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La relazione integrale dell'assessore Angela Amato: bilancio annuale di previsione 2013 Documenti
15 gennaio 2014

L’art. 151 del Testo Unico degli Enti Locali prevede al comma 1 che “gli enti locali deliberano entro il 31 dicembre il bilancio di previsione per l’anno successivo, osservando i principi di unità, annualità, universalità ed integrità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità”. Sempre il comma 1 stabilisce, tuttavia, che in presenza di motivate esigenze, il termine possa essere differito con decreto del Ministero dell’interno, d’intesa con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali. L’art. 193 - “Salvaguardia degli equilibri di bilancio”, fissa al 30 settembre di ciascun anno, il termine entro cui l’organo consiliare “provvede con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi” dando atto, in tale sede, del permanere degli equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento negativo, adotta contestualmente i provvedimenti necessari degli eventuali debiti fuori bilancio (ex art. 194), per il ripiano dell’eventuale disavanzo del precedente rendiconto approvato, e, qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo, di amministrazione o di gestione, per squilibrio di competenza o per la gestione dei residui, adotta le misure necessarie a ripristinare il pareggio. Il TUEL all’art. 175 indica infine al 30 novembre di ciascun anno, la data ultima per approvare in Consiglio comunale la variazione di assestamento generale mediante cui si attua la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il fondo di riserva, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. Quest’anno, con successivi provvedimenti, il termine per l’approvazione del bilancio di previsione è via via slittato, sino ad essere fissato al 30 novembre con il d.l. 31 agosto 2013 n. 102, convertito nella legge 28 ottobre 2013, n. 124, il termine per l’approvazione del bilancio di previsione, allineandolo, di fatto, al termine previsto per l’assestamento. Mentre il comma 381 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012 n. 228, così come integrato dall’articolo 12 bis del d.l. 14 agosto 2013 n. 93, convertito nella legge 15 ottobre 2013 n. 119, rende facoltativa, per le amministrazioni che approvano il bilancio dal il 1° settembre, l’adozione della delibera consiliare sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’articolo 193, comma 2, del TUEL. Si aggiunga peraltro che, per i fatti già noti (il Sindaco e la Giunta insediatasi a giugno 2013 hanno ereditato un rendiconto 2012 non approvato entro il termine del 30/4/2013 dal Commissario Straordinario), questo Comune ha visto approvato il rendiconto del 2012 meno di due mesi fa, il 7 ottobre 2013. Ci troviamo pertanto di fronte ad un bilancio di previsione del tutto anomalo. I termini entro cui si è formato e viene proposto per l’approvazione, fanno sì che questo documento, sia insieme previsionale, salvaguardia, ed assestamento generale del bilancio 2013. Direi che ci troviamo ad approvare un preconsuntivo che non ha niente da dire dal punto di vista programmatico, se non il metodo rigoroso e trasparente con cui questa Amministrazione ha inaugurato il suo impegno amministrativo e che intende usare per tutta la durata del mandato. Sia chiaro che il bilancio di previsione 2013 non è, in termini politici, il bilancio di questa Amministrazione. Non è stato redatto sulla base delle scelte e delle priorità fissate dalla Giunta insediatasi a giugno 2013 e della Consigliatura inaugurata a luglio 2013. Non è lo strumento di pianificazione della maggioranza di questo Consiglio e del sindaco Natalicchio. È, piuttosto, il bilancio con cui si chiudono i conti col passato, un passato che purtroppo condiziona il presente e porterà i suoi negativi influssi anche nei prossimi esercizi. Ma questa Amministrazione, oggi, traccia una linea di confine tra quel che è stato ed il rigore e la trasparenza che con fermezza e coraggio intende attuare. Se consideriamo il punto di partenza e le situazioni che abbiamo dovuto fronteggiare, il risultato di pareggio raggiunto ha del miracoloso ed è stato possibile grazie ad un puntiglioso lavoro di esame, analisi e verifica di ogni voce di entrata e di spesa, settore per settore, unità operativa per unità operativa. Abbiamo dovuto, in primo luogo, eseguire un’attenta e prudente valutazione delle entrate, scontando gli interventi negativi del Governo centrale sulla Finanza locale, che modifica continuamente il quadro di riferimento e ribalta sui Comuni i costi della stabilità. In sostanza costringendo l’Ente comunale ad inasprire le proprie politiche fiscali ovvero a ridurre il livello di servizi ai cittadini. In questo quadro, a causa delle manovre del Governo sull’IMU, abbiamo dovuto infine registrare un minor trasferimento da parte dello Stato per complessivi euro 4,1 milioni oltre ai tagli derivanti dalla spending review che ci hanno penalizzati per ulteriori 2,1 milioni di euro. Sul fronte della spesa corrente, si è dovuto innanzitutto procedere all’impinguamento dei capitoli di spesa svuotati ancor prima del nostro insediamento in quanto l’intero stanziamento o gran parte di esso era stato utilizzato per liquidare spese di competenza del 2012, che non avevano adeguata copertura in quell’esercizio. L’impinguamento, fermo restando il successivo provvedimento di riconoscimento di debiti fuori bilancio relativi all’anno 2012, per spese già liquidate, è stato effettuato sino a copertura dell’intero fabbisogno 2013, come da normativa. In particolare: - capitoli di spesa afferenti il servizio di Mensa scolastica + € 900.000,00 - capitolo di spesa afferente l’utenza per la pubblica illuminazione + € 496.000,00 - capitoli di spesa afferenti la Socialità (rette minori, rette anziani) + € 150.000,00 per un totale di 1.546.000,00 euro. Ulteriori impinguamenti sono stati necessari per quei capitoli di spesa risultati con evidenza sottostimati rispetto al reale fabbisogno, dettato da contratti o convenzioni in essere (ad es. il costo dell’energia elettrica delle scuole e di altri immobili comunali), tanto da determinare negli anni precedenti, la mancata liquidazione a causa dell’assenza dell’impegno di spesa. In altri casi, è stato necessario istituire ex novo i relativi capitoli di spesa ovvero valorizzare stanziamenti che erano pari a zero. Cito ad esempio: - spese di pulizia Lama Scotella + € 56.150,00 - spese di pulizia Piazza Minuto Pesce + € 14.038,00 - manutenzione segnaletica stradale vericale e orizzontale + € 12.570,00 È stato anche necessario istituire nuovi capitoli che finalmente consentono la copertura di spese obbligatorie, quali: - manutenzione degli impianti antincendio + € 30.000,00 - adempimenti ex legge 626/94 (sicurezza dei posti di lavoro) + € 72.600,00 A partire da questo bilancio, quindi, le poste di spesa saranno congrue, eliminando così alla radice gli effetti di trascinamento dei debiti. Sono stati inoltre aumentati i corrispettivi a favore delle due partecipate ASM s.r.l. e MTM s.p.a. con tutta evidenza insufficienti a garantire la sopravvivenza delle aziende. Per quanto riguarda il corrispettivo all’ASM (+ € 530.000,00), questo viene interamente coperto dal gettito TARES, come già esplicitato nella relazione che ha accompagnato la delibera di approvazione del regolamento e delle tariffe del nuovo tributo. Il corrispettivo alla società del trasporto pubblico, invece, aumentato di € 65.600, trova copertura nel bilancio. Inoltre, come già emerso in sede di approvazione del rendiconto 2012, si è dovuto tenere conto del finanziamento delle passività connotabili come debiti fuori bilancio ex art. 194 del TUEL, relative ai precedenti esercizi, che saranno oggetto di specifica delibera consiliare successiva all’approvazione di questo bilancio di previsione. Le partite da finanziare si riferiscono a quanto segnalato dai Dirigenti dei vari settori e dal risultato della conciliazione debiti/crediti con le partecipate che ha lasciato emergere debiti al 31/12/2012 pari a circa 2,8 milioni di euro. Nelle more che questo consiglio approvi il riconoscimento ex art. 194 del TUEL, è stato pertanto stanziato, per il 2013, in apposito capitolo di spesa, un importo di € 960.000,00, ipotizzando la dilazione in tre esercizi. Si è partiti, quindi, tra tagli statali e maggior fabbisogno, con uno sbilancio di circa 10 milioni di euro. Secondo una precisa volontà di questa giunta e di questa maggioranza, si è cercato di pesare il meno possibile sulle spalle dei cittadini molfettesi. Un’impresa ardua che, tuttavia, non ci ha scoraggiato. Sarebbe bastato chiudere la partita aumentando l’addizionale IRPEF, come già aveva fatto la precedente Amministrazione che, in epoca di cosiddetti “bilanci virtuosi”, l’aveva portata dallo 0,50 allo 0,65. Ma questa giunta e questa maggioranza, consapevoli dell’aggravio già rappresentato dal nuovo tributo, la TARES, hanno preferito seguire la strada più impervia della revisione “chirurgica” della spesa corrente. Il taglio ha interessato tutti i settori, per tutte quelle spese che non fossero necessarie, urgenti e indifferibili. Devo dare atto a tutti gli Assessori e ai Dirigenti di aver sposato in pieno la missione, aderendo, quando non proponendo, tagli a spese che, date le circostanze, potevano essere considerate superflue, eccessive o semplicemente derogabili. Non ci nascondiamo che questa operazione ha generato delle forzature riguardo a quelli che sono gli obiettivi programmatici della giunta Natalicchio ma siamo anche consapevoli che essa è stata assolutamente necessaria. La pesante penalizzazione del settore Cultura, ad esempio, è stata una di queste necessarie forzature che, tuttavia, poco ha pesato sulla qualità dell’offerta culturale di questi mesi. Ciò non toglie che è impegno dell’Amministrazione riequilibrare le risorse nell’anno a venire. Consentitemi di dire che è stato eseguito un lavoro di “smontaggio e rimontaggio” del bilancio comunale che non esagero a definire storico. Impensabile all’inizio dell’attività di questo Assessorato. Preziosa è stata la collaborazione dei Dirigenti e dei loro staff. Un grazie particolare al Settore Economico- Finanziario che ci ha egregiamente supportato in questa impresa e che si prepara ad affrontare una nuova sfida: la sperimentazione della nuova contabilità degli enti locali. La partecipazione alla fase sperimentale nel 2014 ci consentirà di beneficiare di una serie di vantaggi sia di tipo formativo che relativamente a maggiori spazi sul Patto di stabilità e sull’assunzione del personale. Per quanto riguarda il Patto di Stabilità interno, si dà atto dei saldi finanziari programmatici di competenza mista per gli anni 2013, 2014 e 2015, ai sensi della Legge 133/2008 e successive modificazioni, così come calcolati nell’allegato della delibera di Consiglio. Il Piano delle Alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al Bilancio di previsione 2013, è stato approvato con Delibera della Giunta Comunale n. 89 del 15/11/2013. Nell’elenco sono riportati i beni originariamente inclusi nel primo Piano delle alienazioni del Comune di Molfetta, allegato al Bilancio 2009, gli incrementi rettificativi aggiunti negli anni successivi fino al 2012; sono stati naturalmente stralciati i beni già oggetto di dismissione. In ordine alle collaborazioni autonome, nell’anno 2013 sono state rispettate le previsioni di spesa in dodicesimi rivenienti dal bilancio 2012. Questa Amministrazione non ha conferito nuovi incarichi di collaborazione o di consulenza. Particolare attenzione meritano le problematiche relative alla costruzione della Diga foranea ed alle questioni finanziarie collegate a tale opera. Com’è noto, dal 7 ottobre scorso, il cantiere è stato posto sotto sequestro dall’A.G., come pure i finaziamenti derivanti dal mutuo Cassa Depositi e Prestiti (Legge 350/2003). La Magistratura sta per autorizzare i lavori di messa in sicurezza e parziale bonifica, rendendosi disponibile a dissequestrare l’importo necessario a coprire le relative spese, secondo il progetto concordato. Non possono lasciarci indifferenti le questioni sollevate dall’Organo inquirente circa la corretta imputazione di alcune opere ai finanziamenti finalizzati alla costruzione della Diga foranea, pur considerando l’estensione delle finalità ad opere relative alla cultura, allo sport e al sociale che pure è prevista dalle declaratorie delle leggi di finanziamento medesime. Su questo argomento l’Amministrazione ha avviato una attenta analisi ed è pronta a predisporre le misure necessarie a correggere le irregolarità acclarate. Né vogliamo ignorare le eccezioni sollevate dall’Organo inquirente riguardo, per esempio, all’imputazione a spese in conto capitale della transazione con ATI CMC-SIDRA-CIDONIO, pari ad € 7.800.000,00 (come da delibera della Giunta comunale n. 25 dell’1/2/2010). Confermiamo la piena disponibilità di questa Amministrazione a collaborare con la Magistratura affinché possano essere acclarate tutte le situazioni oggetto dell’indagine, ci impegniamo sin d’ora ad accogliere, rendendoli prontamente esecutivi, tutti quei correttivi contabili che dovessero rendersi necessari in seguito a quanto stabilito in giudizio. Sottolineiamo come, sua sponte, l’Amministrazione abbia già attuato quanto deliberato in sede di approvazione di rendiconto 2012, in merito alla destinazione degli interessi attivi da mutui CDDPP finalizzati alla costruzione della Diga foranea, riportandoli in bilancio nella parte di investimento, confluendo nelle somme a disposizione della stessa opera portuale. Analogamente dicasi per il patrimonio della società Molfetta Porto s.r.l., da liquidare. Nelle proprie valutazioni, voglia questo Consiglio Comunale apprezzare la svolta che questo documento rappresenta. Una svolta che verrà perfezionata nel 2014, con il primo bilancio di nostra esclusiva competenza e responsabilità. Sia dal punto di vista programmatico che di progressiva sistemazione contabile, anche in relazione a quanto emergerà dalle indagini in corso. Confermando sin d’ora che sarà scongiurato, per quanto possibile, il ricorso all’aumento delle tariffe – per il 2013 non aumenteranno, rimangono infatti confermate quelle del 2012 – così come, per i tributi e le tasse comunali, si compierà ogni sforzo affinché non subiscano variazioni in aumento se non in caso di estrema necessità e, comunque, preservando in ogni caso le fasce di reddito medio-basse. Signori, il Bilancio di Previsione 2013 che ho l’onere e l’onore di proporvi è un esempio di come, anche di fronte a sfide apparentemente impossibili, il rigore e l’impegno di tutti abbia evitato ricadute economiche consistenti sulle spalle dei cittadini. Un impegno che il Sindaco, la Giunta e la sottoscritta quale Assessore al Bilancio, intendono fermamente mantenere! Ribadisco in questa occasione che ritengo la tutela del denaro pubblico e del bene comune, priorità assoluta. Nessuna esigenza politica potrà non farci mantenere la linea di rigore e trasparenza che con il Sindaco e la Giunta condivido, che abbiamo inteso percorrere sin dal primo giorno e, con coraggio e determinazione, intendiamo percorrere nel proseguimento del nostro mandato.

Autore: Angela Amato
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