Croce Rossa: difficile reperire i dispositivi di protezione
La Croce Rossa Italiana da sempre – in ottemperanza al principio di promozione della salute intesa come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale – pianifica ed implementa attività e progetti di assistenza sanitaria volti alla prevenzione ed alla riduzione della vulnerabilità individuale e della comunità, incoraggiando l’adozione di misure sociali e comportamentali che determinino un buono stato di salute. Ed in questo particolare periodo più che mai la CRI sta intensificando il proprio operato anche attraverso il lancio di iniziative come la campagna “Volontariato temporaneo”, una forma di aiuto a cui ogni singolo cittadino può contribuire “arruolandosi” con chi si trova in questo momento in “prima linea” nell’affrontare l’emergenza Coronavirus. Di questo e molto altro ha parlato il dott. Giovanni Spagnoletta – presidente del Comitato Croce Rossa di Molfetta – durante l’intervista rilasciata a Quindici. Come vi siete organizzati per la gestione dell’emergenza dovuta alla diffusione del virus Covid-19? «Come Organizzazione, sin dalla prima emanazione del DPCM, abbiamo adottato le misure restrittive previste dal decreto, sospendendo di fatto tutte le attività formative interne ed esterne alla Croce Rossa, limitando, inizialmente, i nostri incontri a quelli di coordinamento e preparazione a tale emergenza, rispettando i requisiti previsti, ossia la distanza di sicurezza interpersonale ed i dpi individuali, ora favorendo la possibilità di farli a distanza. Abbiamo adottato le buone pratiche di prevenzione e monitoraggio della salute dei nostri volontari, facendo acquisire l’abitudine di rilevazione della temperatura corporea a casa due volte al giorno e prima di entrare servizio, il lavaggio frequente con successiva igienizzazione delle mani, utilizzo dei dpi previsti (mascherine, guanti, ecc.), sanificazione, disinfezione e igienizzazione dei locali della nostra sede nonché, dei mezzi». Che tipologia di servizi offre la Croce Rossa ai cittadini per supportarli durante questo difficile periodo? «La Croce Rossa, con il progetto “CRI per le Persone, il Tempo della Gentilezza”, offre supporto psicologico e informazioni corrette sulla emergenza Covid-19, per le persone più vulnerabili e con maggiore fragilità sociale e sanitaria, offre i servizi come la spesa a domicilio, il trasporto sociale, la consegna dei farmaci e dei beni di prima necessità». A chi devono rivolgersi i cittadini per usufruire dei servizi messi a disposizione della Croce Rossa? Qual è la prassi? «I cittadini, per poter attivare direttamente la Croce Rossa e usufruire dei servizi offerti dal Nostro Progetto “CRI per le Persone e il Tempo della Gentilezza” devono comporre il numero verde 800-065510 attivo h24 o il numero 3341485770 e richiedere ciò di cui si ha necessità; dopo aver processato la richiesta una nostra squadra di volontari arriverà a domicilio per ultimare la consegna. Ricordo anche il numero 0803385737 per la sola città di Molfetta e in concerto con il Comune. Un centralino smista le richieste alle varie associazioni, tra cui anche la Croce Rossa, per i servizi di spesa e farmaci a domicilio con consegna dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20 e il numero 3294903866 per il sostegno psicologico emergenza coronavirus, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19». La vostra area di competenza, in qualità di Comitato di Molfetta, si estende solo nella nostra città o anche altrove? «La nostra area di competenza come Comitato, per quel che riguarda i servizi sopra citati in questo periodo particolare, si estende nei comuni di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi, Ruvo di Puglia e Corato». Se si estende anche in altre città il vostro operato, offrite i medesimi servizi disponibili per la città di Molfetta? «Certo, in queste città territorialmente a noi afferenti in questo momento di emergenza, offriamo gli stessi servizi che vanno ad aggiungersi in collaborazione a quelli già forniti dalle rispettive Amministrazioni Comunali». Qual è la situazione più complicata che vi siete trovati a gestire in questo periodo di emergenza? «La situazione più complicata, non le nego, è stata la paura di poter far poco, di fronte alla difficoltà di reperire i DPI (dispositivi di protezione individuale) necessari a fronteggiare il diffondersi di questo subdolo nemico invisibile che non guarda in faccia nessuno senza distinzioni di sorta; ma la nostra formazione, la nostra capacità organizzativa, la risposta che i volontari hanno dato, la loro forza, la maturità, l’Umanità, l’Unità che contraddistingue la nostra associazione, i Partner che ci stanno sostenendo, la presa di coscienza da parte di molti cittadini, hanno fatto in modo di far superare questo momento umano di Paura». L’attuale organico vi consente di far fronte a tutte le situazioni in cui è richiesto l’aiuto della Croce Rossa? In questo periodo avete pensato di implementare l’organico? E se sì, come? «Credo che in qualsiasi momento, l’organico che si ha a disposizione sarà sempre inferiore a quello che si vorrebbe avere per rispondere sempre più efficacemente e tempestivamente alle risposte della popolazione. Proprio per sopperire a questa carenza è partita da subito, dal momento dello scoppio dell’emergenza, la campagna “Volontario Temporaneo di Croce Rossa” dove tutti possono fattivamente operare con noi e aiutarci ad aiutare. Bisogna semplicemente iscriversi al sito Volontari.Cri.it e seguire le indicazioni tra cui prediligere il Comitato territoriale nel cui ambito si vuole fare servizio, nel nostro caso Molfetta. Per tutta l’area della territorialità e dopo una breve formazione on-line tutta improntata sulla informazione di questa emergenza Covid- 19, sulla Salute e Sicurezza dei Volontari, Codice Etico e comportamentale della CRI, sulle varie attività di servizio, si potrà operare fianco a fianco con i nostri volontari nelle varie attività che non riguardano il soccorso». Quanto a Molfetta e città limitrofe la situazione, a parer suo, può dirsi più o meno preoccupante per via della diffusione del coronavirus? «La situazione non è delle più semplici e nemmeno da sottovalutare, è chiaro che le restrizioni se vengono rispettate da tutti, con un po’ di consapevolezza, rispetto e coscienza, potranno far lavorare tutto l’apparato del nostro sistema sanitario che ci vede coinvolti, in maniera fluida senza intoppi e intasamenti che si evidenziano quando gli interventi richiesti sono tanti e tutti nello stesso lasso di tempo». Al di là di tutte le raccomandazioni che ormai ascoltiamo costantemente in tv, radio e leggiamo attraverso la carta stampate i social, che consiglio si sente di dare ai cittadini per cercare di arginare il più possibile e far finalmente decrescere i casi di contagio da Covid- 19? «Non mi stancherò mai di dirlo e di ripeterlo, “Rimaniamo a Casa” limitando al massimo, allo stretto indispensabile, le uscite (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute), evitiamo di raggirare le restrizioni ed i controlli, per il nostro senso civico, il nostro senso di responsabilità, di rispetto nei confronti di tutti. Dobbiamo seguire le normali azioni igieniche consigliate, solo così possiamo arginare il diffondersi del contagio e farlo decrescere fino allo zero e debellarlo». Come stato affrontando l’ormai nota questione dei “falsi volontari” della Croce Rossa che stanno circolando con truffe ai danni dei cittadini? Come difendersi? «Purtroppo il fenomeno ignobile, inconcepibile, di chi approfitta della situazione per trarre dei profitti personali è un fenomeno abbastanza difficile, vale il detto “la madre degli stolti è sempre incinta”. Quello che possiamo fare è che facciamo di volta in volta, è in primis la smentita categorica delle truffe o delle fake con comunicati ufficiali. Grazie al nostro codice etico e comportamentale, garanzia che il nostro simbolo continui a infondere fiducia, protezione e sicurezza, svolgiamo i vari servizi sul tutto il territorio nazionale, seguendo la stessa modalità operativa: tutti indossiamo la divisa completa oppure pettorina, tutti siamo muniti di certificazione nel nostro caso firmata dal sottoscritto, che autorizza al servizio». © Riproduzione riservata