Doppio appuntamento con l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari
BARI - Giovedì 13 gennaio 2011 alle 21.00 presso il Teatro Forma di Bari (Via Fanelli 206/1) l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto dedicato a Nino Rota e Alfredo Casella diretto dal maestro Francesco Lentini (i biglietti saranno in vendita la sera stessa del concerto al costo di 4 euro presso il botteghino del Teatro Forma.
Il concerto sarà replicato sabato 15 gennaio alle 21.00 nella Chiesa S. Carlo Borromeo in Via De Cristoforis, 7 a Bari.
Il concerto si apre con l’esecuzione dell’Ouverture da “Il cappello di paglia di Firenze” e della Sinfonia n. 2 in fa maggiore “La tarantina – Anni di pellegrinaggio” di Nino Rota (1911 - 1979). L’ouverture dal “Cappello di paglia di Firenze” appartiene a quello che i più considerano il capolavoro del Maestro. Si tratta di una farsa musicale in quattro atti e sei quadri su libretto di Ernesta e Nino Rota, ispirata all’omonima commedia di Eugéne Labiche e Marc Michel e alla cui composizione Rota attese a partire dal 1945, per arrivare a rappresentarla esattamente dieci anni più tardi, prima al teatro Massimo di Palermo (aprile ‘55), quindi alla Piccola Scala di Milano, con la regia di Giorgio Strehler.
E si può ben dire che l’Ouverture, come del resto tutta l’opera, contenga ben evidenti tutte le cifre personali del compositore: temi cantabili, vivacità a tratti maliziosa e, soprattutto, solida scrittura orchestrale. Compositore aduso a praticare tutti i linguaggi musicali e soprattutto ad abbattere ogni genere di distinzione tra il popolare e l’accademico in ossequio al solo, assoluto rispetto della melodia, Rota cominciò a dedicarsi alla Seconda sinfonia intorno al 1937, quando era ancora impegnato nella composizione della Prima e più d’uno ha visto in questo lavoro una vena riconducibile ad Aaron Copland. Il sottotitolo di “Tarantina – Anni di pellegrinaggio” è dovuto al fatto che il Maestro, milanese di nascita, ricevette il suo primo incarico di docente appunto a Taranto, nel 1937, dove ricoprì l’incarico di docente di Teoria e solfeggio al locale liceo musicale.
Un “pellegrinaggio” nel Sud di allora, decisamente “profondo”, ma anche il primo contatto con la Puglia, regione che lo avrebbe praticamente adottato: non a caso, solo due anni più tardi si sarebbe trasferito a Bari in qualità di docente di Armonia e composizione del Conservatorio “Piccinni”, del quale, com’è noto, divenne poi il direttore per quasi trent’anni. Giova ricordare, peraltro, che questa sinfonia, il cui linguaggio a tratti modale non deroga mai alla luminosa melodiosità che fu fra i tratti distintivi della produzione rotiana, venne ultimata diversi anni dopo, nel 1943, quando il Maestro si era ormai trasferito a Bari e risiedeva nella sua casa di Torre a Mare.
Nella seconda parte l’Orchestra eseguirà la Serenata per piccola orchestra op. 46 bis di Alfredo Casella (1883 – 1947).
Questa composizione del 1930 è in realtà un arrangiamento orchestrale di una Serenata composta tre anni prima per clarinetto, oboe, tromba, violino e violoncello indicata col numero d’opera 46 e risultata vincitrice, nel 1928, del primo premio elargito dalla Musical Fund Society di Philadelphia.
L’unica differenza significativa con la versione originale consiste nel fatto che quella orchestrale è in cinque movimenti in luogo dei sei della precedente: Casella infatti omise di riarrangiarne il secondo.