MOLFETTA - Tutte le associazioni antiracket aderenti alla FAI insieme ad Addiopizzo e ProfessionistiLiberi si mobilitano nei giorni precedenti la Pasqua organizzando decine di passeggiate per negozi in compagnia di rappresentanti, Istituzioni e autorità di Polizia.
«Pasqua per le Mafie è anche periodo di riscossione del pizzo, per cui vogliamo invitare gli imprenditori ed i commercianti a ribellarsi, a denunciare e ad unirsi nelle associazioni antiracket. Abbiamo previsto volantinaggi, in compagnia di rappresentanti di Istituzioni e autorità di Polizia in modo da raggiungere il maggior numero di commercianti. In questi giorni che precedono la Pasqua a Palermo, Partinico, Gela, Messina, Acireale, Lamezia Terme, Cosenza, Cittanova, Altamura, Bari, Barletta, Mesagne e Vieste, Napoli, Pomigliano D'Arco e in tante altre città e quartieri centinaia di volontari andranno per negozi per dire ai colleghi che non sono soli, che ribellarsi al pizzo è possibile - si legge in un comunicato -. Quest’anno la Pasqua peraltro coincide con il periodo di maggiore crisi economica che si ricordi: famiglie e aziende sono in grande difficoltà soprattutto nelle regioni del sud dove l’economia è meno fiorente, la macchina pubblica meno efficiente e la disoccupazione dilagante. Dobbiamo essere consapevoli che una delle ragioni di tanta crisi e sottosviluppo di vastissime aree della nostra nazione, sta nella presenza delle organizzazioni mafiose che alterano le regole del mercato con imposizioni come il pizzo».
«Con la Pasqua, come ogni anno, arrivano anche gli estorsori ma questa volta la crisi rende ancora più insopportabile la sottomissione al racket. Le recenti e continue operazioni delle forze dell’ordine e della Magistratura hanno inferto duri colpi alle organizzazioni mafiose - continua l’associazione Antiracket -. Se a tutto ciò non seguirà però un atto di coraggio e di responsabilità di tanti commercianti e imprenditori taglieggiati, in breve tempo nuovi estorsori si ripresenteranno per riaffermare il proprio controllo territoriale».
«In questa "giornata nazionale antiracket" promossa dalle nostre associazioni, che ormai assistono migliaia di imprenditori, ribadiamo con forza che liberarsi è possibile e che ciò si può fare in sicurezza - conclude il comunicato -. Si tratta di una scelta di libertà: quella libertà di cui ogni essere umano ha diritto anche nell’esercizio della propria attività di impresa».