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Molfetta, +10% sulla Ta.r.s.u.: quali agevolazioni?
Recepita la Finanziaria 2011, a Molfetta aumenta la spazzatura. Cifre irrisorie per piccole metrature, l'aumento sarà maggiore per grandi negozi e locali. Ci sono agevolazioni?
08 aprile 2011
MOLFETTA
- Spazzatura, +10% nel 2011. Aumento che precedente il Bilancio annuale di previsione (termine di approvazione spostato al 30 giugno 2011 dal Decreto del Ministero dell’Interno del 16 marzo 2011).
«
Esigenza improcrastinabile
», si legge nella delibera G.C. n.28 dello scorso 28 marzo, una variante alle tariffe della Ta.r.s.u. per la «
continua crescita dei costi di esercizio per la raccolta e smaltimento rifiuti nell’ultimo quinquennio
» e la «
necessità di tendere gradualmente alla copertura integrale dei costi di esercizio
» (del 2007 l’ultima variazione)
Infatti, sulla base dei corrispettivi inseriti nel contratto di servizio dell’Asm, il costo complessivo previsionale dei servizi di nettezza urbana per l’anno 2011 dovrebbe essere di circa 8,2milioni di euro e quello stimato per lo spazzamento esterno (in ragione del 15%, percentuale deliberata con delibera C.C. n.25/96) si 1.237 euro (circa 7milioni di euro il costo di esercizio del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni e assimilati). Previsti per l’anno 2011 circa 6,3milioni di euro di entrate dalla Ta.r.s.u.
Cosa significa? Se la tassa era di 6 euro al metro quadrato, nel 2011 subirà un aumento di 60 centesimi. Irrisoria per piccoli locali, ma se, ad esempio, il locale di un commerciante è di 100m
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e oltre, l’aumento sarà di quasi 60 euro.
I Comuni devono rispettare quanto imposto dalla Finanziaria 2011 per i tributi locali. Ci sono agevolazioni? Possibili altre soluzioni?
Ad esempio, agevolazioni alle nuove imprese o ai nuovi nuclei familiari, o ancora a quelle famiglie con reddito fino a 15mila euro (pagheranno il 60% della Ta.r.s.u. nel prossimo quinquennio) o che vivono situazioni di disoccupazione (assegno di disoccupazione o di cassa integrazione). come accaduto in alcuni Comuni del Centro Italia.
Ad Aosta, quei cittadini che faranno compostaggio domestico usufruiranno di una riduzione del -10% sulla Ta.r.s.u. mentre per le abitazioni con due soli occupanti del -15% e per le autorimesse non pertinenziali -10%. Nemmeno i parcheggi a pagamento in centro sono riusciti a tamponare l’aumento della Ta.r.s.u. Insomma, si poteva individuare un criterio adeguato per uno “
sconticino
” sulla tassa (anche uno sconto per le famiglie con figli residenti al di fuori del territorio, per collegare il pagamento alla effettiva produzione).
© Riproduzione riservata
Autore:
Marcello la Forgia
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Vito Perio
09 Aprile 2011 alle ore 17:38:00
Signore e signori: i rifiuti differenziati dovrebbero promuovere nuova ricchezza. Invece, i costi del servizio, sempre più salati, li pagano i cittadini, mentre i guadagni se li spartiscono in pochi. Sembra evidente che c'è qualcosa che non va in questo sistema dove i costi sono socializzati tra tutti i cittadini, mentre i guadagni sono privatizzati da poche imprese e alcuni consorzi pubblici. Ma nessuno sembra preoccuparsene, tanto a pagare, anche per sostenere business e intermediazioni poco chiari e ampiamente sovvenzionati da fondi europei, sono sempre gli ignari cittadini.
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Vito Perio
09 Aprile 2011 alle ore 17:36:00
Signore e signori: i rifiuti differenziati dovrebbero promuovere nuova ricchezza. Invece, i costi del servizio, sempre più salati, li pagano i cittadini, mentre i guadagni se li spartiscono in pochi. Sembra evidente che c'è qualcosa che non va in questo sistema dove i costi sono socializzati tra tutti i cittadini, mentre i guadagni sono privatizzati da poche imprese e alcuni consorzi pubblici. Ma nessuno sembra preoccuparsene, tanto a pagare, anche per sostenere business e intermediazioni poco chiari e ampiamente sovvenzionati da fondi europei, sono sempre gli ignari cittadini.
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Francesco Spaccavento
09 Aprile 2011 alle ore 16:25:00
Sig. Cicciobello, la raccolta differenziata la facciamo in pochi, molto pochi. Si faccia un giro per Molfetta e ne vedrà delle belle, deve visitare le periferie e troverà di tutto e di più. La raccolta differenziata porterà i suoi frutti quando arriverà all'80-90%. Poi, il fatto che non avrebbero messo le mani in tasca agli italiani è stato uno scherzo, non hanno mica detto quale tasca, destra, sinistra o dietro. Il costo lievita,per mia opinione, perchè anche noi sporchiamo molto, siamo poco civili. Qualche giorno fa ci stava la lamentela per l'assenza dell'uso dell'aspira feci canine ma, c'è anche da dire che il 90% dei propietari di cani girano senza palettina,e non vengono sanzionati da nessuno.Un aumento della Ta.r.s.u. andrebbe fatto a tutti i propietari di cani o chi è beccato ad abbandonare rifiuti per strada. Perchè chi non sporca o sporca poco, deve pagare come quelli che sporcano molto?
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tommaso gaudio
09 Aprile 2011 alle ore 09:09:00
Quando si dice: NOI NON METTEREMO LE MANI NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI! Questo ovviamente fa il paio con altre PROMESSE DA MARINAIO che il nostro S.S.P. ha fatto, fa e, poveri noi, continuerà a fare, in perfetta analogia con quanto fa il "nostro" premier, che ...NON DORME LA NOTTE per pensare a noi Italiani. Qualcuno (i soliti comunisti, magistrati e, perché no, maligni) sostiene che la causa di questa inusitata "insonnia" sia dovuta ad altri fattori. Chi lo sa?
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M.A.M.O.S. (che non è amos)
09 Aprile 2011 alle ore 08:34:00
Dove sono i benefici della raccolta differenziata? M.A.M.O.S = manc'a maronna o'ssape, ciccio....bello?
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cicciobello
08 Aprile 2011 alle ore 21:45:00
ma allora dove sono i benefici della raccolta differenziata? nn siamo forse uno dei paesi che differenziano piu degli altri?visto che è cosi da domani mi differenzio e niente più differenziata!
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guarda guarda
08 Aprile 2011 alle ore 19:55:00
MA CHE COINCIDENZA... AUMENTA LA TARSU, PROPRIO QUANDO INTERVIENE UN SOCIO "ESTERNO" DI MINORANZA, NEL CAPITALE SOCIALE DELL'ASM... MO' VI VOGLIO...
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Jonathan Livingston - Volo Libero
08 Aprile 2011 alle ore 16:16:00
Salute, benessere, ecologia, raccolta differenziata, nucleare... Quasi chiunque ha nel taschino della giacca un progetto per trasformare il mondo. Una democratizzazione di Zarathustra. Ci sono i manager-Zarathustra, gli Zarathustra della scienza, gli Zarathustra dei ripensamenti e delle riconversioni ecologiche, perfino degli Zarathustra femministi! Basta aprire un qualsiasi quotidiano, una pagina x di una testata x. Lo spirito della sovversione si aggira dappertutto come un fantasma. Non si sente dire altro che il mondo non sa più da che parte girarsi, che si va avanti così, questo o quell'altro è destinato al collasso. Potremo scegliere per ora, tra una delle seguenti sciagure: “esplosione demografica”, “catastrofe climatica”, “estinzione della specie in pericolo”, “buco dell'ozono”, “inquinamenti di generi alimentari”, “capitalismo puro”, e chi più ne ha più ne metta. La coscienza del pericolo dà autorità, rende gli uomini superuomini. Il relatore annuncia le cose ultime, e con esse si trastulla, nella voluttuosa consapevolezza dell'imminente rovina; poi, con un sublime voltafaccia, apre piccole scappatoie, una piccola speranza. Accanto a queste possibilità, adattarsi a un ambiente catastrofico, esiste un'altra possibile reazione, come una normalissima schizofrenia. Quelli che nello spirito si sono convertiti all'ecologia ma agiscono come un gruppo industriale chimico ambulante. Poi ci sono i furbi, quelli che già da tempo hanno mangiato la foglia: dove ci sono dei rischi affluiscono i finanziamenti, rischi ben documentati sono quasi assegni in bianco della mano pubblica. Qui c'è bisogno di aiuto, costi quel che costi. I deserti, proprio quando sono stati creati dagli uomini, fanno presto a trasformarsi in fonte di denaro. Naturalmente ci sono gli informatori. Essi vivono della catastrofe. L'allarme rosso comincia a lampeggiare quando i notiziari annunciano che forse la catastrofe non ci sarà. In questo caso, la vera catastrofe diventa la catastrofe mancata.
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Buongusto
08 Aprile 2011 alle ore 10:07:00
.....ora aspettiamoci il solito proclamo: "L'Irpef è rimasta invariata, non mettiamo le mani nelle tasche degli italiani". Oltre che nelle tasche, si continua a metterlo anche a.......posteriori! Ahi,ahi! Forse no, tanta è l'abitudine che, forse, ci stiamo prendendo anche gusto (per dirla in modo, papale, papale).
Rispondi
Attenti a.... dest; Attenti a sinis..
08 Aprile 2011 alle ore 09:27:00
Lo vogliamo capire che si tratta "anche" di un corposo e ricco BUSINESS????...e come avvoltoi si sono tutti lanciati a capofitto? Ecologia, salute, nucleare e tante altre opere umanitarie? Si intende la non generalizzazione. Prestare molta, molta attenzione!!!!!
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