Recupero Password
I tesori svelati di Molfetta: tre percorsi turistici, due medievali e uno barocco Ma occorre realizzare la pulizia della città, altrimenti ne perde l'immagine complessiva
25 settembre 2007

MOLFETTA - Quanti molfettesi conoscono i tesori della loro città? A volte l'ignoranza in materia inficia le potenzialità turistiche di Molfetta. La sinergia tra il Comune, nelle vesti dell'assessore al Turismo Leo Petruzella, e la Pro Loco ha dato vita alla manifestazione “I tesori svelati di Molfetta”, strutturata in tre percorsi, due medioevali e uno barocco, che hanno toccato una serie di siti storici della città. Una manifestazione che, tuttavia, è incominciata in forte ritardo per problemi burocratici – da luglio è slittata alla metà di agosto – ma che ha visto comunque la partecipazione non solo di molfettesi ma anche di turisti provenienti da città pugliesi vicine, dal Centro e Nord Italia. L'afflusso di circa 400 visite – che potrebbe sembrare insignificante, ma invece non lo è – ha dimostrato come una valorizzazione delle bellezze storiche, culturali ed artistiche di Molfetta possa incentivare il turismo nostrano, di cui la nostra economia ha davvero bisogno. Terminata la manifestazione, che si è svolta un po' in sordina, benché sia stata fatta una certa propaganda, le testate giornalistiche molfettesi – tra cui “Quindici” – sono state invitate a svolgere uno dei primi interessanti percorsi, quello medioevale, sviluppatosi nei siti di maggior importanza nel centro storico, fino ad arrivare alla Fabbrica di San Domenico e alla Cattedrale (nella foto). Sono state offerte informazioni dettagliate e stimolanti sul Palazzo Giovine, sulla Siloteca, sulla sala dei Templari, ricca di scavi, sulla Chiesa della Morte, sul Torrione Passari, sul Duomo, sul Palazzo Dogana, dove il Comune intenderebbe farvi un albergo. Questo per quanto riguarda il centro storico, di cui abbiamo citato i siti illustrati di maggiore interesse: senza dimenticare la nascita di una serie di attività legate al turismo e gli incontri fatti con “pittoreschi personaggi”, che non sono il nostro miglior biglietto da visita per un turista. Per poi passare alla Sala Neviera, sita presso la Fabbrica di San Domenico, dove è stata illustrata una mostra sulla costruzione d'imbarcazioni in legno, sino alla Cattedrale. Senza dubbio la manifestazione organizzata dal Comune dimostra che qualcosa si vuole muovere, ma a detta dello stesso assessore Petruzzella, che ha partecipato a questa visita guidata, i fondi sono pochi: e senza fondi non si può fare di più. Ma, aggiungiamo noi, non basta realizzare un percorso turistico della città, per mostrare i suoi “tesori nascosti” se poi viene “svelata” una sporcizia diffusa, che certamente contrasta con i monumenti e riduce fortemente il loro impatto artistico nell'immagine del turista. I monumenti meritano maggior rispetto e maggior decoro e la pulizia è il primo biglietto da visita.
Autore: Marcello la Forgia
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""


Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet