Molfetta, un lettore scrive a “Quindici”: occorre avere un assessore fra gli abitanti per avere le strade?
Denunciate inefficienza, discriminazioni e malcostume nella gestione urbanistica della città
MOLFETTA - Come sempre “Quindici” dà voce ai cittadini e ospita le loro lettere che denunciano l’inefficienza dell’amministrazione comunale di centrodestra di Molfetta, mentre il sindaco sen. Antonio Azzollini continua a proclamare che tutto va bene e che i cittadini sono soddisfatti per la sua gestione, in realtà, fortemente criticata anche dall’opposizione di centrosinistra.
Un lettore ora scrive a “Quindici” per denunciare il disagio delle nuove zone di espansione, dove esiste uno stato di abbandono e mancano le opere di urbanizzazione. Il lettore denuncia anche discriminazioni fra quartieri e malcostume della gestione urbanistica della città.
Ecco la sua lettera:
«Gent. redazione, sono un residente di via Percoco, nella nuova zona di espansione. Scrivo per denunciare la situazione di abbandono in cui versa la suddetta via.
In particolare, l'assenza di illuminazione pubblica pregiudica la sicurezza dei residenti, costretti ormai da due anni a vivere in uno stato di continua paura.
La precarietà accettabile per i primi tempi, ora è diventata insostenibile, visto che donne e bambini devono rientrare a casa prima del calar del sole.
Anche noi abbiamo pagato gli oneri di urbanizzazione già prima di venire in possesso della nostra abitazione!
Ci sono forse in questa città, cittadini di serie A e serie B?
E questa distinzione è dovuta al fatto che non in tutte le strade vive un assessore o consigliere comunale?
L'attuale stallo nel terminare i lavori già finanziati di sistemazione dei nuovi comparti (le strade a quest'ora avrebbero dovuto essere tutte asfaltate) è forse dovuta alla possibilità di elezioni politiche?
Solo in queste occasioni, i diritti vengono presentati come favori in cambio di voti.
Vi ringrazio dello spazio che vorrete dedicare alla denuncia di un cittadino esasperato e amareggiato da questa classe politica locale».
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Autore: Leonardo de Sanctis