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Minervini: con i finanziamenti della Regione all'Apicella torneranno presto i servizi sanitari L'intervento all'Apicella che costerà poco meno di 1,7 milioni di euro è stato possibile anche grazie al lavoro della Provincia e alla collaborazione della ASL
05 giugno 2009

MOLFETTA -L'istituto Apicella tornerà presto a nuova vita e al suo interno saranno collocati anche i servizi sanitari grazie a un importante investimento della Regione Puglia. Il complesso cittadino, infatti, rientra nel piano delle opere pubbliche, destinante ad accogliere i servizi sanitari territoriali, presentato nei giorni scorsi. Per l'Apicella sono stati destinati 1.648.250 euro per la rifunzionalizzazione edile e l'adeguamento normativo degli impianti all'interno dello stabile i cui locali saranno destinati a una parte dei servizi del distretto socio sanitario che attualmente si appoggiano sia sull'Ospedale di Molfetta sia in distinti immobili privati con l'onere del canone di locazione. Il progetto lo spiega l'Assessore regionale Guglielmo Minervini: “Dal poliambulatorio al consultorio, dai servizi di riabilitazione a quelli di prenotazione, questi servizi saranno, finalmente, integrati anche Molfetta in un unico luogo, l'Apicella, degno, accogliente, adeguato e conforme. Grazie al concorso tra AUSL BA, Provincia e Regione, anche Molfetta può compiere un bel salto di qualità, grazie al quale anche l'istituto Apicella ritrova la sua funzione fortemente connessa con la sua vocazione originaria". Per realizzare questo intervento, che rientra nell'ambito del potenziamento della rete dei servizi territoriali in attuazione del Piano della Salute, la Regione ha attinto ai fondi strutturali per la prima volta impiegati anche in ambito sanitario (sia Fondo europeo di sviluppo regionale e sia Fondo aree sottoutilizzate), stanziando per le Asl di tutta la Puglia complessivamente quasi 500 milioni di euro. Ma c'è un altro aspetto importante è la prima volta che un piano di investimenti così massiccio riguarda con una netta prevalenza le strutture della sanità che non siano gli ospedali (che già beneficiano delle risorse destinate all'edilizia sanitaria). "Non di solo ospedale vive la sanità, ma anche di servizi sul territorio. – continua Minervini - L'investimento massiccio, il primo in assoluto nel suo genere, che la Regione sta compiendo per il rilancio della sanità territoriale ha uno scopo evidente e immediato: potenziare la cultura della prevenzione della salute, avvicinando la sanità ai cittadini, mettendo loro a disposizione una rete di servizi molto più ampia e adeguata. Questo è il pilastro centrale del Piano Regionale della Salute: una rete di servizi di prevenzione sul territorio perché gli ospedali restino solo i luoghi per la cura delle malattie acute”. Gli interventi da realizzare in ambito regionale sono stati infatti selezionati, con la preziosa collaborazione di tutte le aree di gestione Tecnica delle ASL pugliesi, e prioritariamente sono stati scelti quelli per i quali già si dispone di progettazione di livello definitivo o addirittura esecutivo. A Molfetta in autunno potrebbe già partire la cantierizzazione delle opere.
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