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Molfetta, rapinano il bar Ideal su via Terlizzi, fuggono, ma vengono arrestati dai carabinieri Soddisfazione del vice sindaco Bepi Maralfa per il contrasto alla criminalità portato avanti dalle forze dell'ordine in città che invita i cittadini a collaborare e denunciare
31 agosto 2015

MOLFETTA – E’ andata male per due rapinatori il colpo di ieri pomeriggio al Bar tabaccheria Ideal di Molfetta, di fronte all’Ospedale. I malviventi erano fuggiti con la loro vettura verso Terlizzi, ma i carabinieri sono arrivati subito sul posto e, individuati i responsabili (due giovinazzesi, Angelo Amoia 48 anni e Pasquale Mastropasqua 28), li hanno subito arrestati. Subito dopo la rapina era intervenuto un metronotte che aveva tentato di bloccarli, sparando alle gomme.

Soddisfatto il vice sindaco avv. Bepi Maralfa (foto), che invita i cittadini a denunciare: «Centoventimila occhi di cittadini molfettesi guardano meglio di 50 misere telecamere di videosorveglianza. Ormai venire a delinquere a Molfetta non è più agevole. Il potenziamento dell'organico dei Carabinieri ha consentito di mettere in campo una squadra operativa di alto livello. Fermi e arresti a catena, colpi sventati, presidio del territorio. Neppure il tempo di festeggiare per la rapina alla Sala Ideal di oggi pomeriggio che gli autori sono dietro le sbarre. Ai miei concittadini dico: parlate, denunciate o quantomeno segnalate riservatamente come già molti di voi fanno. Quando la Comunità e le Istituzioni diventano un tutt’uno, si vince.

Ma non illudiamoci, il crimine non sparirà mai. Lo si può arginare con la prevenzione ed ottenere effetti deterrenti con la carcerazione e le pene. Sta di fatto che lo Stato è ancora molto indietro. Aprire i quotidiani e verificare cosa accade in ogni dove, per credere. Le statistiche e i dati della delittuosità vedono Molfetta molto molto molto meglio di altre città di pari estensione e numero di abitanti. È chiaro che ognun di noi vorrebbe non gli accadesse mai nulla. Ma il livello di prevenzione e l'allarme sociale non si misurano certamente da quello che accade a noi in prima persona, ma da ciò che accade COMPLESSIVAMENTE sul territorio. E i nostri Carabinieri stanno lavorando ad alti livelli. Alti».

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