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Investire su se stessi e crederci, il racconto di Guglielmo Grosso che lascia Molfetta per tornarci
15 novembre 2019

Sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un sogno, con queste parole di Jovanotti inizia il racconto di Guglielmo Grosso, 30 anni, giovane molfettese a cui piace definire la propria vita “un sogno ad occhi aperti”. Buona parte della sua crescita ha inizio nel perimetro della Parrocchia Sant’Achille di Molfetta, dove gli anni di servizio sono per Guglielmo assai fruttuosi, ricchi di semina, di responsabilità, ma non solo. Sono stati gli anni in cui ha imparato a prendersi cura degli altri, a gestire le relazioni, a lasciare che la vita agisca per conto suo, senza mai trascurare il suo nascente percorso accademico e professionale. «Tra una Festa del Ciao e una manifestazione di Carnevale (come dimenticare l’anno in cui io e i miei ragazzi dell’ACR ci siamo travestiti dalla carica dei 101!) ho preparato gli esami in Biotecnologie Industriali e Ambientali. Quelli sono stati per me anni vivi, in cui perseguivo principalmente due obiettivi: dare il massimo per i ragazzi e dimostrare il mio valore negli studi». Ma questi due fronti non erano gli unici su cui il giovane era impegnato: consapevole che chiunque auspichi il meglio per la propria comunità non possa esimersi dall’impegno politico per disegnare, assieme ad altre energie positive, una nuova visione della propria città, Guglielmo ha coltivato la propria passione politica, nata per effetto della formazione maturata proprio durante il servizio nell’Azione Cattolica. «Il Partito Democratico, e i Giovani Democratici in particolare, sono e saranno la mia culla politica, nonché la mia casa». Per Guglielmo si sono aperti nuovi orizzonti nell’ottobre del 2014, esattamente cinque giorni dopo la seconda laurea in Biotecnologie Industriali e Ambientali conseguita presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, quando la vita lo ha chiamato a lasciare Molfetta per trasferirsi a Roma, dove lo avrebbe atteso una nuova avventura: il Master in Sistemi di Gestione Aziendale con la Uniform Group. «Quello è stato uno dei momenti più delicati della mia vita. Dovevo andare via dalla mia città. Quando ho lasciato Molfetta sapevo che sarei tornato, pur ignorando in quel momento come, quando e perché». Gli anni a Roma sono stati determinanti per rafforzare nel neolaureato in Biotecnologie la passione per la scienza, per l’impresa e per il business. Passione che, nel 2015, lo avrebbe portato a Venezia in Fiorital S.p.A. Una città tanto bella quanto estremamente complicata ha regalato a Guglielmo nuova conoscenza e contrastanti emozioni, ma soprattutto la possibilità di occuparsi di Sostenibilità d’Impresa. Passano due anni dal trasferimento a Venezia a quando Guglielmo riceve l’opportunità di vivere “la sua più grande storia professionale sino ad ora”, che lo ha portato a trasferirsi nella città di Bologna per accettare l’offerta del Gruppo PNO. «Il lavoro nel gruppo PNO, nato in Olanda negli anni ‘80 con lo scopo di supportare organizzazioni pubbliche e private nei processi di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, è per me molto gratificante». Il Gruppo PNO è presente oggi in sette Paesi europei (Olanda, Belgio, Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito) con più di quaranta uffici e oltre quattrocento consulenti impegnati quotidianamente nel collaborare con start-up, PMI, grandi imprese, centri di ricerca e Università di tutta Europa per aumentare la competitività delle imprese, innovare i processi industriali rendendoli più sostenibili, sviluppare prodotti innovativi e favorire l’adozione di tecnologie green. In Italia gli uffici del Gruppo PNO sono a Roma, Milano, Napoli, Bologna e Bari, con gli ultimi due uffici inaugurati proprio da Guglielmo. Infatti, il compito di Guglielmo nel 2017, assieme ad una collega, era quello di avviare il nuovo ufficio del Gruppo PNO a Bologna. In due anni l’ufficio è cresciuto in termini di personale e di fatturato grazie alle partnership stipulate con tante organizzazioni pubbliche e private della regione Emilia Romagna. Ma il sogno di Guglielmo si realizza nell’aprile 2019, quando il Gruppo PNO decide di investire in una delle più promettenti regioni d’Italia: la Puglia. È stato quello il momento in cui “il come, quando e perché” hanno trovato una piena risposta: a Guglielmo è stato affidato l’incarico di avviare il nuovo ufficio del Gruppo PNO a Bari insieme ad altri due colleghi. «Il ritorno in Puglia ha rappresentato l’inizio di un nuovo capitolo della mia vita e di una nuova responsabilità, quella nei confronti del Gruppo PNO e della comunità regionale». L’obiettivo dell’ufficio del Gruppo PNO di Bari è quello di connettere le realtà industriali e i centri di eccellenza con l’Europa, di attrarre investimenti pubblici per sostenere percorsi di crescita delle start up e delle PMI, nonché di valorizzare i progetti di ricerca dell’Università degli Studi di Bari. «Nel concreto io mi occupo di costruire consorzi europei composti da organizzazioni pubbliche e private provenienti da tutta Europa, di scrivere la proposta progettuale in risposta ad un bando pubblico che sia Europeo (Horizon 2020) oppure nazionale piuttosto che regionale. Una volta sottoscritta la proposta e ottenuto il finanziamento, il mio compito è quello di supportare i consorzi nella fase di “valorizzazione dei risultati del progetto di ricerca” attraverso studi di Market Analysis, Technology Intelligence e Stakeholders Analysis» spiega il giovane. «La Puglia in quattro mesi ha riservato grandi sorprese, il Gruppo PNO ha trovato qui un territorio ricettivo, in grande fermento, pronto ad aprirsi al resto dell’Europa. Nel 2020 seguirò personalmente una nuova iniziativa, voluta dal Gruppo PNO, che mi permetterà di conoscere nuove organizzazioni e realtà aziendali attenti all’innovazione. Sarà un’opportunità per tante start-up e PMI di presentare i propri progetti e le proprie idee di innovazione per avviare nuove collaborazioni in Europa». Mentre parla del suo lavoro, Guglielmo sorride. Un sorriso vero, fiero, frutto di tanta passione e di tanti sacrifici. «Quando ho completato i miei studi non avrei mai pensato di fare questo lavoro, non lo conoscevo neanche, ma ho capito che è perfetto per me. Una volta Paolo Salvatore, Presidente del Board del Gruppo PNO, mi definì un “leone da palcoscenico” per la mia capacità di comunicare, e di comunicare speranza. È un aspetto fondamentale e determinante nel nostro lavoro quando bisogna relazionarsi con imprese che talvolta hanno bisogno di intravedere la soluzione alle difficoltà di ogni giorno. Noi siamo facilitatori della ricerca della soluzione». “Nulla ci è dovuto, ma tutto ci è concesso e donato” è il mantra di vita di Guglielmo. Per questa ragione i suoi più sentiti ringraziamenti spettano alla sua famiglia, a quella presente e a quella futura, ai ragazzi e agli educatori dell’ACR, ai sacerdoti, ai professori, alla comunità politica, ai padri professionali, agli amici e ai suoi affetti, a tutte le persone che ha incontrato lungo la sua strada. Quella strada che è partita dalla Puglia per tornarci. «Ora ho un “nuovo” sogno da realizzare insieme a tanti altri compagni di viaggio: incidere politicamente e professionalmente sulla mia città e sulla Puglia, una regione splendida sotto tanti punti di vista. Sarebbe fantastico riportare in Italia le eccellenze nate e cresciute a Bari ma che sono state costrette ad abbandonare la propria culla per soddisfare le legittime ambizioni professionali. Abbiamo il dovere di fertilizzare il terreno per renderlo accogliente ad un eventuale loro ritorno». Per dare un consiglio a tutti i giovani, Guglielmo richiama le parole pronunciate da Steve Jobs il 12 giugno 2015 alla Stanford University: “Siate pazzi, siate folli”. Ma a questa citazione aggiunge del suo: «Inseguite i vostri sogni con determinazione, coraggio e spirito di sacrificio, consapevoli che chi semina raccoglie sempre. Potrà succedere che raccoglierete qualcosa di diverso rispetto a ciò che avevate immaginato o pensato, ma se avete vissuto ogni giorno con consapevolezza e passione, se avete scelto ogni giorno col cuore, quello che raccoglierete sarà ciò che la vita aveva in serbo per voi. La vita insegna ogni giorno, sappiate cogliere i suoi segni, gettatevi a capofitto nelle nuove esperienze ma soprattutto siate attenti ai vostri bisogni e a quelli del prossimo. Lasciate che sia la vita a indicarvi la via». Guglielmo crede molto nella contaminazione sociale, nell’esposizione che fortifica piuttosto che nel rifugio che protegge, nella prontezza ad accogliere il nuovo, in ogni ambito, senza averne mai paura. «Chi ha paura del presente, non sarà mai padrone del futuro» piace ricordare a Guglielmo, un’eccellenza della città di Molfetta che di fronte al futuro, di fronte all’incerto, di fronte all’ignoto, non ha potuto e non ha saputo indietreggiare. Ha saputo puntare ancora più in alto. © Riproduzione riservata

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