Il caos di via Pertini e fondo Favale a Molfetta e i falsi traguardi dell’amministrazione Minervini. Un lettore scrive a “Quindici”
MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” per denunciare il caos che si verifica tra via Sandro Pertini e Fondo Favale con lo spostamento del mercato settimanale.
«Buongiorno ill.mo Direttore, buongiorno Sig. Sindaco di Molfetta e Assessore Caputo, una semplice riflessione ed invito rivolto a chi sostiene o meglio a chi dovrebbe sostenere e curare "il decoro, la pulizia, lo stato e la manutenzione" delle vie cittadine e che vanta traguardi mai raggiunti dalle precedenti amministrazioni.
Noi invece da quest'altro angolo della città non vediamo assolutamente nulla o quasi.
Per certi casi sarebbe quasi una fortuna visto i numerosi cantieri sparsi per il centro città.
Una zona tranquilla quella che la stiamo per descrivere, fino a qualche settimana fa era sconosciuta da molti cittadini.
Oggi invece è una zona in auge dai cittadini perché interessata dal mercato settimanale, ah che fortuna! Sic!!!
Una zona dove oltre alle bancarelle e i residui del mercato, (esclusivamente e fortunatamente il giovedì), subisce uno stato di abbandono perpetuo.
Le foto allegate sono solo alcune per dimostrarvi come ad esempio delle piantine selvatiche cresciute sul marciapiede possono trasformarsi in alberi.
Adesso pensate a quanto tempo passa affinché queste piantine poi possano diventare arbusti?
Ovviamente i danni che ne derivano e che si ripercuotono alla pavimentazione dei marciapiedi stessi sono scontati.
Abbiamo notato altresì (fortunatamente) come nonostante ci fossero interventi mirati o meglio "calibrati" ed esclusivi in quel piccolo giardino posto all'angolo tra "fondo Favale" e via Sandro Pertini è altrettanto inconcepibile come tutto quello che vi è intorno passa nella totale indifferenza.
Qualcosa che dovrebbe rientrare in una manutenzione ordinaria ma che purtroppo così non è.
Cosi come chiudendo il transito alle vetture dalla via Sandro Pertini per il mercato settimanale non ci resta che usare il "vicolo fondo Favale" per intenderci, la stradina che costeggia le cinte murarie del cimitero raggiungendo così la via Caduti sul Lavoro.
Una stradina, un vero e proprio vicoletto (metà asfalto e metà terriccio), un vicoletto di un fondo che si è trasformato in un'arteria importante per centinaia di famiglie.
Una stradina in alcuni tratti a senso unico alternato, ovviamente dissestata, ove è collocato anche un ingresso del cimitero (lato est), quindi interessata già da altri cittadini e relative vetture nonché da parcheggio.
Un vicoletto che durante le piogge intense diventa estremamente pericoloso.
Ecco una zona questa che meriterebbe più considerazione da parte dell'amministrazione comunale, dalla quasi assenza di pattugliamento delle forze di polizia, visto che la via Tommaso Salvemini quasi quotidianamente e soprattutto nelle ore pomeridiane e serali viene usata per collaudi di velocità di moto ed impianti stereo (seguiranno ulteriori foto e video).
Una zona che merita la presenza dei mezzi di controllo istituzionali, cosi come invitiamo l'attentissimo Assessore Caputo a fare un sopralluogo nella zona sottostante il ponte di via Cavalieri di Vittorio Veneto e verificare di persona i dislivelli dell'asfalto davvero pericolosi per le autovetture e che potrebbero rivelarsi mortali per cittadini in bici o in moto, proprio sotto al ponte dove hanno sistemato le bancarelle del mercato! Si proprio li.
Assessore le chiediamo di verificare lo stato del vicoletto sopra menzionato.
Bastano cinque minuti, provi a passare sotto il ponte dopo aver fatto via Tommaso Salvemini, svoltare a destra tagliando la careggiata di via S.Pertini, PROVI LEI, vediamo se riesce a tenere lo sterzo tra le mani.
La maggior parte degli abitanti preferisce andare contro senso svoltando a sinistra verso la Chiesa Santa Famiglia per evitare fossi, dislivelli oltre che a farsi tutto il giro del quartiere.
Una zona questa in forte espansione considerando inoltre che a breve ci saranno non meno di qualche altro centinaio di famiglie ad abitarci nelle nuove costruzioni.
Le immaginati immortalate anche da Google Map sul quel dislivello sempre lì presente da anni e anni ormai.
È pur vero che siamo prossimi alle elezioni, ma cerchiamo di fare qualcosa prima anche da queste parti?
Grazie».
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