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Max Gazzè a Molfetta, show mozzafiato per la Fondazione Valente
09 agosto 2016

MOLFETTA - Giorgio Baldi alle chitarre, Clemente Ferrari ai tasti bianchi e neri, Cristiano Micalizzi alla batteria e Max De Domenico, “Dedo” agli strumenti a fiato. Una meravigliosa scenografia curata da Camilla Ferrari. Splendidi contenuti video interattivi ad opera di Nicola Saponaro. Ed uno straordinario e grintoso Max Gazzè che con il suo “Maximilian Tour” ha fatto tappa anche a Molfetta nella suggestiva cornice della banchina San Domenico.

Si tratta di uno dei primi grossi protagonisti dell’estate molfettese 2016 che rientra nel cartellone della Rassegna Luci e Suoni a Levante, targata Fondazione Valente e patrocinata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dal Comune di Molfetta. La kermesse musicale – il cui titolo è tratto dell’ultimo album del cantautore e bassista romano - prodotta da Francesco Barbaro per OTRlive, dopo l'anteprima al Palasport di Pescara e i sold-out in tantissime città italiane ha strabiliato anche il pubblico molfettese e non solo.
Una performance live che entusiasmato dei più giovani ma anche il pubblico più adulto, testimone degli esordi dell’autore del singolo "Cara Valentina" (1997) e “Vento d’estate” (1998). Due gli album che hanno fatto da filo rosso alla scaletta: “Contro un’onda del mare” che quest’anno celebra i suoi vent’anni dalla pubblicazione e  “Maximilian”, già Disco d’Oro. Quest’ultimo album – definito dallo stesso autore come “un quadro con tanti colori” – si fa portavoce di un ensemble multiforme e con influenze che arrivano da luoghi in apparenza slegati tra loro. È la rivelazione di un uomo né del futuro, né del passato ma di un artista testimone di un presente diverso, immerso in un’altra dimensione e che trae la sua linfa dagli anni ’80 sia per quanto riguarda la scrittura della musica che per le melodie.
Insomma uno spettacolo ipnotico, ricco di mood e suggestioni musicali diverse che - insieme alla sensibilità e all’estro artistico e umano di Gazzè - hanno creato un mix perfetto di divertimento, emozione e coinvolgimento. Un’esplosione di pubblico che è andato in delirio su pezzi come  La favola di Adamo ed Eva – canzone di apertura del concerto - Il solito sesso, Ti sembra normale, Una musica può fare, L’amore non esiste, La vita com’è e Sotto Casa.
Poi Gazzè imposta la macchina del tempo sul 1996 e – mescolando in un video clip gli eventi mondiali di quell'anno e il suo esordio musicale - porta il suo pubblico indietro di vent'anni sulle note di Il bagliore dato a questo sole. Immancabili i componimenti storici del suo repertorio come Teresa, Comunque vada, A cuore scalzo, Mille volte ancora e Il timido ubriaco.
E ancora i brani acustici come L’uomo più furbo e Mentre Dormi che hanno fatto vibrare magistralmente non solo le corde degli strumenti ma anche quelle dell’anima dei tantissimi fan.
Due ore di uno show mozzafiato che ha tenuto gli occhi dei presenti incollati sul palco, uno spettacolo che è stato di certo all’altezza delle aspettative grazie anche alla scenografia e ai contenuti interattivi che hanno accompagnato la scaletta.

© Riproduzione riservata

Autore: Angelica Vecchio
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