Molfetta, aggredite e derubate in casa due donne anziane da due ragazzi che girano indisturbati
MOLFETTA - La micro criminalità continua ad imperversare a Molfetta, a danno soprattutto dei più deboli. Gli ultimi due episodi sono stati raccontati a “Quindici” da un lettore e riguardano una vicenda accaduta l’altro pomeriggio alle 16.30 in via Trieste. Un ragazzo di circa 16 anni si è introdotto nell’abitazione a piano terra di un’anziana signora e dopo averla aggredita e picchiata, l’ha derubata e poi è fuggito. A far da palo un altro giovane ben vestito, che ha finto di inseguire il complice, ma in realtà è fuggito con lui.
Altra aggressione sempre ad un’anziana era avvenuta qualche giorno prima nella strada parallela a via Trieste: stessi protagonisti, stessa modalità.
Il nostro lettore si chiede: «io abito da quelle parti e sono preoccupato per mia moglie che è malata. Cosa devo fare? Ho paura ad uscire, temo uno scippo, nessuno mi difende. Mi devo rassegnare ad uscire con un coltellaccio da cucina in tasca, per reagire ad una eventuale aggressione, visto che nessuno ci difende?
Il sindaco Paola Natalicchio che si sta tanto impegnando a cambiare questa città e a renderla più vivibile, dopo le negatività degli anni scorsi, deve provvedere a fare qualcosa per garantire la sicurezza, degenerata proprio negli ultimi anni. Noi a Molfetta abbiamo paura, fate qualcosa! Quindici dacci una mano, per favore».
Si tratta certamente di episodi di microcriminalità, ma non posso essere tollerati sostenendo che, tutto sommato Molfetta è più tranquilla delle città vicine dove avviene di peggio e a Bari si spara tra le gente. Quando la microcriminalità rimane impunita, si rafforza, cresce e poi spara. Dobbiamo arrivare a questa situazione per reagire?
Ci auguriamo che il sindaco Natalicchio raccolga l’invito del nostro lettore e ponga in essere tutte le misure necessarie a garantire maggiore sicurezza ai cittadini.
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