LE LISTE. In corsa 309 aspiranti per 30 posti in consiglio comunale
Ecco le liste dei candidati alle prossime elezioni amministrative per l'elezione del nuovo consiglio comunale di Molfetta. Questa volta, per fortuna, non c'è stata la proliferazione del 2006, quando furono presentate ben 25 liste per 687 candidati (quasi come a un concorso pubblico), ma ci si è limitati a 11 liste per tre candidati sindaci, con 309 aspirati ad uno dei 30 seggi del consiglio comunale. Tra le curiosità, la presenza in lista di quasi tutti gli assessori uscenti, mentre non si sono ricandidati l'ex sindaco Tommaso Minervini, l'ex candidato sindaco del centrosinistra Nino Sallustio e Annalisa Altomare, anch'essa ex sindaco, tutti consiglieri uscenti. Al contrario tornano in pista due “vecchi” cavalli di razza del recente passato come Enzo de Cosmo, già parlamentare e sindaco e Lillino Di Gioia, già candidato sindaco del centrosinistra nelle ultime amministrative entrambi schierati con la coalizione “trasversale” di “riscossa democratica” capeggiata dall'ex diessino Mino Salvemini, contro il sindaco uscente di Forza Italia. Correrà da sola, invece la Sinistra l'Arcobaleno con il suo candidato Antonello Zaza. Per il Popolo della libertà nessuna sorpresa, sopratutto per noi di “Quindici” che l'abbiamo detto per primi, a ricandidarsi sarà il sen. Antonio Azzollini, una scelta che gli ha fatto perdere una metà della vecchia coalizione, indispettita per la sua doppia candidatura (al Senato e al Comune) e per il fatto che, per ambizioni personali, ha fatto sciogliere il consiglio comunale dopo appena un anno e mezzo dal suo insediamento. Si prevede una campagna molto dura (per fortuna di breve durata), con accuse reciproche, anche da parte degli ex come Carmela Minuto dell'Udc, già vicesindaco e del gruppo di An, offeso per il mancato avvicendamento in giunta dopo che due assessori avevano abbandonato il partito di Fini. A Roma si paventa il Veltrusconi, a Molfetta si spera nel Veltrofini, tutto pur di mandare a casa il senatore azzurro che ha accentrato nelle sue mani tutto il potere politico ed economico della città.