Recupero Password
La chiesa del Purgatorio torna al suo antico splendore  
15 luglio 2007

Dopo ventuno interminabili mesi di restauro sotto la direzione dell'architetto Bruno Ficele, è tornata al suo splendore la Chiesa del Purgatorio, inaugurata in una calda serata di giugno da un elegantissimo e visibilmente emozionato sindaco Antonio Azzollini che salutava fraternamente il vescovo della Diocesi di Molfetta mons. Luigi Martella, i membri dell'Arciconfraternita della Morte e dell'Associazione femminile Maria Santissima Addolorata. Insieme a loro l'affettuosa folla di molfettesi richiamati dall'importanza dell'evento: le donne con l'abito della festa e l'immancabile ventaglio merlettato che, nervoso, veniva scosso per il gran caldo; gli anziani nostalgici che raccontavano ai vicini della chiesa prima del restauro, indicando con soddisfazione cosa fosse rimasto tale e quale ai loro ricordi da ragazzi. L'impatto iniziale è notevole: la pietra è tornata pulita, la scalinata è incorniciata da due corrimano di ferro battuto, l'asfalto è stato ricostruito nel piazzale antistante e nuovi fari illuminano la chiesa nelle ore notturne, creando un colpo d'occhio notevole e un gioco di luci preciso e del tutto nuovo per le chiese della città, come potete vedere dalle belle foto del nostro Fabrizio Annese. A detta del sindaco, lo scopo della nuova illuminazione è quello di mantenere per più tempo possibile l'apertura serale della chiesa, apertura della quale sono state fatte solo saltuarie prove generali. All'interno il gioco di luci viene riproposto sulle pareti verde malva e grigio pallido del progetto originale, sulle teche in legno, sui dipinti recuperati, sulla volta completamente impermeabilizzata. Stesso lavoro di impermeabilizzazione è stato effettuato per le fondamenta, fortemente indebolite dalle continue, e mai sanate, infiltrazioni d'acqua e per il pavimento che è stato rimosso e poi riposato dopo la realizzazione accurata di una barriera antirisalita per l'umido inevitabile dato dalla vicinanza del mare. Gli interventi sono stati radicali dal punto di vista strutturale, per una chiesa che aveva forti problemi di stabilità tra fondamenta, ma tutto è stato compiuto nel rispetto della conservazione della chiesa, importante patrimonio della città. Il restauro si è sviluppato, anche, come una rigorosa ricerca storica che ha preso forma in un volume “Il restauro della Chiesa di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti” a cura dello stesso Bruno Ficele in collaborazione col fotografo Pasquale Modugno, Cristina Morrone e Corrado Pisani. Un luogo della tradizione è ritornato nelle mani della cittadinanza, o almeno questo è quello che si spera augurandoci che l'apertura serale, almeno nelle notti d'estate, diventi effettiva fin da subito trasformando la Chiesa in patrimonio comune e non solo privilegio di pochi.
Autore: Alessia Ragno
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet