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Molfetta, è iniziato il lungo addio della diocesi al vescovo Luigi Martella
Grande folla di fedeli per dire addio al religioso improvvisamente scomparso lunedì notte. Nella serata di ieri la salma esposta in cattedrale fino alla mezzanotte omaggiata durante una partecipata veglia di preghiera. Don Domenico Amato: “un pastore buono capace di far maturare il seme della pazienza e di far camminare insieme il suo popolo”. Oggi pomeriggio i funerali solenni
08 luglio 2015
M
MOLFETTA
- Una bara al centro della navata, un picchetto di vigili in abiti da cerimonia a renderle omaggio e una cattedrale troppo piccola per contenere tutti i fedeli raccolti in preghiera per salutare il Pastore che non c'è più. E' iniziato così l'addio di Molfetta al vescovo
Mons. Luigi Martella
scomparso improvvisamente lunedì notte, colpito al cuore, fulminato da un infarto. Dalle 18 alle 24 di ieri è stato possibile omaggiare la salma del prelato (la Cattedrale riaprirà alle 6 di stamattina), mentre alle 21 con la veglia di preghiera diocesana è iniziato il lungo saluto della diocesi al religioso, che culminerà quest'oggi con funerali solenni (previsti per le ore 16.30) celebrati dall'Arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Conferenza Episcopale Pugliese Francesco Cacucci. La diocesi si è ritrovata compatta nell'omaggio al vescovo, lasciandosi alle spalle, almeno per una notte, il rumore degli scandali giudiziari e delle recenti polemiche che avevano lambito anche Don Gino Martella. E' stato il momento del buon ricordo. Dall'altare fedeli e cittadini hanno commemorato il vescovo unendo momenti di preghiera ad altri di ricordo leggendo alcuni suoi recenti scritti. Dall'omelia scritta per il giovedì santo 2015 (“siamo sacerdoti perché continuiamo l'opera di Gesù, sommo ed eterno sacerdote, perché lo rendiamo presente sull'altare della Parola e sull'altare del sacrificio”) alla lettera di saluto dedicata agli studenti nel settembre del 2014 (“sono convinto che fissare in alto lo sguardo significa dare importanza agli impegni ordinari della vita. Per voi cari ragazzi, la scuola è impegno quotidiano ed è l'occupazione prioritaria. Essa è palestra di vita e la cultura aiuta a vivere bene”) passando per il messaggio agli ammalati nel 2012 (“talvolta il mistero del dolore sembra offuscare il volto di Dio, rendendolo quasi un estraneo o, addirittura, additando quale responsabile della sofferenza e del dolore, ma gli occhi della fede sono capaci di guardare in profondità questo dolore”) è riecheggiato il pensiero del vescovo, la dimensione del suo impegno. Un religioso schivo e spesso (per qualcuno, troppo spesso) impegnato dietro le quinte, rifuggendo la ribalta e i riflettori dei mass media. Commosso il ricordo di Mons. Domenico Amato: “Luigi è stato un uomo buono, perché paziente. Di quella pazienza che sa far maturare a poco a poco il seme piantato nella terra e che sa gioire quando lo vede germogliare. Un pastore che voleva far camminare insieme il suo popolo: quello dei credenti e quello di chi aveva una fede un po' assopita. Il popolo delle città che il signore gli aveva consegnato come campo in cui operare il suo ministero episcopale. Soffriva quando vedeva che non venivano messi a frutto i ricchi talenti possibili e soffriva soprattutto per le inutili polemiche. Un pastore che ha amato ad uno ad uno i suoi sacerdoti, molti dei quali segnati dalla consacrazione attraverso l'imposizione delle sue mani. Sacerdoti che oggi nel giorno della sua morte hanno pianto e hanno trovato conforto nel reciproco abbraccio, nella consapevolezza di aver perso il padre buono. Ciao Don Gino”.
© Riproduzione riservata
Autore:
Onofrio Bellifemine
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cittadino molfettese
08 Luglio 2015 alle ore 12:38:00
Esprimo il mio cordoglio di cittadino per la morte del nostro vescovo don Luigi Martella, apprezzo che tutta la comunità cattolica si è stretta in preghiera.La sua missione a Molfetta, come quella dei suoi successori, non è stata molto facile perchè fatta nel solco di colui che ormai tutta la Città e non solo ha battezzato come Santo ovviamente mi riferisco a don Tonino Bello. Mi ricordo oggi i suoi funerali a cui partecipò tutta la Città cattolica e non, per don Tonino la Cattedrale non bastò ed i suoi funerali furono celebrati sulla Banchina Seminario. Riposa in pace don Luigi e vai ad abbracciare don Tonino.
Rispondi
SERGIO
08 Luglio 2015 alle ore 10:56:00
TI RICORDIAMO PER SEMPRE DON GINO PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO. SONO SICURO CHE LO FARAI TUTTORA DA LASSU' ...CI GUIDERAI PER SEMPRE. LA TUA SCOMPARSA LASCERA' UN GRANDE VUOTO A TUTTI NOI. CIAO DON GINO
Rispondi
ANDREA
08 Luglio 2015 alle ore 10:40:00
IL GROSSO ABBRACCIO CHE FACCIAMO A TE PASSALO ANCHE A DON TONINO, ABBRACCIALO FORTE E DIGLI CHE PER NOI NON E' MAI MORTO PERCHE' E' SEMPRE VIVO IN TUTTI NOI.
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