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Molfetta, approvato bilancio Asm 2009 con una perdita di 211mila euro L'opposizione di centrosinistra attacca: politica di «affamamento» dell'amministrazione
23 novembre 2010

MOLFETTA – Ancora negativo il bilancio Asm, approvato a soli voti di maggioranza in consiglio comunale. Una perdita di 211mila euro nel 2009, giustificata per il presidente Giovanni Mezzina (Pdl), subentrato nel settembre scorso a Pasquale Mancini, ora coordinatore Pdl. Passività non ripianata dal Comune di Molfetta perché «il patrimonio della società può sopportare la perdita – ha spiegato l’assessore alle Municipalizzate Mauro Magarelli anche usando il fondo di riserva di 865mila euro».

«Gravemente deficitaria la gestione ordinaria dell’azienda»: il consigliere di opposizione Mino Salvemini (Pd) ha quantificato una perdita di circa 542mila euro, colmata da 384mila euro di saldo positivo della gestione straordinaria, grazie alla fortunosa sopravvenienza dei 400mila euro relativi alla sentenza Mazzitelli, ceduti poi al Comune. «Lo squilibrio strutturale deriva dal rapporto sbilanciato tra capitale in dotazione dell’azienda e impegni contrattuali da espletare - spiega il consigliere - oltre alla mancanza di mezzi adeguati e all’incremento notevole delle esigenze dell’azienda, soprattutto per la crescita dell’abitato e la pulizia dell’agro, dove non si riesce a sanare il problema delle discariche abusive».
 
Conto economico
«Il valore della produzione decresce di 154mila euro rispetto al 2008 per la mancata integrazione del corrispettivo contrattuale e per il calo dei proventi della raccolta differenziata, che è cresciuta del 2% rispetto al 2008 - il conto economico fornito dall’assessore Magarelli - crescono i costi di produzione rispetto al 2008 per lo smaltimento e il personale, circa 400mila euro, mentre sono stati investiti 1,2milioni di euro circa per l’acquisto di 3 auto spazzature, 3 isole ecologiche interrate, cassonetti e contenitori». Senza dimenticare 500mila euro di costi aggiuntivi rispetto al bilancio di previsione «per fattori non governati dell’azienda, tra cui l’espansione del centro abitato».
Su questo bilancio, rileva il consigliere di opposizione Salvemini, «pesa il credito litigioso con l’Amiu di Trani perché, se il tribunale (ultima udienza a febbraio 2011, ndr) dovesse rigettare il ricorso dell’Asm, questo credito sarebbe una sopravvenienza passiva piuttosto cospicua nel bilancio 2011».
«Il rischio di una sentenza negativa è coperto da 91mila euro di accantonamento e dalla postazione “debiti verso fornitori” già contabilizzata nel bilancio», ha spiegato il direttore aziendale Silvio Binetti.
 
Prospettive future e raccolta differenziata
Risultati positivi per la raccolta differenziata nel 2009, attestata al 26,40% (24,51% del 2008), «merito dell’efficiente organizzazione del servizio predisposta dall’Asm – ha spiegato l’assessore Magarelli - e del crescere di quella parte buona della società che ha a cuore il rispetto dell’ambiente». Raccolti 9mila tonn. di rifiuti nel 2009 (+14% rispetto al 2008) e conferiti in discarica quasi 25mila ton di rifiuti (+3% rispetto al 2008). In aumento anche la raccolta dell’umido (+54% rispetto al 2008), «dato destinato a migliorare per l’avvio nell’agosto scorso del progetto sperimentale della raccolta domiciliare della frazione organica dell’umido, attivato per circa 7mila utenze» (32,50% nei primi nove mesi del 2010, +6% rispetto al 2009).
In prospettiva, oltre alla riattivazione dell’impianto di compostaggio dopo l’accordo tra Provincia di Bari, Consorzio Ato Ba1 e Comune (erogati dalla Provincia di Bari circa 2,3milioni a fondo perduto), sarà costituito nell’ambito dell’Ato «un’area di raccolta ottimale tra Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Corato per una gestione aggregata e integrata della raccolta di rifiuti – ha aggiunto Magarelli - e si dovrà procedere per legge alla trasformazione dell’Asm in società di capitali».
«Saranno sviluppate attività imprenditoriali per aumentare i ricavi e equilibrare i costi dei servizi, attivati impianti che coniughino tutela dell’ambiente e benefici economico-occupazionali e - l’impegno del presidente Mezzina - ottimizzate le procedure e spese aziendali». Quotidiani, dunque, i contatti con gli operatori e, per allestire una seconda linea di selezione per gli imballaggi, «stiamo ampliando il capannone che ospita l’impianto di selezione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata» (montata la prima parte dell’impianto, la produzione è aumentata di 700 q/ora d’imballaggio, ndr) – la chiosa del presidente Asm – ma è in progetto l’allestimento di un nuovo impianto di stoccaggio dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata di vetro e legno in contrada Coda di Volpe».
Dato negativo, gli atti vandalici, «come l’abbandono di rifiuti su aree pubbliche o al di fuori dei contenitori e l’incendio di cassonetti - ha ricordato l’assessore Magarelli - che oltre che fare un danno a terzi mandano in fumo le risorse finanziare dell’azienda». Servizio sempre fallimentare se la cittadinanza non collabora: rammaricato il presidente Mezzina, ma occorrono sanzioni costanti e severe, oltre a una campagna di sensibilizzazione, come ha auspicato il consigliere Angelo Marzano (Pdl), se si vuole sopperire all’illegalità e all’assenza di senso civico e decoro.
 
Salvemini (Pd), «affamamento» dell’Asm
«Pervicace disegno politico dell’amministrazione che affama l’azienda - la motivazione che il consigliere Salvemini indica per i continui buchi di bilancio Asm - ogni hanno si erogano quasi 100mila euro, ma i servizi altri e accessori non sono riconosciuti dal Comune, che pretende rientrino nel corrispettivo contrattuale». L’avanzo di amministrazione dell’Asm «è il rapporto tra crediti inesigibili e affamamento dell’azienda, che ha bisogno di annuali incrementi per evitare la passività».
Facciamo le nozze con i fichi secchi, la battuta del consigliere Salvemini, perché «invece di ripianare le perdite, si vuole abbattere il patrimonio Asm e ci siamo salvati per il rotto della cuffia grazie ai 400mila euro della sentenza Mazzitelli». Non è questo l’atteggiamento del buon padre di famiglia: «nessun ammortamento dei beni conferiti all’Asm, avrebbe appesantito il conto economico - ha spiegato Salvemini - ma proprio quei beni incidono anche sul patrimonio del Comune, perché l’azienda è anche un suo patrimonio».
Necessario, dunque, l’incremento di 350mila euro nel corrispettivo contrattuale per garantire un migliore servizio di pulizia, oltre all’assunzione di nuovo personale (almeno 10 unità, dopo il blocco del turnover), perché il servizio meccanizzato non riesce a coprire tutto il territorio. Lo stesso consigliere Salvemini ha proposto l’applicazione di ordinanze «che obblighino gli inquilini a spostare all’interno dei portoni i portapubblicità per evitare di sporcare le strade».
 
© Riproduzione riservata
Autore: Marcello la Forgia
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