MOLFETTA - In questo particolare momento storico, politico e culturale è sempre più dilagante la disaffezione dei giovani verso il senso civico, la cultura, la politica e l'identità nazionale. Di qui l'esigenza, sempre più sentita, di provare a contrastare questo angusto panorama.
Nasce così il progetto dell'Azione Cattolica di Molfetta che, in collaborazione con Associazione Avvocati di Molfetta, ha pensato di promuovere un percorso sulla legalità che tenti di avvicinare i più giovani alla coscienza civica. «Giovani di AC, matti da LegaLe» è il nome del progetto e proprio la Costituzione è il tema centrale del primo dei tre incontri «Giovani di sana e robusta Costituzione», tenutosi alla Parrocchia delle Madonna della Pace. Fine ultimo quello di sensibilizzare i più giovani verso una maggiore conoscenza e consapevolezza del valore e dell'importanza della Carta Costituzionale, nel suo significato più intrinseco. All’incontro hanno partecipato giovani e giovanissimi di AC, impegnati nella sfera sociale e politica molfettese.
Attraverso l'inquadramento storico della Carta Costituzionale e l'interpretazione di alcuni articoli della stessa, è stata stimolata la partecipazione attiva dei giovani presenti. Il primo ad intervenire è stato Davide De Candia che, nell'inquadrare il complesso periodo storico in cui si è allocata la nascita della Carta, ha poi illustrato tutte le tappe percorse dall'Assemblea Costituente che redasse la Costituzione, accompagnandola nella dura “scalata” verso l'approvazione, nel dicembre del 1947 (entrata in vigore nel gennaio del 1948).
Dopo questa premessa, sono stati scelti 5 articoli della Costituzione da sottoporre all'attenzione della giovane platea presente. Uguaglianza, studio e lavoro, religione e libertà di pensiero, famiglia e pace i temi trattati. Innovativa e costruttiva l'idea di suddividere i ragazzi in 5 gruppi, affidando a ciascuno il compito di esaminare uno dei 5 temi per elaborare un loro personale pensiero.
Il riscontro è stato particolarmente positivo: ciascun gruppo ha fornito una pregevolissima interpretazione della norma e del relativo “diritto costituzionalmente garantito”, dimostrando grande sensibilità e profondità. Ciascun articolo è stato infine letto, interpretato e diffusamente spiegato.
Con Davide De Candia è intervenuta, come relatrice, anche la giovane Maria Mangiatordi, assessore nel Comune di Terlizzi e impegnata sul territorio a livello sociale e politico. Ha contribuito a dar valore all'incontro anche lo stesso don Angelo Mazzola, parroco della chiesa Madonna della Pace.
Bellissimo, infine, il modo scelto per concludere l'incontro. La visione del video riguardante il noto discorso tenuto nel 1950 al III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale ADSN dal celebre Piero Calamandrei, illustre uomo politico del passato, processualcivilista, scrittore e membro onorato dell'Assemblea Costituente che lavorò, dopo il fascismo, alla redazione della Costituzione.
Un discorso dal valore inestimabile intriso di un'etica politica, sociale e civica che tutti, giovani e adulti, dovrebbero far propria. Un pensiero che stimola una riflessione profonda in ognuno di noi. Un sermone di vita che ricorda il vero senso dell'identità e della dignità nazionale, della solidarietà, della libertà, diritti e principi tanto lottati, tanto desiderati e finalmente consacrati nel più grande e storico “presidio cartaceo” che la nostra Italia abbia mai avuto: la Costituzione.
«La Costituzione è un pezzo di carta [...] perché si muova bisogna ogni giorno metterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l'impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, le proprie responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l'indifferenza alla politica, che è una malattia dei giovani - recita l'illustre P. Calamandrei -. La Costituzione, vedete, è l'affermazione solenne della solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune, che se va a fondo, va a fondo per tutti questo bastimento. E' la carta della propria libertà, la carta per ciascuno di noi della propria dignità di uomo. Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito..farla vivere..metterci dentro il senso civico, la coscienza civica, rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è solo, che siamo in più, parte di un tutto».
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