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Molfetta, concorso polizia municipale: tra le patenti A e B, anche la patente di servizio?
18 ottobre 2012

MOLFETTA - Una modifica necessaria all’art. 1 del bando di concorso per l’assunzione di 10 agenti di Polizia Municipale, come spiegato ieri da Quindici. Oltre al diploma di scuola media superiore, il candidato dovrà essere in possesso delle patenti di categoria A (indifferentemente se A1 o A2 o A3) e B: con la patente A1 si possono guidare i motocicli leggeri (16 anni l’età minima), con la A2 motocicli di potenza limitata fino a 25 kw di potenza (18 anni l’età minima) e con la A3 tutti i tipi di motocicli (21 anni l’età minima).
Tuttavia, il D.Lgs. n.246/04, che introduce la cosiddetta «patente di servizio» (già trattata nel D.Lgs. n.285/92), individua esclusivamente due tipi di abilitazione, una che consente la guida di motoveicoli e ciclomotori, l’altra che consente la guida di autoveicoli e ciclomotori (non esiste nessuna ulteriore tipologia di patente di servizio legata alla potenza dei motocicli). La richiesta nel bando della patente A3 (per il combinato disposto degli artt. 116 e 117 del Nuovo Codice della Strada non è conseguibile prima dei 20 anni di età) esclude dalla partecipazione al concorso pubblico quei possibili candidati che, in possesso della patente A2 da meno di 2 anni (cioè che si trovano nella fascia d’età compresa tra i 18 ed i 20 anni), potrebbero invece agevolmente condurre anche motocicli di potenza superiore ai 25kw senza alcuna ulteriore formalità, una volta trascorsi 2 anni dal conseguimento.
Si tratta di un requisito di ammissione non del tutto ragionevole, perché favorirebbe l’immediato impiego di neoassunti privi di esperienza operativa nei servizi motomontati di pronto intervento. Per di più, questo tipo di scelta potrebbe anche limitare in extrema ratio la partecipazione delle donne al concorso pubblico, statisticamente in numero minore rispetto al possesso della patente che si vorrebbe pretesa.
Ecco perché per la patente A si potrebbe richiedere il possesso della sottocategoria più elevata rispetto all’età posseduta, che consenta di condurre motocicli aventi qualsiasi tipo di cambio (per coloro che l’hanno conseguita dopo il 26 aprile 1988).
Questo tipo di situazione confusionaria è anche favorita dall’assenza nel Regolamento della Polizia Municipale di un chiaro riferimento dei requisiti da possedere per l’accesso al copro di Polizia, presenti, invece, nei regolamenti di altri Comuni italiani. La diatriba in merito è piuttosto complessa e sarebbe opportuno che gli uffici comunali approfondissero la questione tecnico-legislativa per favorire una più corretta e idonea partecipazione al concorso pubblico (si tratta di requisiti di ammissione al bando e non di assunzione).
Tra l’altro, a quanto pare, in molti si sarebbero iscritti a varie scuole guida per ottenere la patente A nell’attesa della pubblicazione ufficiale, senza sapere se poi saranno ammessi e supereranno il concorso. Un salto nel vuoto. Ma anche un possibile danno economico (chi ha conseguito la patante A solo per il concorso, senza poi superarlo, avrà bruciato risorse economiche personali), che potrebbe trasformarsi in una vera e propria beffa senza risarcimento.
 
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