. de Laurentiis, con il patrocinio morale e non solo (800 euro di contributo) del Comune di Molfetta e la collaborazione dei Vigili Urbani e di un'autoscuola cittadina, ha permesso a moltissimi studenti di ottenere l'agognato permesso.
Terminato il secondo ciclo di lezioni è tempo di bilanci. “Siamo stati tra i primi ad organizzare i corsi - rivela il dirigente scolastico Morrone - e addirittura la seconda scuola nella provincia ad ospitare gli ingegneri della Motorizzazione per gli esami. Le lezioni, dalla durata complessiva di venti ore, si sono completate in un mese ed hanno occupato gli studenti per circa due pomeriggi la settimana. Ampio spazio è stato dato non solo alle norme di comportamento stradale ed alla segnaletica, ma anche all'educazione alla convivenza civile. I risultati sono abbastanza lusinghieri visto che su un centinaio di iscritti circa il 70% ha ottenuto il certificato di idoneità. Un'esperienza da inserire nel POF dell'anno prossimo”.
Ma se il primo corso si è rivelato pressoché gratuito (gli iscritti dovevano effettuare solo i versamenti necessari per l'iscrizione agli esami), i centauri del secondo ciclo hanno visto aumentare il costo del “cartoncino verde”. Ai canonici trenta euro destinati alla Motorizzazione, tre bollettini da 10.33 euro, si è aggiunta una quota di iscrizione, 40 euro per gli iscritti al Salvemini, 70 euro per gli ospiti. Non si riesce a comprendere il motivo di questa discriminazione, visto che le lezioni si svolgevano in ambienti ed orari unici.
La maggiore sicurezza sulle strade sembra essere un imperativo per il nostro governo che, sebbene politiche abbastanza confuse, punti che volano via dalle patenti di milioni di italiani da una parte, la possibilità di un aumento del limite di velocità in punti strategici della rete autostradale dall'altra,si sta muovendo con lodevole decisione in questo senso.
Giuseppe Bruno
giuseppe.bruno@quindici-molfetta.it