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Il WWF Molfetta dice la sua sul disboscamento di alberi effettuato nella zona Arbusto
27 settembre 2010

MOLFETTA - Pubblichiamoil comunicato stampa del WWF Molfetta.
"Siamo alle solite!!! Sono passati solo pochi mesi da quando operai della Multiservizi ripulivano in modo alquanto anomalo centinaia di alberi di tamerici posizionati nelle zone "Madonna dei Martiri" e "Parco della Pace". Difatti più che di potatura si è trattato di una vera e propria capitozzatura (taglio indiscriminato di branche o branche laterali a monconi, troppo larghe per assumere il ruolo di terminatori) nel periodo di piena fioritura e quindi non idoneo a tali interventi né per la pianta né per la presenza di nidiacei, spesso appartenenti a specie protette, quali, ad esempio, cardellino e verzellino.
A distanza di poco più di tre mesi, in zona Arbusto, sono stati tagliati decine di pini. Il tutto fatto senza ascoltare il parere di chi, da anni, vive in quel quartiere e, soprattutto, di chi ha un ricordo ancorato a quelle piante. Alberi di oltre trent'anni di vita decimati con la semplice motivazione di rischio per la pubblica incolumità.
Ci chiediamo: ma per tutti questi anni non è stato proprio il Comune, con le sue ditte, a fare manutenzione a quegli alberi? "Il pericolo di caduta andava accertato con una perizia fatta da un tecnico forestale - afferma Pasquale Salvemini, responsabile del Wwf Molfetta - non, come spesso accade, con valutazioni grossolane fatte da squallidi personaggi.
"Quello di questi giorni - prosegue Salvemini - si aggiunge ai tanti interventi estemporanei, disorganici o privi di logica messi in campo da una amministrazione e da ditte che mostrano scarsa professionalità".
Il Wwf continua a tuonare contro l'assenza di un piano sul verde e contro le eccessive brutture che si effettuano sul quel poco di verde urbano rimasto, a partire dalle palme colpite dal punteruolo rosso per proseguire con le capitozza ture di alberi, sia nei giardini pubblici sia in quelli privati, e con l'assenza di una manutenzione programmata e corretta.
"Insomma Molfetta si presta ad essere candidata dal WWF al premio "Attila" - conclude - Non vi è dubbio che sono sotto gli occhi di tutti le conseguenze, tra diserbanti usati in modo ridondante nel periodo primaverile, prati all'inglese che sono costati un occhio al contribuente molfettese. Eppure l'esito negativo lo avevamo anticipato in tempi non sospetti. Non rimane che chiedere l'intervento della Corte dei Conti per comprendere i reali costi a carico della comunità e bloccare l'emorragia di denaro sprecato a fronte di risultati poco edificanti".
La stessa cosa viene chiesta dai residenti di via Cap. Azzarita che, pochi giorni fa, si sono rimboccati le maniche ripulendo le aiuole di tigli presenti su quella via da rifiuti e polloni…Molfetta una città da rifare…"

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