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Industria: avviato l'ufficio unico Pit 2 area nord barese
05 febbraio 2005

MOLFETTA – 5.2.2005 E' operativa la macchina organizzativa del Pit (Progetto integrato territoriale) numero 2 Area Nord Barese (di cui fa parte anche Molfetta). Lo rende noto un comunicato nel quale si spiega che l'attività dell'Ufficio unico del Pit, ospitato dal comune capofila di Andria, è stata avviata per concretizzare la prima fase di attuazione del Progetto integrato territoriale, approvato dalla Giunta regionale il 26 novembre 2004, nel corso di una seduta svoltasi a Palazzo di Città. L'obiettivo dichiarato del Pit 2 è il «consolidamento e l'innovazione del sistema manifatturiero attraverso un più elevato livello di integrazione ed un più incisivo posizionamento competitivo che privilegi segmenti più qualificati di prodotto/mercato». Nel Pit 2 “Area Nord Barese”, il secondo per il settore manifatturiero approvato in ordine di tempo dalla Regione, le risorse comunitarie che dovranno essere distribuite ammontano a 53,05 milioni di euro per dieci misure specifiche in favore del manifatturiero e della infrastrutturazione industriale e telematica. Del Pit fanno parte le Province di Bari e Foggia e quattordici Comuni, a cavallo tra il Nord Barese e la Conca barese: sono Andria (Comune capofila), Barletta, Bisceglie, Bitonto, Canosa, Corato, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo, Terlizzi, Trani, Margherita, San Ferdinando e Trinitapoli. La popolazione complessiva dell'area interessata è di 592.510 abitanti, distribuiti su un'area di 1833,3 kmq, per una densità di 323,19 abitanti per kmq. «Il Pit 2 - sottolinea Vincenzo Caldarone, sindaco del Comune di Andria, Comune capofila e presidente dell'assemblea dei sindaci del Pit 2 - mira direttamente allo sviluppo di un settore vitale per la nostra economia. Il risultato più importante raggiunto è quello della collaborazione attiva tra i soggetti che hanno iniziato l'opera in competizione. L'obiettivo dichiarato è l'evoluzione del manifatturiero ed il suo lancio nelle orbite internazionali. La logica utilizzata sarà quella del confronto tra istituzioni e partner, perché, stavolta, le risorse comunitarie non vengano distribuite secondo una logica a pioggia, ma seguendo esigenze “ascoltate” direttamente dal territorio». «Il Pit, adesso - è detto ancora nel comunicato - si sposterà nelle aziende, per dare vita alla vera animazione territoriale: a breve sarà reso noto il calendario degli incontri in programma nelle imprese dell'area territoriale interessata». Leonardo de Sanctis
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