La prima giornata salveminiana a Molfetta
MOLFETTA - Si è tenuta, il 9 giugno, la Prima Giornata Salveminiana, organizzata dalla locale Sezione ANPI, con il concorso della Regione Puglia, del Comune di Molfetta, della Fondazione Di Vagno, della Fondazione Rossi Salvemini di Firenze, del Centro Studi Salvemini di Napoli, del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari, del Centro Studi Molfettesi.
Ospiti di prestigio due storici salveminiani, il prof. Sergio Bucchi ed il prof. Mirko Grasso della Fondazione Rossi Salvemini di Firenze, introdotti sapientemente dal prof. Marco Ignazio de Santis, autore anch’egli di varie opere sul nostro illustre concittadino.
Il prof. Bucchi, curatore di testi fondamentali di Salvemini, fra cui “Il ministro della mala vita” ed i saggi “Sulla democrazia”, ha presentato il suo ultimo lavoro, “La filosofia di un non filosofo”, in cui si è proposto di fornire il senso complessivo dell’esperienza culturale e politica salveminiana, a partire dalla scelta dell’empirismo come metodo storico e filosofia di vita.
Nella sua esposizione, egli ha chiarito come il ripudio di Salvemini della filosofia metafisica, del neo-idealismo di Gentile, imperante durante il Fascismo, si sposava con la sua battaglia politica per la democrazia e contro i totalitarismi, con le sue scelte educative a favore del confronto, dello spirito critico e della chiarezza del linguaggio, con la scelta di un metodo storico fondato sui fatti.
Il prof. Grasso, scrittore poliedrico e curatore del testo salveminiano “Mussolini diplomatico”, nonché collaboratore della rivista “Tempo presente”, ha presentato un testo edito in occasione del 150enario, “Gaetano Salvemini. Testimonianze, interviste e documenti”, che tiene insieme interviste e testimonianze inedite, documenti rari, saggi su Salvemini e con più voci racconta la sua storia, la lezione morale e politica e l'attualità della sua figura.
Il volume raccoglie riflessioni con personalità vicine all'eredità culturale di Salvemini o che hanno avuto modo di frequentarlo direttamente nei primi anni '50: fra queste, la nostra concittadina Liliana Gadaleta Minervini, la cui famiglia è stata, nella nostra città, centro propulsore della memoria storica e della lezione etica del grande storico.
L’autore ha fatto cenno anche ad un’altra sua opera,” Diario del 1947” di G. Salvemini, che sarà presentata a Molfetta nella seconda tornata delle Giornate Salveminiane, il 15 e 16 settembre, in cui si alterneranno altri storici di chiara fama sul tema del rapporto fecondo e del tutto paritetico fra il nostro concittadino e le figure femminili e verranno presentate nuove edizioni di alcune sue opere.