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Molfetta, opere di urbanizzazione: la protesta di un residente a Quindici Affidati alla Sintec srl da Bari i lavori di completamento delle opere di urbanizzazione primaria nei comparti 1-9, dopo l'apertura delle buste
07 maggio 2012

MOLFETTA - È il leit motiv di Molfetta, il degrado nelle periferie. Numerose sono state le denunce di Quindici, grazie alle incisive segnalazioni dei cittadini, soprattutto per i nuovi comparti di espansione.
Purtroppo, l’amministrazione Azzollini e il Comune non riescono a garantire gli standards urbanistici minimi, in particolare le opere di urbanizzazione primaria, soprattutto strade a servizio dei residenti, spazi per la sosta e il parcheggio degli autoveicoli, i condotti idonei alla raccolta e allo scarico delle acque (soprattutto, zenitali), l’illuminazione pubblica (reti e impianti per l’illuminazione delle aree e delle strade pubbliche e d’uso pubblico) e gli spazi di verde attrezzato (aree a servizio dei singoli edifici mantenute a verde con alberature ed eventuali attrezzature). Per di più, sono completamente assenti le opere di urbanizzazione secondaria, nonostante i residenti abbiano versato per tempo gli oneri di urbanizzazione. E nulla si è saputo dopo l’apertura delle buste lo scorso 12 aprile per i lavori delle opere di urbanizzazione.
Questa volta un residente ha segnalato a Quindici il degrado strutturale e ambientale dei comparti dall’1 al 9, ovvero la nuova zona di espansione compresa tra via Berlinguer, via Terlizza e la SS 16bis e attraversata da Lama Martina-Cupa. Di seguito, la lettera ricevuta da Quindici.
 
«Gentile redazione di Quindici,
lo stato di abbandono di alcune zone di Molfetta è l'indegno biglietto da visita che chi l'amministra offre a chi proviene da fuori città, e che fa da contr'altare ai proclami offerti ad usum delfini.
Per chi dovesse entrare nella nuova Molfetta dalla complanare della SS 16bis si può apprezzare subito sulla sinistra quella che sarà una futura mega rotonda per ora accessibile solo ai fuoristrada dopo la discesa di una piccola duna rocciosa (nella foto, ndr), teatro pochi giorni fa di una aggressione da parte di un branco di cani ai danni di un malcapitato passante.
Proseguendo sempre sulla sinistra si può ammirare la villa dell'ex assessore (Giacomo Spadavecchia, dimessosi lo scorso luglio 2011, ndr) che quasi come un trabucco si sporge sulla lama. Si giunge poi in Via Spadolini. Montagne a destra e a sinistra, residui di lavori di sistemazione mal effettuati.
Primo incrocio Via de Simone: sul lato sinistro si può ammirare una palameccanica abbandonata arrugginita presente ormai da due anni. Sul lato destro un cantiere infinito i cui vecchi appaltanti hanno pensato bene di lasciare sui terreni di fronte i grossi massi usati da contrappeso per la gru ora smontata.
Più volte, ben 3 milioni di euro sono stati stanziati per il completamento delle opere di urbanizzazione dei comparti da 1 a 9. Ora nell'ultimo proclama, “addio città dei fossi”, si comincia ad annunciare i lavori sulla strada che proviene da Bisceglie e si pensa che in ultimo si sistemeranno anche i comparti 1-9 ed, invece, non c'è più traccia dei nuovi comparti.
C'è chi si lamenta dei pali senza luce a via Percoco. Si giunge poi alle ville, che sono state sequestrate per essere state costruite, così abbiamoletto, troppo vicine alla lama. Secondo un dirigente comunale, si potrà risolvere qualcosa solo con le dimissioni del senatore. Che sciagura».
 
Intanto, dopo l’apertura delle buste lo scorso 12 aprile, i lavori per il completamento delle opere di urbanizzazione primaria nei comparti 1-9 sono stai affidati provvisoriamente alla Sintec srl da Bari con un ribasso del 31,9%. Hanno partecipato alla gara 142 imprese, di cui 21 dichiarate escluse.
 
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TESTO DELLA CELEBRE CANZONE DEL NOSTRO CONCITTADINO IL MOLFETTESISSIMO MICHELE SALVEMINI IN ARTE "CAPAREZZA" -VIENI A BALLARE IN PUGLIA- STA DIVENTANDO L'INNO CONTRO IL DEGRADO DELLE PERIFERIE E GLI ATTI DI VANDALISMO PERPRETATI NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI MOLFETTA. -------------------- I delfini vanno a ballare sulle spiagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti. Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento. E tu dove vai a ballare? RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perchè può capitare che si stacchi e venga giù. Ehy turista so che tu resti in questo posto italico. Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio. Mare adriatico e Jonio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo, che sta arrivando il demonio. Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA. Qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa. Nella zona spacciano la morìa più buona. C'è chi ha fumato i veleni dell'ENI, chi ha lavorato ed è andato in coma. Fuma persino il Gargano, con tutte quelle foreste accese. Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese. Dove quei furbi che fanno le imprese,no non badano a spese, pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico giapponese. RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù. E' vero, qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica. Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade ed un tubo che scoppia in quella bolgia si accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la roba e si sfonda finché non ingombra la tomba. Vieni a ballare compare nei campi di pomodori dove la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati in barattoli. Costretti a subire i ricatti di uomini grandi ma come coriandoli. Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati d'essere figli di emigrati. Mortificati, non ti rovineremo la gita. Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita. RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia dove ti aspetta il boia boia boia. Agli angoli delle strade spade più di re Artù, si apre la voragine e vai dritto a Belzebù. O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te. E subito penso che potrei morire anche con te.

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