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Dal cyberbullismo alla cittadinanza digitale progetto ambizioso della Media Poli
15 giugno 2014

Deridere, offendere, qualche volta perfino insultare un proprio compagno di scuola è quanto ci si aspetterebbe da un bullo che umilia i più deboli tra i banchi di scuola, ma oggi a tutto questo si aggiunge l’uso improprio di internet giungendo, purtroppo, ad una nuova frontiera: il cyberbullismo. Nella rete e specialmente sui social network, sempre più accessibili ai giovani grazie alle nuove tecnologie di smartphone e tablet, sono sempre più frequenti i casi in cui alcuni ragazzi prendono di mira un loro compagno di scuola, amplificando enormemente gli effetti di una violenza psicologica che, già normalmente, mina direttamente la dignità e la salute dell’individuo. Per riflettere su questo tema, le classi I H, I C, I A, I B, I F e III D della scuola media di Molfetta “G. S. Poli” hanno presentato il progetto “Dal cyberbullismo alla cittadinanza digitale”. Presenti nell’auditorium scolastico anche l’Assessore alle Politiche Sociali Bepi Maralfa, la dott. ssa Colamaria dell’Asl di Molfetta, la dott.ssa Foschino, responsabile del progetto TEEN EXPLORERS del Piano strategico Regionale, e del Servizio di Psicologia dell’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, il Ten. Parisi e il Luogoten. Abbattiscianni dell’Arma dei Finanzieri. Come ha premesso la docente responsabile del progetto, la prof.ssa Minervini, “ciò che più ci ha ispirato nella realizzazione di questo progetto, non è stata la voglia di trattare un tema vicino alle nuove tecnologie di comunicazione più usate, ma i nostri stessi alunni; chi fa questo mestiere sa che le classi sono dei formidabili laboratori di sociologia ed è stato, dunque, per comprendere le dinamiche seduttive del web, combattere le tendenze del cyberbullismo e formare i ragazzi per una conoscenza e consapevolezza maggiore, che abbiamo investito in questo progetto, nella speranza che sia d’aiuto anche per gli studenti degli anni successivi”. La prima tappa di questo progetto è stata l’indagine con questionari anonimi, distribuiti in tutte le classi dell’istituto, per comprendere da vicino quanto siano diffusi e utilizzati smartphone e pc e in che modo sia presente e diffuso il fenomeno del cyberbullismo. Sin dall’inizio, infatti, questo progetto non ha avuto solo l’obiettivo di sensibilizzare genitori e insegnanti sul fenomeno del cyberbullismo mediante incontri con esperti, bensì anche di guidare i ragazzi su un terreno di maggiore consapevolezza nell’uso dei social media e di valorizzare maggiormente i rapporti diretti di amicizia, ascolto e dialogo con i compagni di scuola. Per questo, l’intervento pedagogico e didattico indirizzato ai ragazzi, come ha sottolineato ancora la prof.ssa Minervini, “ha prediletto il linguaggio teatrale e cinematografico, per contrapporre al disordine del web un lavoro che sia frutto di una coralità collettiva e che fosse il risultato di più voci”. Grazie ad un laboratorio teatrale tenuto da Marianna de Pinto dell’Associazione Culturale Malalingua, i ragazzi hanno realizzato la performance teatrale “Vicini@lontani”, con cui sono riusciti efficacemente a sottolineare quanto il bullismo sia un insulso meccanismo di difesa da parte di chi ha paura di apparire debole e per evitare ciò aggredisce l’altro; con il cortometraggio “Teen@ger nella rete”, invece, gli alunni della scuola media “G. S. Poli” hanno messo a confronto un episodio di cyberbullismo con la storia di un ragazzo che ha amicizie puramente virtuali. Solo apparentemente slegati, questi due aspetti riflettono, invece, sul modo in cui le nuove tecnologie, specialmente per i più giovani, hanno riconfigurato i termini di vicinanza, prossimità e interazione con l’altro. Tra i collaboratori istituzionali per la realizzazione del progetto è intervenuta la dott.ssa Colamaria dell’Asl di Molfetta, ricordando con entusiasmo che per il secondo anno consecutivo nelle scuole della Regione Puglia si svolgono progetti aderenti al più vasto Piano Strategico Regionale di “Educazione alla Salute”, realizzato nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’Intesa tra l’Assessorato della Regione Puglia al Welfare e l’Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia. E affinché l’esempio dato dalla scuola media “G. S. Poli” sia punto di riferimento per altri percorsi di formazione volti alla difesa del benessere e per una educazione alla salute, l’Avv. Bepi Maralfa, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Molfetta, ha espresso collaborazione e disponibilità con il preside dell’Istituto Comprensivo A. Manzoni e G. S. Poli, Michele Laudadio, perché il progetto sia accessibile e condivisibile anche per altre istituzioni, che vogliano approfondire questo aspetto e possa essere messo in rete.

Autore: Marina Mongelli
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