Recupero Password
Molfetta, il ricordo della Strage di Nassiriya dell'Associazione "Eredi della storia"
La caserma dei carabinieri in via Nassiriya
13 novembre 2020

MOLFETTA - Ieri, ricorreva l’anniversario (per la precisione il XVII) dell’attentato che fu perpetrato a Nassiriya, in Iraq, quando un camion-cisterna forzò il posto di blocco all'entrata della base italiana e proseguì la sua corsa sino alla palazzina di tre piani che ospitava il dipartimento logistico italiano MSU (Multinational Specialized Unit, Unità Multinazionale Specializzata) dei Carabinieri. Dopo uno scontro a fuoco, irruppe l'autobomba scatenando l'inferno e provocando la morte di 28 persone, di cui 19 italiani e 9 iracheni, e 40 feriti. Tra le vittime italiane dodici erano carabinieri, cinque i militari dell'Esercito e due civili di una troupe che stava girando un documentario. La base colpita dalla violenta esplosione a Nassiriya si trovava sulle rive del fiume Eufrate ed era costituita da due palazzine in cui risiedevano i Carabinieri e i militari del contingente dell'operazione “Antica Babilonia”.

A compiere l'attentato furono quattro kamikaze su due veicoli con a bordo tra i 150 ed i 300 chili di esplosivo.

Per non dimenticare i caduti in Iraq, a Nassiriya, tutti impegnati nel portare pace, libertà e democrazia in quel paese martoriato, l’Associazione Eredi della Storia, già qualche mese dopo l’avvenuta strage, presentò ed ottenne dalla Commissione toponomastica, l’intitolazione di una strada della città di Molfetta, non a caso nel tratto antistante la Caserma dei Carabinieri. Nel giro di pochi mesi la strada ebbe il suo nome: VIA CADUTI DI NASSIRIYA.

Una cerimonia con la fanfara dei Bersaglieri ed i soci delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, consacrò alla via il ricordo dei nostri militari (e civili) caduti.  «Ricordiamo – dice un comunicato dell’Associazione Eredi della Storia - che il 25 Aprile 2013 la targa stradale “VIA CADUTI DI NASSIRIYA”, con lo stemma comunale scolpito in alto, fu distrutta da ignoti di passaggio e che solo qualche mese più tardi fu nuovamente ripristinata sullo stesso posto. Anche la memoria recente della storia d’Italia dev’essere salvaguardata da chi cerca di calpestarla.

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet