MOLFETTA - «In gioco, nelle imminenti consultazioni politiche, non c’è la vittoria in una contesa elettorale, ma il futuro di questo Paese. E il Partito Democratico questa sfida la vincerà». È con queste parole che la senatrice Anna Finocchiaro, capolista al Senato, ha infiammato la gremitissima platea che domenica scorsa, 17 febbraio, ha affollato la Fabbrica di San Domenico per la manifestazione“L’Italia Giusta” organizzata dalla locale sezione del PD in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio prossimi.
Una manifestazione che ha visto la partecipazione anche di Piero de Nicolo candidato alla Camera e dell’assessore regionale Guglielmo Minervini, introdotti dal consigliere comunale uscente del PD Giovanni Abbattista.
Ed è stato il tema della speranza nel futuro al centro degli interventi dei due esponenti politici molfettesi. «Questa campagna elettorale sta dimostrando anche nella nostra città che esiste un bisogno diffuso e radicato di buona politica, una politica capace di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e che sappia tracciare un percorso credibile di uscita dalla crisi che stiamo vivendo - ha dichiarato de Nicolo -. Non possono certo essere i populismi vecchi e nuovi a fornire questa risposta, ma solo una forza politica radicata come la nostra che in queste settimane di campagna elettorale sta dimostrando di avere un’idea precisa su come restituire speranza, specie alle giovani generazioni».
Le polemiche e le critiche nei confronti degli avversari non sono mancate, ma tra un'accusa di populismo e demagogia per Grillo e un'accusa al PDL per non aver intrapreso alcuna iniziativa pubblica, il PD ha centrato perfettamente il punto della situazione: de Nichilo ha parlato di «aria amara» e di «serietà» che sono abbattute da «disillusione, disaffezione e rabbia».
«Noi abbiamo una sfida da portare al termine: restituire la speranza agli italiani e per quanto riguarda la sfida piu immediata,invece,dobbiamo riprenderci la città di Molfetta entro 100 giorni e liberarla da quello stato di conservazione che le impedisce di progredire»: queste le parole di de Nichilo che, non ha esitato a colpire con dure parole anche coloro che negano la possibilità di pensarla diversamente, chiamandoli razzisti.
Criticato il manifesto di propaganda «mandiamoli a casa» (in cui è rappresentata una scena di violenza, una figura umana presa a calci da uno scarpone), de Nicolo ha attaccato l'ex sindaco Azzollini: «Azzollini ha fallito nel proprio progetto politico e amministrativo, facendo sprofondare questa città in isolamento. Ora Molfetta ha bisogno di solidarietà e novità».
Guglielmo Minervini, poi, ha sottolineato come l’esperienza positiva di governo del centrosinistra alla Regione Puglia rappresenti il miglior viatico per un successo anche nel nostro territorio della coalizione guidata da Pierluigi Bersani. «In questa Regione abbiamo dimostrato concretamente come, pur vivendo una congiuntura economica molto difficile, sia possibile creare crescita e sviluppo investendo sul talento, sull’innovazione, sulla green economy, sulla formazione d’eccellenza, sulla valorizzazione del nostro patrimonio artistico e ambientale. Le statistiche dimostrano che la Puglia di questi anni ha saputo competere con le più avanzate regioni del Nord, sfatando quel luogo comune che vede le regioni del Sud come una palla al piede. Ora, nel governo del Paese, dovremo valorizzare le nostre migliori risorse perché solo in questo modo potremo restituire fiducia e speranza nel futuro, nonostante lo scenario attuale appaia ancora caratterizzato da molte difficoltà. Questo discorso, ovviamente, vale anche per la nostra città, Molfetta, che in questi anni ha toccato livelli di degrado mai raggiunti prima, ma che presto, finalmente, vivrà la sua primavera».
Minervini ha, inoltre, discusso uno dei temi ossessivi di questa campagna elettorale, le tasse: «sembra diventata una gara a chi la spara più grossa, c'è chi promette a destra e a manca progetti irrealizzabili invece di porsi un'altra domanda, “come si può tirar fuori l'Italia dalle sabbie mobili?”».
Alla senatrice Finocchiaro è spettato il compito di trarre le conclusioni di una serata molto intensa: «L’esperienza di questa campagna elettorale qui in Puglia sta rappresentando per me un’occasione straordinaria per toccare con mano le grandi potenzialità che ha questo territorio per fronteggiare la crisi che stiamo vivendo. Questa Regione dimostra che la ricetta per la ripresa non può prescindere dalla necessità di rimettere al centro della discussione pubblica il tema del lavoro assieme alla grande questione relativa al Mezzogiorno d’Italia - ha raccontato la capolista del PD al Senato -. Da questa crisi si potrà uscire solo con le risorse, le competenze, il talento, le capacità, l’intraprendenza, la vitalità di questo territorio. Il Sud deve tornare ad essere motore della crescita e dello sviluppo d’Italia. Di certo, su questo, il centrodestra legato a doppio filo con la Lega Nord non può dire nulla, mentre noi abbiamo un’idea precisa di quale strada intraprendere. Da lunedì toccherà a noi scrivere una storia nuova».
«Nemica della speranza è la solitudine. Grillo strumentalizza questo bisogno da parte dei cittadini italiani di condividerli con qualcun'altro. Però, non ha progetti ed è solo antipolitico, le sue non sono altro che false promesse irrealizzabili - ha aggiunto la Finocchiaro -. Il PD vuole un lavoro buono che garantisca ai cittadini un corredo di diritti dei quali i più importanti sono dignità e uguaglianza».
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