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Dramma di Natale: trovato un anziano morto nella sua abitazione a Molfetta
25 dicembre 2016

MOLFETTA – I drammi della solitudine esplodono a Natale. E’ accaduto a Molfetta, dove è stato scoperto il cadavere di un anziano all’interno della sua abitazione in vico I San Gennaro.
Non si conoscono ancora le cause del decesso, che verranno accertate con l’autopsia, ma sembra che l’uomo vivesse da solo, non avendo parenti in loco.

A dare l’allarme sono stati i vicini: non avendolo visto da alcuni giorni, hanno temuto il peggio. Così è stato: quando i vigili del fuoco sono penetrati nell'appartamento hanno fatto l’amara scoperta.

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La "solitudine" è un dramma della nostra società. Il povero si lascia andare, il "ricco" va alla ricerca della "folla", del "gregge", per non sentirsi solo. Inconsapevolmente ci giapponesizziamo? - Un aspetto in questo periodo storico ci accomuna: la crisi. Seppur con forme, problematiche e forze non del tutto coincidenti una cosa è certa la crisi ha colpito in questi anni anche il Paese del Sol Levante a cui dobbiamo aggiungere inoltre in alcune aree del Paese, l'orrore ed il dramma culturale ed economico degli anni del dopo Fukushima. In occidente molte persone perdono continuamente il lavoro e diventa compito dello Stato creare nuove opportunità e fornire i giusti mezzi assistenziali , specialmente a quelle categorie particolarmente sfavorite e disagiate. In Giappone però c'è un grosso problema: la vergogna. Fallire e chiedere aiuto è uno di quei casi in cui la vergogna è tale da essere preferibile la morte. Ed è per questo che anziani e persone colpite da improvvisa povertà, non trovando una soluzione per salvare la faccia si lascino morire di fame senza far sapere la loro condizione. In giapponese questo fenomeno si chiama KODOKUSHI, ed è traducibile con l'espressione “morte solitaria”. Un fenomeno sempre esistito ma che ovviamente negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente. In alcuni casi addirittura intere famiglie, ad esempio padre e madre di solito anziani e figlio disoccupato, vengono trovati senza vita nella loro case rimaste senza acqua, luce e gas non potendosi più permettere il pagamento delle bollette. Il Kodokushi negli ultimi anni rappresenta uno dei principali problemi sociali del paese: si calcola che almeno il 5% di tutti i decessi in un anno sia collegato a kodokushi. Il dato agghiacciante di questo fenomeno, anche questo statistico è che le persone morte per kodokushi vengono generalmente ritrovate in case sporche e molto disordinate dagli addetti delle società di trasloco e non da persone a loro vicine, elemento che la dice lunga sulla solitudine di queste persone. - La nostra cultura è ancora lontana da quella Orientale ma, con la continua globalizzazione, chissà.......

Sono solo un ragazzo povero Anche se la mia storia è raramente raccontata Ho sprecato la mia resistenza Per una sacca piena di chiacchiere come sono le promesse Tutte bugie e scherzi, E ancora un uomo sente quel che vuol sentire E ignora tutto il resto. Quando ho lasciato la mia casa e la mia famiglia Non ero che un ragazzino Con la sola compagnia di estranei Nella quiete di una stazione Correndo spaventato, tenendomi basso, Alla ricerca dei quartieri più poveri Dove vanno le persone disagiate Cercando posti che solo loro potevano conoscere, la,lala,la... Chiedendo solo paghe da operaio Sono arrivato cercando un lavoro Ma non ho ricevuto alcuna offerta, Solo un "Vieni qua" dalle puttane sulla Settima Avenue Lo ammetto, ci sono stati momenti in cui ero così solitario Che ho trovato un pò di conforto con loro. Ora gli anni mi passano davanti Oscillano uniformemente Sono più vecchio di un pò di tempo fa E più giovane di quello che sarò e questo non è strano. No non è strano Dopo cambiamenti e cambiamenti Siamo più o meno gli stessi Dopo i cambiamenti siamo più o meno gli stessi, la,lala, la... Così mi sto togliendo i vestiti invernali E vorrei essere andato andato a casa Dove gli inverni di New York non mi feriscono, feriscono, andare a casa. Nella radura c'è un pugile E un lottatore per il suo settore E porta con sè i ricordi Di ogni guantone che l'ha mandato al tappeto O ferito fino a farlo gridare Nella sua rabbia e nella sua vergogna "Me ne vado, me ne vado" Ma il lottatore rimane, lalala,lalala,la la la la la la la.

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